E se non volessi innamorarmi di te? || 1# Fairy-Tale Love Serie [da revisionare]

Capitolo 19 pt. 2

ISABELLE

Sono infastidita e disgustata dall'essere che è diventato. Mi avvicina a se e mi stringe con un braccio dietro la schiena, mentre con l'altra mano mi palpa il sedere. Anche ora il modo in cui mi tiene stretta a se non mi da modo di muovermi. Per tirargli una ginocchiata dovrei prima riuscire a muovere le gambe, cosa che non mi riesce molto bene. –Prima di tutto vorrei che tu mi dessi un'altra possibilità. Credo che tu non abbia capito quanto io ci tenga a te.-

-Se davvero ci tenessi non avresti iniziato a drogarti.-

-No, questo non centra niente. Ho iniziato solo perché è una cosa grandiosa. Ti porta su altri livelli, ragazzina, in mondi che non puoi neanche immaginare. Dovresti provare.-

-Mai.-

-Oh, peggio per te.- Sento i muscoli del suo braccio allentare un po' la presa mentre si avvicina per baciarmi, con le sue labbra secche e dall'odore dell'alcool, e io colgo subito l'occasione per alzare il piede e schiacciargli il tacco in mezzo alle dita. I suoi occhi si spalancano di dolore e sibila un urlo mentre mi lascia immediatamente. –Troia.- Mi insulta, ma io sto già superandolo frettolosamente. Spero solo di arrivare il più presto possibile dagli altri, almeno potrò tornarmene a casa subito. Non ci credo che nessuno in questo posto abbia visto niente, ma ovviamente la gente è codarda e stupida, e non interviene davanti a queste situazioni. Sono quasi convinta di averlo seminato quando sento un calore fastidioso dietro di me e poi un dolore lancinante alla testa. Bryan mi ha preso i capelli e mi sta tirando a se tramite essi. La schiena è piegata all'indietro, come se stessi giocando al limbo, e il dolore è così forte che mi fa salire le lacrime agli occhi, iniziando a offuscarmi la vista. -Oh, no no piccola, non abbiamo ancora finito.- La sua voce sibila ancora, e sommata al comportamento e al suo aspetto, mi ricorda il viscidume di un serpente. Il solo pensiero delle sue mani che mi toccano un'altra volta mi da il disgusto. Stavolta non mi lascerò andare l'occasione di prenderlo a calci in culo. Mi giro e mi alzo e nonostante veda delle persone avvicinarsi voglio solo tirargli un pugno e un calcio ben piazzati. Mi sto preparando quando sento tonare una voce che subito mi ferma e rilassa.

-Io penso di sì.- Nonostante la musica, la sento forte e chiara e il tono minaccioso mi fa subito capire a chi appartiene: Cobra.

-Lasciala.- Dice poi la voce di Benji.

-Bryan togli quella cazzo di mano da Belle o giuro che l'ultima cosa che vedrai sarà il mio pugno atterrare sulla tua faccia.- Sento dire da una voce familiare, ma che non riesco a riconoscere. So di sapere che appartiene a uno dei miei amici, ma il tono così freddo e arrabbiato gli dona una sfumatura che la rende diversa. Sento Bryan mollare la presa e io lascio perdere la voglia di picchiarlo e mi giro verso i miei salvatori. Tutti in cerchio intorno a noi posso vedere Cobra, Benji, Caleb, Alex, Ken, Brody, Lawrence e anche Shane, che deve essere arrivato da poco. Dietro di loro intravedo Brooke, Lissa, Pixie, Celia e Scott, che con la telecamera ancora accesa sta riprendendo l'intera scena da vicino. Perfetto! Libera dalla presa di Bryan e sicura che ora non mi farà niente, mi sento carica e potente sapendo che è solo in mezzo ai miei amici muscolosi, e così la voglia di prenderlo a cazzotti mi torna subito. Pensare a ciò che dovrò spiegare in studio, alla faccia che farà Derek sapendo che sono stata con un drogato, al fatto che il viscido mi ha strizzato il sedere con le sue mani... Mi giro e lo guardo in faccia. L'espressione è compiaciuta, come se non temesse nessuno di loro, ma ormai lo conosco troppo bene e lo capisco dagli occhi che in realtà si sta cagando addosso dalla paura. Prima che possa farmi compassione e ci ripensi, alzo il braccio e gli tiro un gancio destro proprio in mezzo agli occhi, sul naso. Carico nel pugno tutta la frustrazione degli ultimi giorni, tutta la rabbia repressa, il nervoso non scaricato e quando le mie nocche toccano il viso del io ex sento un tac secco che mi riempie di soddisfazione. Non avrei mai voluto arrivare a fargli del male, ma il modo in cui mi ha trattata alla fine della nostra relazione e durante l'anno seguente ad essa, il tono con il quale mi parla e ciò che crede di potersi permettere di fare con me, mi fanno incazzare così tanto che non riesco neanche a pensare a un modo diverso di sfogarmi se non fargli capire una volta per tutte cosa sono capace di fare se voglio. Sento il suo urlo di dolore ancora prima di vedere il sangue colargli a fiotti dal naso. Fa un passo verso di me, come se volesse attaccare, ma Cobra e Caleb mi affiancano subito e lui ne fa un altro indietro, alzando le mani, ma mantenendo sul viso un'espressione minacciosa. Si sistema la giacca in pelle e riporta le mani al naso grondante.