Capitolo 10 pt.1

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13 Novembre

DEREK

-Ciao Derek. Come va?-

-Hey. Bene, te?- Non mi ricordo il suo nome, ma so che me la sono portata a letto almeno una volta. Riconosco vagamente il viso, ma mi è ben chiaro il ricordo di quel piercing sul capezzolo che si intravede dal maglioncino. Sì, godeva parecchio quando lo prendevo tra i denti e lo succhiavo.

-Benissimo.- Mi dice appoggiandomi una mano sulla spalla. -Ascolta, stavo pensando che magari potremmo andarci a bere qualcosa insieme stasera.- La mano scivola sulla mia maglietta rossa e si poggia su uno dei pettorali, premendo, come a testare se siano veri. Vado avanti a guardare il professore, prendendo appunti sul portatile.

-Non posso.- Rispondo secco, cercando di far trasparire il mio disinteresse. So già che tutte queste immagini andranno sul grande schermo dello studio e ci manca solo un'altra discussione sul mio poco autocontrollo. E hanno ragione. Che impressione posso dare accettando le avance di tutte? Mio fratello mi sta già col fiato sul collo per la brutta impressione che do ai soci dello studio legale.

-Domani?-

-Neanche.- Non la guardo nemmeno, tanto già so che non proverei un'attrazione talmente forte o particolare da valermi la partecipazione al programma. Ormai ci sono dentro e non voglio fare figure di merda.

-Allora facciamo per venerdì?-

-Se facciamo per mai?- Le chiedo girandomi a guardarla. Vedo gli occhioni da cerbiatta diventare tristi e duri. Spero non insista. -Lo sai, non posso uscire con persone all'infuori del programma.- Questo dovrebbe bastare.

-Ma volere è potere.- La mano scivola fino ai miei addominali. È calda e lenta e le unghie lunghe mi solleticano attraverso la maglietta in un modo che in genere mi fa impazzire. Lei lo sa bene. Ora però inizia solo a essere fastidiosa e vorrei proprio che si levasse e mi lasciasse ascoltare l'unica lezione interessante della giornata. -Potremmo trovare un modo.-

-Allora diciamo che non voglio, okay?- Mi scosto le mani di dosso e gliele appoggio sul banco che abbiamo davanti. La guardo mentre mette il broncio. Sembra proprio la stia prendendo come un gioco, ma non ha capito che io non sono mai stato così serio. –Non voglio uscire con te. Sei stata una bella scopata, davvero, ma ora ho smesso con queste cose, quindi levami le mani da dosso e togliti di mezzo. Vorrei ascoltare il professor Walker. Ci si vede.- Ora sì che è incredula, sconvolta e veramente incazzata.

-Sei uno stronzo.- Si alza e spintona la sedia talmente forte da farla cadere, facendo zittire il professore. Tutti ci stanno fissando. -Tornerai. E quando tornerai io non sarò più disponibile.- Mi urla contro prima di girare sui suoi tacchi da quindici centimetri e scappare, impacciata, su per le scale. La osservo per un secondo mentre quasi si ammazza correndo su quelle caviglie deboli, poi mi rigiro e guardo il signor Walker fissarmi allibito. Non sembra arrabbiato, solo confuso. Gli faccio un sorriso di scuse alzando solo un angolo della bocca, lui sembra riprendersi e dopo qualche secondo la lezione prosegue come prima. Prendo qualche appunto e cerco di stare attento nonostante le occhiate che mi vengono lanciate dai miei compagni di corso. Non so quale sia il loro problema, ma lo scopriranno presto se non la smettono. Quando al campus è venuto fuori che partecipavo ad "A fairy-tale love" non si è fatto altro che parlare di me per giorni. Trovavo ragazze e ragazzi ossessionati ad ogni angolo: dietro i cespugli fuori da casa, appostati dietro le macchine, che venivano in palestra con le fotocamere o persino che mi rincorrevano nei gabinetti. Non riuscivo a spostarmi senza trovare qualcuno che non cercasse di fotografarmi, filmarmi, seguirmi o chiedermi informazioni e autografi. La cosa che mi fa più ridere è che probabilmente mio padre è meno famoso di me ora come ora! E il suo nome compare ogni giorno tra le pubblicità del New York Times o in un qualunque articolo americano che parli di una causa legale importante. Certo, all'inizio si parlava di me perché il figlio del grande Patrick Kinsella, il più famoso avvocato difensore del ventunesimo secolo, si era iscritto a ingegneria e non a legge, senza quindi seguire le orme del padre. Poi perché quello stesso figlio partecipava a un programma per adolescenti con problemi di cuore e ora perché era lo scandalo del momento, quello che non poteva fare a meno di non baciare un qualsiasi essere vivente. Sicuramente non sto facendo fare una buona impressione alla mia famiglia e allo studio legale, eppure papà non si è ancora lamentato. Certo, sicuramente tra poco potrei ricevere una telefonata se continuassi così, ma forse spera che io mi renda conto da solo dei miei sbagli e che cerchi di rimediare, come ho sempre fatto. È proprio ciò che sto cercando di fare. La lezione finisce, il professore ci assegna dei compiti e appena prima che finisca l'ora esco correndo dall'aula. Non vedo l'ora di mettere qualcosa sotto i denti prima di dover incontrare Angelina. Non so bene cosa abbia organizzato per me oggi, ma mi ha detto di vestirmi comodo e di raggiungerla a casa sua, quindi è meglio che io metta qualcosa sotto i denti prima di arrivar la con lo stomaco che protesta per la fame e fare una figuraccia. Corro verso la mensa, schivando ogni ragazza che cerca di avvicinarmi durante il tragitto. Le conto. Sono già arrivato a quindici. Mancano cento metri all'edificio ma già vedo il gruppetto con il quale mi fermo a fumare di solito aspettarmi lì fuori dalle porte. Individuo subito Lucas perché non ho tempo di fumarmi una Marlboro oggi, ho solo mezz'ora prima di dover partire per l'aeroporto e devo riuscire a mangiare e a parlare con il mio amico della puntata che è andata in onda ieri sera. Mi guardo indietro e capisco subito che Paul mi sta prendendo a insulti. Sorrido al pensiero di quel ragazzo sfigato e magrolino che corre con una telecamera che pesa la metà di lui su una spalla e i lunghi capelli biondi che gli si appiccicano sulla fronte e davanti agli occhi. Saluto velocemente i miei amici e le ragazze, afferro Lucas per un braccio e lo trascino in mensa facendogli cadere la sigaretta.

E se non volessi innamorarmi di te? || 1# Fairy-Tale Love Serie [da revisionare]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora