ISABELLE
-Allora capitano, quando mi porterà in cabina per spassarcela con un po' di rum? Conosco delle nuove tecniche davvero interessanti per assaporarne il gusto al meglio e non vedo l'ora di sperimentarne qualcuna con lei.- Mi sussurra all'orecchio una voce roca e bassa, incredibilmente sexy e, purtroppo, molto riconoscibile. Bryan mi compare alle spalle mentre sto preparando dei drink ed io involontariamente sorrido, più per il solletico che il suo fiato mi ha provocato al collo, che per la felicità della sua presenza. Mi giro con molta tranquillità, anche se non sono per niente rilassata, e poso i cocktail sul vassoio, poi prendo una bottiglia di birra e la stappo. Oggi è halloween quindi clientela tripla e lavoro quadruplo visto che Ginger ha deciso che oggi serviamo ai tavoli. Ovviamente dovrò anche ballare, come ho fatto dal mese scorso ad oggi almeno una volta a settimana. Ogni volta rischio un attacco di cuore quando devo salire sul bancone. Ballare in pista è diverso, mi rilassa, ho più spazio e la gente non mi guarda dal basso, mentre sul bancone sono tutti li a fissare, aspettare, devi stare attenta bicchieri, bottiglie, vassoi, alcool rovesciato che potrebbe farti cadere, devi cercare di non farti toccare dai clienti dalla mano morta. Già sento il cuore in tachicardia. No, devo rilassarmi perché tanto oggi andrà tutto bene. Numero da cowgirl. Lo so a memoria ormai.
-Garzone Davis ritengo che non sia necessario che mi trasmette la sua esperienza con il rum. Non è mai stato uno dei miei alcolici preferiti se non ricorda. E comunque sono uno sceriffo stasera, non una marinaretta.- Rispondo a Bryan riprendendomi dal mio stato di trance. Bryan. Sospiro. Cosa ci fa ancora qui?
-Garzone? Così mi offende nell'animo sceriffo Belle.- Commenta lui toccandosi il torace dove c'è il cuore, come se lo avessi appena pugnalato, e facendo un'espressione a tema.
-Possiedi ancora un'anima? Pensavo che te la avessero risucchiata tutta ormai.- Commento ironica. Spero abbia colto la frecciatina perché di spiegarmi proprio non ho né voglia né tempo. Verso la tequila negli ultimi bicchierini da aggiungere al vassoio e cerco il lime per tagliarlo a spicchi.
-Ti riferisci alle ragazze con le quali mi intrattengo ogni tanto? Sai che io aspetto solo te.- Rido, sguaiatamente, senza freni, forse per colpa dell'alcool assunto da tutti i clienti che me lo hanno offerto o più probabilmente solo per la cavolata che il mio ex ha appena detto. Potremmo assumerlo come giullare, sarebbe davvero un ottimo acquisto.
-Ah, stai ingannando l'attesa quindi?- Riesco a dire tra un singhiozzo e l'altro. Per poco non mi taglio il dito col coltello che ho in mano. Se non mi si leva di dosso chissà cosa potrò finire per fare di altro con questo coltello.
-Esatto.-
-Allora continua ad attendere Bryan.- Gli dico secca, poi lo sorpasso senza degnarlo di uno sguardo e mi avvio verso il tavolo al quale devo portare l'ordinazione. Con i tacchi quindici che indosso e un ragazzo alle calcagna non è facile arrivarci, ma, tra uno spintone e un inciampo, ci sono quasi riuscita, se non fosse per un braccio che compare all'improvviso bloccandomi e impedendomi il passaggio tra due tavoli. Se non lo avessi visto immediatamente sarei finita dritta distesa sul pavimento, con le chiappe all'aria e l'alcool che mi faceva compagnia. Adesso sta proprio esagerando e la sensazione di tensione che provo in tutto il corpo sono piuttosto sicura non derivi dal mio sproporzionato e antico amore per lui. Guardo Bryan negli occhi. In quei bellissimi occhi verdi dei quali sono sempre stata innamorata fin dal giorno in cui li ho visti. Oh, sì, mi ricordo ancora quando mi ero persa al senior year, durante la visita all'università. Pioveva forte ed io, che come al solito, non avevo l'ombrello e correvo come una pazza nelle vie appena fuori Stanford alla ricerca dell'alloggio assegnatomi. Corsi un sacco quel giorno, e mi bagnai un sacco. Alla fine, arrivata davanti a una tavola calda, che poteva essere la mia unica fonte di salvezza, spalancai la porta con violenza e la sbattei dritta sul naso di questo bellissimo ragazzo, tatuato, biondo e sexy da morire, con due occhi in cui potevi vagare all'infinito senza mai trovarne l'uscita, e un naso arrossato dal quale iniziavano a scendere goccioline di sangue. Venni talmente presa dal panico, per colpa del sangue, per avergli fatto male, perché era tremendamente carino, che alla fine era stato lui a consolare me e non il contrario. E quando mi aveva guardato, con quegli occhi smeraldo screziati di oro, ormai ero persa. Imbambolata. Inebetita. Avrebbero potuto dirmi che stava arrivando l'apocalisse e io sarei comunque rimasta lì ferma a non far niente. Ma quella non era più la mia realtà, per fortuna e sfortuna allo stesso tempo.
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E se non volessi innamorarmi di te? || 1# Fairy-Tale Love Serie [da revisionare]
ChickLitÈ possibile innamorarsi in un programma televisivo? Derek sapeva che non avrebbe dovuto accettare quella scommessa quella sera, ma lui non rifiutava mai le sfide e così era rimasto incastrato tra un programma televisivo e cinque ragazze che non sopp...