E se non volessi innamorarmi di te? || 1# Fairy-Tale Love Serie [da revisionare]

Capitolo 14 pt. 2

20 Novembre

Il viaggio verso casa è stato orribile. Ogni ombra mi agitava, ogni rumore mi spaventava, ero tesa come una corda di violino e quando sono arrivata in camera tutta la frustrazione, il nervoso e la rabbia si sono riversati sul mio cuscino sottoforma di gocce d'acqua salta e mascara e pugni scagliati a non finire. Stanotte non ho dormito, troppo presa dai pensieri e dalle paure, dai ricordi, e ora, che sento le voci di Lissa ed Alex urlare in cucina, l'ultima cosa che voglio fare è andare di là e fare da pacere. Scott mi starà già aspettando, con la sua dannata telecamera pronta a cogliere ogni mio movimento. Non sono pronta per questo. Devo avere una faccia da schifo, con gli occhi gonfi e le occhiaie, il mascara sulle guance, i capelli arruffati e le nocche arrossate. No, non sono in uno dei miei momenti migliori e vorrei solo chiudermi qui dentro e non fare niente per tutto il giorno, ma non posso. Ho delle lezioni, devo consegnare un saggio e poi raggiungere Caleb in biblioteca per aiutarlo con storia, come gli avevo promesso. No, non posso prendermela comoda e starmene chiusa in camera a pensare. Io sono una ragazza forte, che ha affrontato certi problemi già troppe volte per pensare che questa sia quella in cui si lascia abbattere solo perché sa che la colpa è sua. Ora alzerò il culo dal letto, mi vestirò e cercherò di sistemarmi la faccia il più possibile senza dover passare dalla sala per raggiungere il bagno. Uscirò con il sorriso e "sto bene" sarà la mia nuova filosofia di vita. Quel pezzo di merda non deve vedere che effetto ha avuto su di me.

Quando esco sono già vestita per la lezione e i trucchi che ho in borsa mi hanno aiutata egregiamente nel lavoro di restauro per non far sembrare che mi sono disperata per tutta la notte. Noi donne siamo fatte così: piangiamo, laviamo via la tristezza con un po' di latte detergente e tonico, e poi ci trucchiamo per coprire ogni traccia. Siamo donne, siamo forti e super attrezzate. Saluto Lissa e Alex che sono ancora lì che si guardano in cagnesco, anche se hanno smesso di litigare, e prendo la bottiglietta dello yogurt da bere dal frigorifero. È mentre bevo che mi viene in mente che oggi posso mangiare la colazione speciale di mamma Meme. Sono un po' nervosa? Sì. Sono tanto grassa da non potermelo permettere? No. Gli ingredienti li abbiamo? Sì. Perfetto. Appena Malissa si sposta dalla cucina io le rubo il posto hai fornelli. Metto le fette di pane nella tostiera, nel microonde le due salsicce a scongelare. Intanto tiro fuori il burro e ne metto un po' in un pentolino e un'altro in un po' in una padella. Cuocio prima le salsicce, poi le uova e il bacon. Verso il burro fuso sulle fette di pane, ci adagio sopra le uova col bacon e infine vi affianco le salsicce. Me lo sto già gustando. Probabilmente non pranzerò, ma questo ne vale sicuramente la pena. In effetti quando sono arrabbiata o triste il mio stomaco diventa una vera discarica, quindi non mi meraviglierei se finissi col fare anche uno spuntino a metà mattina. Quando mi posiziono a tavola arriva Brooke, indossando solo un paio di mutandine e la maglia di Alex. Certo non si può dire che le telecamere la intimidiscano ora.

-Ciao raggio di sole.- La saluto mandandole un bacio volante prima di avventarmi sulla mia ipercalorica colazione.

-Wow. Buongiorno.- Mi si avvicina, poi mi gira attorno e mi abbraccia da dietro. –Giornata no?- Mi sussurra all'orecchio. Soltanto lei sa del significato di questa colazione. Una volta mamma la preparava anche per i suoi di giorni no, quando mi passava a prendere per andare a scuola, ma ora questo non mi torna utile per nasconderle quello che è successo.

-Un po' di mal di testa, niente di che.- Le rispondo con un filo di voce. Lei aggrotta le sopracciglia, ma poi annuisce e io le sorrido, stampandole un bacio su una guancia.

DEREK

-Hey stallone, dormito bene oggi?- Mi chiede Lucas, quando mi raggiunge, dandomi una pacca sulla spalla. Ci stiamo incamminando verso la mensa mentre fumo la mia Marlboro.