PARTE VI - Cenere a Godgrave - I

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TW: scene di violenza.

1.1

Bring all your things and we will build a pyre

Find resurrection in the flames

And in the fury of alarm bells

We shalt begin

We shalt begin again

Una fiamma.

Stava tutto in quell'emoticon lì, il messaggio di Rose.

Johan osservò il suo telefono. Una voce lontana gli cantava nella testa parole di conforto.

Non comprese subito, appena letto il messaggio. Ma comprese tutto dopo che la voce si acquietò.

Sorrise allo schermo pallidamente illuminato.

«Che c'è?» gli chiese Leon, steso pigramente a letto «una bella notizia?».

«No» gli rispose Johan «devo fare una cosa. Una cosa importante».

«E sarebbe?».

«Un favore per Rose. L'ultimo lavoro della Thorns, Inc.».

***

Marisa aveva dismesso i panni dell'Ape Regina di Godgrave piuttosto presto, rispetto a quanto previsto.

L'indifferenza nei confronti del mondo che avevano costruito negli anni, un mondo piccolo e insignificante quanto Godgrave stessa, era cresciuta al punto tale che ricostruire la sua vita pezzo per pezzo su basi diverse non le costava più nemmeno tanta fatica.

Trovava quasi esasperante come cose che considerasse di importanza vitale fino a poche settimane prima fossero sparite così, in un soffio, dalla lista delle sue priorità.

Fu con questo nuovo spirito, che ricevette il messaggio di Rose.

Una fiamma.

Marisa lanciò il telefono sul divano.

Se lo può scordare, fu la prima, istintiva, risposta.

Non avrebbe raccolto alcun suggerimento di Rose. Quasi le dispiaceva che non si fosse ancora ammazzata.

Si sedette sul divano, accese la televisione.

Sullo schermo, alcuni personaggi famosi si sfidavano in una competizione culinaria. Erano seminudi, vestiti solo con dei costumi da bagno, e per osteggiarsi a vicenda si lanciavano addosso cose come verdure fresche e panna montata.

Marisa rimase a fissare come un'ebete la scena di una nota modella che leccava dalla spalla di un nuotatore un ricciolo di panna.

Si ricordò delle volte in cui lei e Rose avevano inviato delle loro foto ad alcune agenzie di casting, nella speranza di ottenere almeno un provino, o un'audizione per qualche programma televisivo.

Non erano mai state contattate da nessuno.

Cambiò canale.

In un talk show dibattevano, in modo piuttosto acceso, se fosse corretto provarci con una ragazza che si vestiva in modo provocante, ponendosi il dubbio che il vestito in sé potesse non rappresentare un invito diretto ad avanzare mosse di rimorchio più esplicite di un "Buonasera, posso offrirle un drink?"

Un giovane con i capelli ingellati e una camicia immacolata alzò la voce contro l'avvocatessa che spiegava quanti casi di molestie avesse dovuto gestire negli ultimi due anni, complice anche il misuso degli strumenti digitali che rappresentavano un vero e proprio archivio di misfatti.

CENERE A GODGRAVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora