Un'ora e mezza più tardi siamo tutti stanchi e pieni come da far schifo. O almeno, io mi sento così. Se mi mettessi a terra potrei rotolare fino a Stanford. Ho mangiato tanti di quegli gnocchi con verdure che potrei trasformarmi in uno gnocco pure io. E poi ho assaggiato un po' degli spaghetti di Derek e il suo pane fritto e un tre involtini primavera, un paio di ravioli di carne al vapore, del pollo fritto e infine sono riuscita a dividere con Brooke anche una coppa di gelato. Derek ha passato il tempo a guardarmi compiaciuto, come se fossi una meraviglia mentre mi ingozzavo come un maiale. Sì, certo. Mi vergognerò da matti quando mercoledì andrà in onda. In onda. Cavolo. Mi ero totalmente scordata del programma, nonostante Paul sia al tavolo con noi. Era così bello non avere telecamere intorno, e invece, ora, tornerà tutto come prima. Certo, farei la furbata a chiedere che non mi seguano quanto meno a casa, al posto del lavoro, anche perché ormai non ho più niente da nascondere, però mi darebbe troppo fastidio avere i miei cameraman a girarmi intorno. No, decisamente no.
-Cavolo ragazzi! Secondo voi si può morire per aver mangiato troppo?- Chiede Lawrence, che dalla faccia sembra che stia per vomitare.
-Sì, è già successo.- Risponde pigramente Sam. I nostri amici sembrano essersi integrati bene e Lucas non scherzava quando diceva che gli piace Caleb. Si sono seduti vicini e hanno passato il tempo a chiacchierare di football, cosa che mi ha lasciata entusiasta. Soprattutto perché così Cal e Derek non hanno passato il tempo a cozzare l'uno contro l'altro. No, Derek si è seduto a capotavola, tra me e Sam, al mio fianco poi c'è Brooke, con vicino Alex, poi Lissa, Lawrence e Pixie. Dall'altro lato Amy, Trent, Ken, Paul e Cal, all'altro capotavola Lucas. È stato piacevole passare la serata insieme. Ad un certo punto Derek si alza, si scusa, e si muove verso la camera. L'espressione preoccupata, tesa. So già il motivo. Prima Lucas gli ha detto che il coach era veramente incazzato e che non sapeva se lo avrebbe fatto tornare. Io non riesco a non sentirmi in colpa. So che non ho potuto prevederlo, che lui non era costretto a seguirmi e i miei dispiaceri non sono perché lui mi ha seguito, ma per il fatto che ne sono felice. Sono felice che mi abbia seguito nonostante sappia che probabilmente lo sbatteranno fuori. Derek non è al college con una borsa di studio per il football. È dentro solo perché è bravo, ma è il quarterback e non può comportarsi come gli pare e piace e io lo capisco, il suo coach ha ragione, eppure io sono felice che abbia deciso di seguirmi. Altrimenti a quest'ora sarei sola, in camera mia, stanca, a digiuno e triste e non lo avrei baciato, non avrei capito quanto è diventato importante per me in così poco tempo, quanto è disposto a perdere per me, e non avrei passato questa bella serata con i nostri amici. Mi dispiace, ma non riesco ad essere triste per questo e ciò mi crea una morsa nello stomaco. Mi alzo dal mio posto, anche se ogni movimento è più una tortura che altro. Il pollo vuole risalire, lo so, ma non glielo permetterò. Scorro silenziosa fuori dall'ampia stanza e sgattaiolo fino alla camera di Derek. In realtà prima non ci ho fatto molto caso, ma è davvero accogliente. Il letto è matrimoniale, spazioso, ricoperto da un'orribile trapunta gialla, mentre il colore delle pareti è bianco con delle sbavature arancio chiaro e oro. I mobili sono color legno, lucidi, e c'è una scrivania, una libreria e un armadio. Su un'anta di questo vi è uno specchio e ai lati del letto ci sono due comodini. Non è una camera ultramoderna e neanche una infantile. È la stanza da letto di un uomo. Tranne per le coperte. Nella libreria un ripiano è dedicato a una serie di trofei e coppe scintillanti, sulla sedia è posata la mia maglia, sopra a qualche altro indumento, mentre sulla scrivania vi è un laptop argento, dei libri e dei fogli sparsi in un disordine che condivido. L'unica parte della casa a sembrare veramente appartenere ad un ragazzo sui vent'anni. È tutto così pulito e profumato che in realtà mi chiedo chi sia a occuparsene. Sam? Non sembra il tipo che si occupi senza protestare, da sola, di tenere tutto in ordine. No, Derek sarà viziato, Lucas vivrà alla giornata, ma sono due brave persone e, soprattutto, ben educate. Busso alla porta e Derek si gira di scatto, tirandosi in un sorriso appena accennato quando mi vede. È preoccupato e la mia morsa aumenta vedendo il suo sguardo non più sereno e spensierato di prima.
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E se non volessi innamorarmi di te? || 1# Fairy-Tale Love Serie [da revisionare]
ChickLitÈ possibile innamorarsi in un programma televisivo? Derek sapeva che non avrebbe dovuto accettare quella scommessa quella sera, ma lui non rifiutava mai le sfide e così era rimasto incastrato tra un programma televisivo e cinque ragazze che non sopp...