27 Dicembre
ISABELLE
Sono esattamente dieci giorni che non vedo Derek. Nove che non piango, sette che non ho voglia di rimangiarmi tutto, quattro che non sento una morsa allo stomaco, uno che non gli penso. Oggi però sento la morsa, ci sto pensando e ho voglia di rimangiarmi tutto. Non so se sono più patetica o ipocrita. Ho detto così tante volte con risolutezza a Lissa cosa fare con Lawrence, e ora, che sono io a soffrire, non sono in grado di andare avanti. Di certo l'invito di Caleb non ha migliorato le cose. Ha insistito così tanto che venissi a vederlo oggi, probabilmente proprio perché gioca contro il suo acerrimo nemico, che non sono riuscita a dirgli di no alla fine. Ma va bene così. Vedrò la partita. Vedrò Derek giocare e non proverò nulla. E poi ce ne andremo da qualche parte a San Francisco, dall'altra parte del ponte, lontani da lui, a festeggiare la vittoria di Cal. Sì, è un ottimo programma. Per ora la partita non è ancora iniziata e qua fuori dallo stadio c'è un gran baccano. Sono con Brooke, Alex, Lissa, Lawrence, Ken e Pixie. Non ho ben capito perché gli altri non siano venuti, ma siamo sotto natale e non tutti vogliono muoversi da casa. Ho calcolato che ci abbiamo messo esattamente un'ora da Stanford a qui. Un'ora è pochissimo, non è niente considerata la grandezza degli Stati Uniti. Se io e Derek avessimo avuto un futuro sarebbe stato facile per noi vederci. Molto più facile di quanto non lo fosse fino ad ora. Ma devo smetterla di pensarci.
-Tutto bene tesoro?- Mi chiede Brooke prendendomi a braccetto di sorpresa.
-Sì, tutto a posto.-
-Non sei felice di esserti levata di torno le telecamere? Eugene e Scott erano simpatici, certo, ma iniziava a diventare un po' pesante la situazione, non credi?- Esattamente una settimana dopo che Derek mi aveva detto di andarmene, ho salutato per l'ultima volta i miei due cameraman. Avevo le lacrime agli occhi. Amo la mia riavuta libertà, ma erano di compagnia e ormai mi ero affezionata alle discussioni sull'amore platonico di Scott e sulla vita della figlia di Eugene. Sono due persone davvero speciali, che mi hanno aiutato dall'inizio alla fine del mio percorso, e non ho saputo ringraziarli altrimenti se non con un forte abbraccio che li ha decisamente imbarazzati. Nonostante ciò che dice Brooke so che mancano anche a lei. Soprattutto il poterli prendere in giro e stuzzicare. Li faceva sempre colorare di rosso e, sotto sotto, questo piaceva anche a loro.
-Forse. Un po' mi mancano.- Le confesso. In realtà ora è strano non trovarli in giro per casa o alle mie spalle a osservarmi. A volte mi giro di soppiatto, veloce, come a cercare di scoprirli in mezzo alla folla a riprendermi. Devo sembrare una demente.
-Come sei melensa.- Mi rimprovera lei, ma con il sorriso e stringendomi ancora più a se. –Allora, sei davvero convinta di voler entrare a vedere la partita? Perché altrimenti possiamo starcene anche qui fuori, io e te, te e io, a berci un cappuccino.- Mai è stata più dolce con me quanto in questi giorni. Come se mi fossi mollata con un fidanzato secolare. Neanche quando è finita con Bryan. Ma forse era perché non gli è mai realmente piaciuto. In qualunque caso la adoro. Se non fossi tanto etero le chiederei di sposarmi. Forse è l'unica che riuscirà mai a capirmi davvero.
-No, tranquilla. Posso farcela, non mi lascio certo abbattere da un uomo.-
-Bene. Così ti voglio. Aggressiva Isabelle, aggressiva.- Mi tira una pacca sul sedere e io faccio un salto in avanti, protestando. Poi lei mi prende per mano e inizia a correre.
-Dove mi stai portando?- Le chiedo. Ora sono davvero confusa.
-Devo controllare una cosa.- Risponde vaga. Di che diavolo sta parlando?
-Cosa?-
-Se la mia sensazione è esatta non ci sarà bisogno di spiegartelo.- Una risposta di certo molto esauriente. Lei capirà me, ma io faccio davvero fatica a capire lei a volte.
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E se non volessi innamorarmi di te? || 1# Fairy-Tale Love Serie [da revisionare]
ChickLitÈ possibile innamorarsi in un programma televisivo? Derek sapeva che non avrebbe dovuto accettare quella scommessa quella sera, ma lui non rifiutava mai le sfide e così era rimasto incastrato tra un programma televisivo e cinque ragazze che non sopp...