Capitolo 58

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09 febbraio

DEREK

-Ahi!-

-Oh, non fare il bambino, Derek!- Mi sgrida lei mentre tampona il mio viso con lo straccio ormai roseo.

-Tu non schiacciare!-

-Ma se sono delicatissima!-

La guardo con l'occhio sinistro semi chiuso a causa dello zigomo gonfio.

Siamo in cucina, seduti su un paio di sedie, Isabelle che si diverte a fare la crocerossina con il mio viso, e, nonostante io la prenda in giro, la cosa ha un che di terribilmente eccitante e mentre lei se ne sta qui tutta concentrata nel suo vestitino attillato, senza scarpe, con i capelli disordinati raccolti, il trucco colato, il labbro tra i denti e gli occhi fissi a scrutare il minimo segno sul mio viso, io non riesco a far altro se non sorridere come un coglione mentre immagino di baciarla altre milioni di volte come ho fatto poco fa per strada.

Accavallo le gambe, a non far vedere i chiari segni della mia eccitazione, e vedo il suo sguardo spostarsi su di loro.

-Concentrati dottoressa, che il mio faccino deve tornare alla sua bellezza originale.- La riprendo io per farle alzare lo sguardo.

Lei subito punta gli occhi nei miei e mi guarda con un'aria truce che tutto fa meno che spaventarmi. Anzi, è veramente bellina e, quasi senza accorgermene, scoppio a ridere.

-Che c'è?- Chiede indispettita.

-Nulla nulla, lavora tranquilla.- Ridacchio.

Distolgo lo sguardo e mi concentro sulle ombre che la luce della stanza proietta sul pavimento, cercando di riprendere serietà.

-Ti fa tanto male?- Chiede con dolcezza, pulendomi con la delicatezza di un soffio. Lo vedo dai suoi occhi che è preoccupata, non solo per me, ma anche per Caleb. Quel ragazzo è come una lama che pende sempre sulla mia testa, una presenza costante tra noi due.

-Isabelle, Cal sta bene. Se ne è andato sulle proprie gambe, esattamente come me. Stiamo entrambi bene.- Cerco di essere il più carino possibile.

-Io non ho chiesto di Cal.- Ribatte con aria di innocenza.

-No, ma sei preoccupata per lui.-

-Lo hai massacrato, Derek!- Mi guarda con un brutto cipiglio, innervosita.

-Lo so. Ero... ero incazzato.- Distolgo lo sguardo. -Pensavo ti stesse molestando, tu eri mezza nuda, e poi ti ha buttata a terra, e... ed ero incazzato anche con me stesso.- Ammetto infine a fatica, tornando a guardarla. Sento le guance farmisi più rosee e mi sento tornato all'età di undici anni, quando ancora mi imbarazzavo. -Sono incazzato con me stesso.-

Belle mi osserva, muta, mi ascolta e non traspare nessuna emozione.

Alza di nuovo lo straccio che ha in mano e torna a pulirmi il viso come nulla fosse.

-Fai bene.- Aggiunge senza più guardarmi negli occhi, ma concentrandosi su una macchia di sangue che son convinto essere inesistente sul mio mento.

Le prendo la mano che lavora, fermandogliela delicatamente.

-Isabelle, ti prego. Mi dispiace.- Le faccio alzare il viso in modo tale che mi guardi negli occhi. -Davvero, mi dispiace per tutto. Per esser stato un coglione, per tuo padre, per Caleb... scusa.-

Vedo una scintilla nei suoi occhi, la scintilla di qualcosa che crolla, ma poi:

-Io non so Derek... hai avuto le tue occasioni.-

E se non volessi innamorarmi di te? || 1# Fairy-Tale Love Serie [da revisionare]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora