Capitolo 13 pt. 1

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18 Novembre

DEREK

Ecco il giorno della mia morte. Forse però farò felice mio padre, che non avrà più un figlio ubriacone e donnaiolo che lo metta in ridicolo davanti a tutto il mondo. Se provassi a scappare? No, i paparazzi sono ovunque, soprattutto se me la dessi a gambe levate. Se cercassi solo di spiegare la situazione? Allora morirò e lo farò con disonore dato che non so neanche come giustificarmi e non sono per niente dalla parte della ragione. Cazzo di festa! Cazzo di amici! Cazzo di programma di merda! Se solo non fossi in questo programma a quest'ora non mi troverei in questa situazione ridicola. Anzi, avrei potuto fare ben di peggio l'altra sera. Mi sarei potuto portare in stanza una bella biondina dalla labbra carnose e scoparmela su ogni superficie disponibile. Ma no, io posso avvicinarmi solo a ragazze che sono state selezionate per me. Come se l'amore potesse davvero basarsi su un curriculum, un provino e qualche uscita di un paio di ore. E poi chi ha detto che voglio una relazione? Io, al provino. Certo, perché dovevo per forza mentire se volevo entrare in questo show. "Volevo entrare" è un parolone in effetti. Io non volevo per nulla entrarci, ma una scommessa è una scommessa e io non mi tiro mai indietro. Che figura ci avrei fatto? Certo, probabilmente Lucas non si sarebbe lamentato, ma mi avrebbe rotto i coglioni per i prossimi vent'anni dandomi della femminuccia. Cosa che fa già... Forse sarebbe stato meglio se non fossi venuto ai provini. Quante probabilità c'erano che mi prendessero? Forse una su centomila, se non di più. E chi hanno scelto? Me. E ora me ne sto qui, sul divanetto rosso del mio camerino ad aspettare di essere lanciato nell'arena a lottare con cinque leoni affamati. Mi sbraneranno vivo. Uno dice: sei un uomo, tira fuori le palle e combatti! Ma no, io non sono più un uomo. Ho smesso di esserlo quando ho provato dei sentimenti di dispiacere per la prima volta per una di queste ragazze, e ho peggiorato il tutto con l'arrivo di Belle. Come ha fatto proprio non lo so. L'ho vista forse due, fuori dallo studio, e altre due dentro. Praticamente non è niente paragonato alle altre, eppure mi ha scosso qualcosa. Qualcosa che decisamente non si era mai scosso, direi. Che merda. La morsa che mi attanaglia ogni volta che la vedo è una vera merda. Non capisco il perché, ma se è ciò che dice Lucas allora non capisco perché alla gente piaccia così tanto essere innamorati. Io non sono innamorato ovvio, ma mi interessa, e se questa sensazione, di disagio, ansia e tensione, è sempre presente, allora dov'è il bello? Ma voglio provarci davvero? Perché pensare di dovermi interessare seriamente a tutto questo e che magari potrei anche uscirne felice mi fa soltanto ridere. Io non sono così. Io non mi interesso e so benissimo che non ci può essere nessuna ragazza che riesca a farmi innamorare. È escluso. È di famiglia. Mio padre e mio nonno prima di lui non sono mai stati innamorati delle loro mogli. Il bis nonno? Neanche lo si è conosciuto in famiglia dato che è scappato dopo aver messo in cinta nonna Adeline. E sicuramente non ho preso niente da mia madre, che invece è una perfetta donna della comunità e di chiesa. Fatto che sta che sono nella merda più completa. Con tutto quello che mi hanno raccontato domenica al mio risveglio potrebbero scriverci un libro. "Come farsi lasciare da cinque ragazze in un volta sola". Già mi vedo il titolo. Mi odieranno tutte per la scenetta sul quanto Belle sia perfetta e, soprattutto, lei andrà via di corsa vedendo tutte le cose che penso su di lei sbandierate così davanti a tutti. Che poi, le penso? Che è bella e intelligente, okay, ma è quella giusta? Assolutamente no. Già non gli piaccio, se sentirà tutto quello che ho detto a Lucas da ubriaco si spaventerà a morte e scapperà. Ma mi importa? Lei mi piace, è vero, e più delle altre, ma non credo di aver detto solo cose che penso realmente. Insomma, è stupenda e fa un sacco di cose fantastiche, a mio avviso, per essere una ragazza, ma da questa somma di circostanze al ritenerla "la ragazza perfetta", come non ho dimenticato di sottolineare più volte, ne passa di acqua sotto i ponti. "La ragazza giusta", doveva sembrare che la amassi, ma è ovvio che io non la amo. Oltretutto la ho chiamata per dirle che volevo sposarla il giorno dopo. Certo, ottima mossa Derek. Dov'è il tuo tocco? Il tuo sex appeal? Il tuo essere maschio? Nel cesso, insieme a tutto l'alcool che hai vomitato quella notte. Eppure so che se non fosse stato per quella chiamata, per Belle e per il suo buon cuore ora probabilmente sarei ancora in quel bagno a rigurgitare, con un mal di testa da dopo sbornia pazzesco. "Vai a letto" mi ha detto e io subito a correre a casa perché lei, "la mia ragazza", pensavo, mi aveva appena detto di andare a dormire. Le palle deve avermele rubate alla nostra prima uscita dato che da lì in poi mi sono comportato come una gattina nel periodo del calore. Mi vergogno di me stesso. E mentre penso tutto questo mi mancano solo pochi minuti alla battaglia. Cosa voglio fare prima di morire? Voglio mangiare e dimenticarmi del disagio che mi crea Isabelle. Mi alzo ed esco dal mio camerino, svoltando a destra, alla ricerca del banchetto del cibo dello staff. Sono infuriato, devo smettere di pensare a quella donna. Lei è il frutto proibito, il serpente che mi tenta. La cosa positiva di questo studio è che il personale ha, in sala mensa, un tavolo gigantesco con su ogni qual genere di cibo veloce e sfizioso, ipercalorico e immensamente buono. La cosa negativa è che io non faccio parte del personale e quel cibo non dovrei neanche sapere che esista. Ma se hai problemi di iperattività e cominci a camminare per tutti i corridoi dell'edificio, prima o poi l'odorino di queste cose buone ti porta fino alla stanza dei tesori. Faccio un paio di rampe e corro fino alla fine del corridoio. La porta è aperta. Sbircio dentro. La stanza è vuota, tranne per quel bellissimo tavolo, dalla tovaglia lunga fino a terra, pieno di cibo. Ci si può innamorare di un tavolo? Perché io credo di averlo appena fatto. Sul ripiano si possono trovare vassoi pieni, sia di dolci che di salati, bibite, bicchieri, piattini, tovaglioli e posate. Tutto il necessario per potermi nascondere qua a vivere per un paio di giorni. Entro nella stanza, come fossi un ladro o come quando tornavo troppo tardi la sera e non volevo svegliare i miei prendendomi una strigliata per l'ora, e mi avvicino per cercare i pancake. Non saranno mai buoni come quelli dell'altro giorno di Belle, ma ci si accontenta. Belle... Devo piantarla! Scorro gli occhi sui grissini, sulle tartine al salmone, sulla salsa cocktail, sull'arrosto di vitello, sulle pizzette, ma non li vedo. Come possono non esserci i pancake? Mi sposto più a destra scrutando piatto per piatto. Neanche l'ombra di uno di quei favolosi dolci. Mi sposto ancora un po' e succede tutto molto in fretta. Io che schiaccio qualcosa di morbido col piede, un verso strozzato e poi una serie di imprecazioni a fil di voce, io che mi abbasso, sospettoso, e sollevo la lunga tovaglia bianca, trovandomi faccia a faccia con una Isabelle affamata e sporca di Nutella. Lei se ne sta lì con le guance gonfie, mentre evita di masticare e mentre io la continuo a fissare incredulo. Ci ho messo più di un mese a trovare questo posto e ho sempre centellinato il cibo che rubavo, e lei, che non è qui neanche da due settimane, si permette di rubare un intero piatto di dolci! Incredibile!

E se non volessi innamorarmi di te? || 1# Fairy-Tale Love Serie [da revisionare]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora