Capitolo 40 pt. 1

3.4K 148 26
                                    


13 Gennaio

ISABELLE

-Tu mi stai prendendo in giro!-

-No Brooke, oggi non c'è la registrazione.- Ripeto per l'ennesima volta.

-Ma non è possibile. Io devo vedere il video della vostra serata speciale. Ancora non riesco a credere che lui ti abbia regalato quel vestito meraviglioso. E quelle scarpe... Alex, perché tu non mi regali mai cose del genere?-

-Amore, prima di tutto mio padre non è un grande avvocato che porta a casa milioni ogni anno, seconda cosa: ti ho appena preso un intero set per il bambino.- Risponde lui cambiando il canale alla tv e tornando all'incontro di MMA che io e Brooke abbiamo tolto mentre lui era in bagno. Che palle!

-Ah no, non usare questa carta Alex. Non voglio diventare una di quelle donne alle quali vengono regalati vestitini per il figlio e aspirapolvere, al posto di gioielli, solo perché sto diventando una madre. Scordatelo!- Lo rimprovera lei, accigliata. Non posso dire di darle torto. La gente pensa che quando una donna diventa mamma o si compra una casa, sia scontato che le si debbano regalare cose per i figli o per pulire e cucinare, ma non è esattamente così che la pensiamo noi. Insomma, al posto che spendere soldi per un set di coltelli con i quali, al massimo, possiamo minacciare nostro marito durante le litigate, spendeteli per cose più utili e interessanti... come un bel paio di scarpe o una borsa.

-Certo che no amore.- Le risponde Alex ridendo. Povero lui, dovrà vedersela con l'ira di una donna incinta. Auguri. Ancora ricordo quando Kate aveva i suoi sbalzi d'umore mentre era in dolce attesa... basta dire che Chris si è trovato un secondo lavoro e ha iniziato ad andare a pesca ogni weekend pur di stare lontano da lei. Brooke fissa Alex in cagnesco, finché lui gira lo sguardo verso di lei e il sorriso gli muore sul volto.

-Quindi Isabelle, vuoi dirmi perché, di grazia, non c'è la registrazione oggi?- Mi chiede poi, irritata. Finisco di indossare le scarpe da corsa mi avvio verso l'uscita.

-Bhe, sai che alla fine di ogni percorso si fanno tre settimane in cui le cavaliere vanno in vacanza col re per un week-end a testa, giusto?- Le chiedo. –Ecco, quest'anno la redazione ha cambiato idea e ha pensato che sarebbe stato molto più entusiasmante per il pubblico e migliore per il rapporto di coppia, se invece noi cavaliere fossimo costrette a vivere con Derek in casa sua per un'intera settimana. A testa. Sinceramente credo solo che non volessero spendere soldi.- Commento irritata. In realtà non è l'idea in se che mi infastidisce, ma il fatto che la redazione pensi che io debba mettere in pausa la mia vita per loro. Non sono un giocattolo, ho anche io degli amici, delle cose da fare, un lavoro, una famiglia e, soprattutto, la scuola. Certo, non è che il questo periodo io abbia degli esami da dare, ma comunque c'è lezione ed io odio doverle perdere perché gli appunti delle altre persone non li capisco, tanto meno quelli appena accennati dei prof, nei quali sembra che la metà delle cose non abbia bisogno di spiegazione.

-Oh mio dio! Vuoi dirmi che passerai una settimana con Derek? A stretto contatto? Farete...-

-Brooke!- Le urlo mentre le guance mi si infiammano. –Non che non lo faremo! Ma per chi ci hai presi? Ci saranno telecamere praticamente in ogni angolo della casa e, soprattutto, non ne ho la minima intenzione.-

-Ma fai sul serio? Insomma, lui è così sexy...-

-Amore, stai esagerando.- La rimprovera Alex. Grazie a Dio almeno uno della coppia è sano. Mi torna in mente quando domenica mattina, dopo essermi svegliata lo ho trovato in cucina, seduto sulla poltrona, ad aspettarmi. Lo ho guardato senza capire il perché della sua aria afflitta, poi lui si è alzato e mi ha colta di sorpresa abbracciandomi dolcemente e stringendomi forte. Lì per lì mi sono irrigidita, poi lui ha aperto bocca e mi sono rilassata tra le sue braccia. "Scusa Isabelle. Mi dispiace moltissimo per ieri sera. Non sono riuscito a controllare la forza, ma giuro che non volevo farti del male.". Mi ha detto. Io di rimando gli ho stretto le braccia intorno alla vita e lo ho abbracciato a mia volta, evitando di toccarlo con i palmi doloranti. Poco dopo, quando ci siamo lasciati, mi ha osservato le mani, mi ha aiutato a medicarle nuovamente, mi ha passato le dita sul bozzo formatosi sulla mascella, già tendente al violaceo, e si è scusato, mille e mille volte ancora, finché gli ho fatto promettere di smetterla o non gli avrei più rivolto la parola. Da quel giorno si comporta sembra con molta cautela nei miei confronti, dosando parole e gesti, ma io non sono arrabbiata con lui. Conosco Alex, so che non farebbe del male a una mosca, e di sicuro non a me, vorrei solo che lo capisse anche lui.

E se non volessi innamorarmi di te? || 1# Fairy-Tale Love Serie [da revisionare]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora