E se non volessi innamorarmi di te? || 1# Fairy-Tale Love Serie [da revisionare]

Capitolo 19 pt. 1

27 Novembre

ISABELLE

-Belle muoviti!- Mi urla Brooke dalla sala. Certo, per lei è facile, non è appena tornata da casa dei suoi stanca e gonfia come un bue dopo la festa del ringraziamento! Salto un paio di jeans e corro fino al cassettone per tirar fuori il vestito che ho deciso di mettere.

-Cazzo!- Impreco a denti stretti. È più il tempo che impiego ad aprire questo vecchio mobile rotto che quello che ci metterei ad andare a tornare dall'Europa. Ho voglia di vestirmi bene stasera anche se l'occasione non è delle più speciali, ma per poter mettermi in tiro dovrei anche avere a disposizione il tempo necessario. Metto frettolosamente i piedi nel vestito e me lo tiro su con l'eleganza degna di un elefante, poi corro fino all'altro lato della stanza, chiudo bene la finestra, recupero le scarpe e mi siedo sul letto a metterle. Il vestitino che ho deciso di indossare è corto, paurosamente corto, e totalmente rivestito di pailette argento. Ha un profondo scollo a V e i due lembi di stoffa che ricoprono il seno si legano dietro al collo. Prima di uscire mi guardo allo specchio e ciò che vedo mi piace molto. Certo, non sono l'ottava meraviglia del mondo, ma i miei fianchi sono abbastanza stretti da potermi permettere qualcosa di fasciante, il mio seno abbastanza abbondante da mettere uno scollo a V senza reggiseno e il viso abbastanza carino da non dovermi impataccare di trucco. Mi ritengo una ragazza carina, che può piacere, sarebbe da stupidi non ammetterlo, ma di certo conosco ragazze molto più belle di me. Predo di corsa la scomodissima pochette nera che è riposta nel cassetto da quando Kate me la ha regalata e apro la porta della camera per raggiungere finalmente gli altri.

-Iniziavamo a darti per dispersa.- Mi rimprovera subito Lissa con uno sguardo assassino. Faccio spallucce e sorrido nel modo più tenero che conosco. –Forza, andiamo.-

-Sei stupenda tesoro.- Dice invece Brooke. Alex annuisce al suo fianco, mentre Lawrence non ha ancora aperto bocca, ma sono abbastanza sicura che i suoi occhi siano puntati sul mio seno, cosa che mi porta a incrociare le braccia per coprirlo. Le due coppiette iniziano a uscire di casa e di fronte a me rimane solo Caleb. I suoi occhi sono accessi di una scintilla che non avevo mai visto prima, sono terribilmente più chiari del solito, ma non grigi, sempre verdi, solo... diversi.

-Cosa ne pensi?- Gli chiedo giocando con l'orlo del vestito.

-S...Se... Sei... Wow.- Balbetta. Sono un po' perplessa dalla sua reazione e quasi senza rendermene conto inclino la testa da un lato, come un cagnolino curioso.

-Spero sia un complimento.-

-Oh, sì.- Fa cenno con la testa, poi si riscuote dalla strana posizione rigida che hanno preso le sue spalle e mi porge il braccio, come un vero cavaliere.

-Che gentiluomo! Dovresti tirarlo fuori più spesso questo aspetto di te.- Gli dico mentre raggiungiamo anche noi la porta. Lui tossisce un paio di volte e, quando mi giro per vedere se va tutto bene, in realtà noto che al posto delle guance ha due pomelli rossi. –Che cos'hai Caleb? Ti senti bene?-

-Ehm... io sì, sì, certo, ma... hai dimenticato di tirar su la cerniera.- È talmente in imbarazzo che non riesco bene a capire cosa dice. Sembra che si stia strozzando.

-Cerniera?-

-Quella che c'è sul... fondoschiena?- Mi chiede lanciando un brevissimo sguardo al mio sedere. Oh merda!

-Oddio, che figura.- Mi metto le mani sul viso per l'imbarazzo. Ora capisco perché aveva quella faccia: andava in giro con una deficiente che non sapeva neanche vestirsi. –Me la puoi tirare su?- Mi giro dandogli la schiena.