-Cosa?- Urla il mio amico dietro di me, prendendomi per un braccio.
-Scusate il disturbo.- Aggiunge infine Derek con voce piatta per poi, nel giro di un secondo, voltarmi le spalle e uscire dalla stanza. So il perché è arrabbiato, so il perché ha fatto lo stronzo e so anche che è deluso per aver appena buttato via il suo primo tentativo di essere un ragazzo migliore. Faccio un passo avanti, ma Caleb mi strattona.
-Cosa vuol dire che gli hai prestato i miei pantaloni?- Mi chiede irritato.
-Non ora Caleb.- Gli rispondo cercando di liberarmi. Devo raggiungerlo prima che arrivi al camioncino.
-Sì invece, ora.-
-Lasciami andare.- Gli dico con voce ferrea, che non permette risposte negative, e tirando più forte. Lui mi lascia e senza guardare in faccia nessuno inizio a correre verso la porta con Scott alle calcagna. Perché lo faccio? Perché rincorro un ragazzo che non mi interessa? Non lo so, o forse lo so, bho, ma non ho tempo di pensarci.
-Certo, vai dietro allo stronzo che...- Mi sbatto la porta alle spalle prima di sentire ciò che sta per dirmi. Avrebbe finito la frase dicendo "che ti spezzerà il cuore" e io non so se avrei potuto sopportarlo. Voglio bene a Caleb, ma non può esistere soltanto lui nella mia vita. Non che Derek mi piaccia, o che abbia deciso di accettare di partecipare al gioco, appena potrò me ne andrò, ma non voglio farlo star male solo perché non capisce la portata di quello che ha visto entrando dalla porta. Insomma, magari potrebbe non essere come io ho intuito, magari non è così terribile. Infondo si è comportato bene con me fino ad ora... più o meno. Corro giù per le scale e vedo la porta del condominio chiudersi davanti a me. Schiaccio il tasto e la apro precipitandomi fuori. Derek sta camminando ma io lo raggiungo immediatamente e gli afferro la mano mettendomi di fronte a lui. Appena mi vede si ferma, vicinissimo a me, ma io non mi sposto.
-Hey!- Gli dico, un po' affannata per corsa.
-Cosa c'è?-
-Non andartene.-
-E perché no? Sono venuto solo per ringraziare il tuo amico. E poi tu mi sei sembrata già abbastanza occupata.- Il suo sguardo è freddo e vorrei prenderlo schiaffi per riuscire a vedere un briciolo di umanità in quegli occhi.
-Cosa hai visto che ti ha dato fastidio?-
-Niente.- Risponde tenendo gli occhi nei miei ma con voce decisa, arrabbiata.
-Bene, allora lasciami spiegare. E non perché ci sia qualcosa da spiegare, a dire il vero non c'è proprio nulla per il quale tu debba essere arrabbiato e per il quale io debba darti una spiegazione, ma voglio farti capire che il fatto di essere rimasto è stato un bel gesto. Ne sono davvero contenta e non voglio che tu ora rimanga arrabbiato o deluso e che te ne vada così.- Gli dico prima di tutto, cogliendo la sua attenzione. Gli prendo anche l'altra mano. I suoi occhi neri sono puntati nei miei. –Mi ha aiutato a cucinare le lasagne, abbiamo sentito una canzone che ci piaceva e ci siamo messi a ballarla. È semplice e lui è il mio migliore amico, non un fidanzato segreto o altro. -
-Belle, quello ti mangia con gli occhi.- Risponde più rilassato.
-Sei geloso?- Gli chiedo prima di rendermene conto. Mi interessa? Lo è? Cambierebbe qualcosa? No, tanto risponderebbe comunque di no anche se lo fosse.
-Certo che no!- Risponde sulla difensiva, cercando di tirare indietro le mani. Gliele tengo più forte.
-Okay.- Rispondo tranquilla. Non è geloso, è un bene.
-Okay?-
-Okay.- Riconfermo.
-Okay.- È ancora confuso.
-Okay.-
-Quindi ora posso andarmene?-
-Quindi ora puoi salire in casa e rimanere a cena con noi. Però devi lasciarmi fare una doccia perché so di ragù.- Gli sorrido e mi indico con una mano.
-La cosa potrebbe piacermi.- Mi risponde lui sfoderando il suo bel sorrido asimmetrico e dannatamente sexy e togliendomi un po' di sugo dalla guancia con il pollice. Mi manca un battito e mi sento avvampare. Mi giro verso il palazzo e inizio a trainarlo dentro.
-Ne sono sicura, ma non lo saprai mai con certezza.- Saliamo le scale ed entriamo in casa. Brooke e Caleb stanno ripulendo il disastro che abbiamo fatto, Alex sta facendo la tavola e Lissa se ne sta in piedi con in mano un cucchiaio di legno, sono certa che voglia picchiarmi. Appena si accorgono di noi Caleb abbassa la testa e Brooke mi fa un sorrisetto complice.
-Tu!- Mi urla subito addosso Lissa. Mi indica con il cucchiaio e si avvicina pericolosamente. – Tu e il tuo fastidioso amico non potete fare questo alla mia cucina.-
-La nostra cucina.- Puntualizzo io.
-Sssh. Voi non vi meritate questa cucina. Ogni volta che cucinate insieme o rompete qualcosa o sporcate ovunque. Sono stanca del vostro comportamento da bambini.- Le sopraciglia le si aggrottano e le vengono delle orribili rughe sulla fronte. Non sa che stressarsi così porta ad un invecchiamento precoce della pelle?
-Sì, mamma.-
-Non prendermi ingiro...- Inizia a dire prima di essere interrotta.
-Ciao, io sono Derek Kinsella.- Si intromette lui rivolgendosi a Lissa e salvandomi la pelle. D'improvviso è come se lei avesse appena visto la Divina Trinità e i dodici apostoli tutti insieme: lo guarda ammaliata dal suo bel sorriso.
-Malissa Bayle, ma solo Lissa per gli amici.- Gli sorride lei. Mi scappa una risatina ed è la cosa peggiore che potessi fare visto che la sua attenzione torna su di me. –Tu non pensare di aver finito eh. Ora vai a farti una doccia, ormai abbiamo già fatto tutto noi qui, e poi hai un ospite.- Le mando un bacio volante. –Sì, sì, forza, vai.-
-Ci vediamo dopo.- Dico a Derek sorridendo.
-Ciao ragazzi, cosa mi sono perso?- Chiede Lawrence entrando all'improvviso e chiudendosi la porta alle spalle. Appena si accorge del casino le sue labbra prendono la forma di una O e il suo sguardo scatta verso Lissa.
-Il solito amore. Guarda chi c'è. Derek è qui per cenare con noi.- Inizia lei. Io scappo in camera e mi chiudo la porta alle spalle e mi ci appoggio contro. Tiro un sospiro di sollievo. Cha casino! Non ci voleva. Però sulle mie labbra c'è un sorrisetto che non riesco a mandar via.DEREK
-Vieni quando vuoi Derek.- Mi dice Lissa salutandomi con un bacio sulla guancia. Saluto con una pacca Alex e Lawrence, ma quando mi avvicino a Caleb lui si limita a farmi un cenno con la testa. Si capisce benissimo che è in preda alle pene d'amore per Belle e lei neanche se ne accorge. Pensare che credevo fosse sveglia. Mi avvicino alla porta insieme a Belle. Per tacito accordo penso proprio che mi accompagnerà giù. Appena ci chiudiamo la porta alle spalle lei rilascia un profondo respiro.
-Che serata!- Esclama avviandosi verso le scale.
-Già. Sono simpatici i tuoi amici.-
-Sì, lo so.- Esclama con un sorriso a trentadue denti.
-Sicuramente escludo Caleb. È viziato, noioso... arrogante. Mi spieghi come fa a piacerti tanto?-
-È un bravo ragazzo, non lo conosci abbastanza per giudicarlo.- Incrocia le braccia, probabilmente per il freddo, ed inizia a sfregarsi le braccia coperto solo da una magliettina verde di cotone.
-Mi è bastato vederlo stasera.-
-Non gli piaci.- Ride cristallina.
-Tranquilla, la cosa è reciproca.- Le rispondo convinto. Quel tipo non mi piace per niente e se solo avessi potuto lo avrei già preso a pugni. Lei si gira a guardarmi.
-Ti piacerebbe se lo conoscessi.-
-Non ci tengo neanche a farlo.-
-Uomini!- Dice ridendo, mentre io faccio una smorfia. Per le donne siamo tutti uguali, ma grazie a Dio io non sono come Caleb altrimenti sarei messo davvero male.
-Cosa vorresti dire?-
-Che siete proprio delle teste di cazzo.- La guardo fingendo di essermi offeso, ma poi lei mi da una gomitata scherzosa assumendo quella sua espressione con la bocca arricciata e così finisco col ridere anche io. Siamo arrivati alla porta del condominio e so che devo andarmene prima di perdere anche questo aereo. Non penso che la redazione me lo lasci fare di nuovo. Le prendo una mano e con l'altra le sfioro la guancia. I suoi occhi si ingrandiscono e il respiro diventa leggermente accelerato. Si morde il labbro inferiore facendomi venire una voglia pazzesca di farlo io al posto suo, mentre il viso si gira di lato, facendo si che io non possa guardarla negli occhi. La mano mi scivola fino al mento, e lo alzo verso di me con l'indice. Rischio di perdermici nei suoi occhi azzurri mentre mi avvicino sempre di più. Lei non si sposta. Mi guarda fisso, e con la mano libera la sento risalire piano tra le cunette degli addominali. Come li stesse contando. Sulle labbra mi spunta un accenno di sorriso prima di avvicinarmi ancora di più a lei. Ed è quando penso di essere riuscito a baciarla che invece mi accorgo di star premendo le labbra contro la sua guancia. Non che la sensazione della sua palle sotto la mia bocca non mi piaccia, ma non è esattamente questo che avevo in mente. Mi stacco dal suo viso e la guardo. Ora sui suoi occhi è calata una famigliare ombra. Si sporge un po' e mi preme le labbra contro la guancia, tenendomi l'altra con la mano libera, come a volermi trattenere. È un bacio più lungo di quello di questo pomeriggio, ma non è comunque ciò che volevo ottenere.
-Dovresti andare, o perderai l'aereo.- Mi dice guardandomi negli occhi ancora una volta. Nonostante non ci siamo baciati le nostre dita sono ancora intrecciate. La sua pelle è morbida, vellutata, e inizio a massaggiarla con il pollice.
-Già.- Le rispondo. Alzo la mano a livello della bocca e le poso un bacio a livello della nocca centrale. –Sogni d'oro Isabelle.- La lascio andare e apro la porta.
-Buona notte Derek.- Non sento la porta richiudersi neanche quando ormai sono sul vialetto. Lei mi guarda finché non salgo in macchina, poi fa un cenno con la mano e chiude la porta. Io mi rilasso sul sedile posteriore, scivolando in avanti e mettendomi le mani in testa. In che guaio mi sto cacciando?||Le cose iniziano a cambiareee.... C'è del tenero! Baci ❤️❤️||
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E se non volessi innamorarmi di te? || 1# Fairy-Tale Love Serie [da revisionare]
ChickLitÈ possibile innamorarsi in un programma televisivo? Derek sapeva che non avrebbe dovuto accettare quella scommessa quella sera, ma lui non rifiutava mai le sfide e così era rimasto incastrato tra un programma televisivo e cinque ragazze che non sopp...