Ansimo ancora, ma non per Derek, per l'infarto che mi ha provocato quel deficiente del suo amico. Ho fatto un salto sul letto di un metro. Ma gli pare il modo di svegliare le persone? Qui si rischia l'attacco cardiaco! Cerco di rallentare il respiro, mentre Derek fa lo stesso, appoggiando la fronte alla mia.
-Dammi un buon motivo per non ucciderlo.- Mi dice, con la voce colma d'ira. Ora come ora lo farei anche io.
-Perché andresti in prigione.-
-Buona argomentazione.- Sbuffa. Si issa sulle braccia, poi si riabbassa per un ultimo e frettoloso bacio. Si alza dal letto, lasciandomi al freddo nei miei vestiti leggeri. Prendo la coperta e la tiro fin sotto il mento, poi, proprio mentre sposto lo sguardo lungo la stanza, lo vedo. Nudo. O meglio, in boxer. Non so che faccia devo avere in questo momento, ma sicuramente deve essere simile a quella di uno dei personaggi della Looney Tunes. Non so, come quella che in genere fa Bugs Bunny quando incontra Lola: occhi fuori dalle orbite, sgranati, bocca aperta, sopracciglia alzate, orecchie sull'attenti... Mio dio! Lo osservo mentre gira per la stanza per arrivare fino all'armadio. Ogni muscolo sta nel punto giusto, non ce né uno di meno o un di più. Il suo corpo è maledettamente perfetto! Rimango a fissare i muscoli della schiena contrarsi e rilassarsi mentre alza le braccia per infilarsi la felpa che gli ho regalato ieri sera, che va a coprire la sua vita sottile e scolpita con dei magnifici quadratini che vorrei poter baciare. Isabelle, cosa cavolo pensi? Chiudo per un secondo gli occhi, cercando di riconnettere il cervello.
Sono felice che il mio regalo gli sia piaciuto. In realtà è una cosa piuttosto stupida, ma mi piaceva proprio per questo: una felpa dei colori della Stanford con la scritta "la mia ragazza va alla Stanford University" e il logo del college. È scoppiato a ridere quando la ha vista, ma poi mi è sembrato entusiasta. Specialmente per la scritta. Avrei potuto impegnarmi di più, ma non avevo idee e volevo fosse qualcosa di personale. Mi ha messo in dubbio la dicitura "mia ragazza", ma noi scherziamo spesso su questo punto, o meglio, ci definiamo spesso l'uno il ragazzo dell'altro, quindi... –Ti ho fatto male?- Mi chiede cogliendomi di sorpresa. Facendo cosa? Lo guardo con espressione interrogativa, mentre il suo sguardo è un po' imbarazzato e le sue mani fanno avanti e indietro tra i capelli. –Sì... insomma... il...- Si sfiora il collo con la mano. Cavolo, è davvero in imbarazzo. È così carino!
-No, no. Direi proprio di no.- Altro che male. Se quello era dolore sarei disposta a farmi torturare ogni giorno 24 ore su 24. Già mi stanno ripartendo i bollori. Devo darmi una calmata. Mi scopro e mi alzo in piedi, sperando che camminare mi aiuti.
-È il primo per me. Non ne ho mai fatti.- Mi spiega, lasciandomi senza parole. Un play boy come Derek non ha mai fatto un succhiotto in vita sua? Non ci credo. Mi sta prendendo per il culo! Per forza. Eppure sembra sincero. Perché dovrebbe mentirmi?
-Perché?- Gli chiedo. Lui mi raggiunge e si china sul mio orecchio.
-Perché non mi è mai interessato dimostrare che qualcuna fosse mia. Non ho mai voluto nessun'altra come voglio te.- Mi sussurra con voce roca e profonda, poi mi supera e, con in mano un paio di pantaloni della tuta, esce della stanza. Potrei morire.
DEREK
Sam stasera è da Amy a cena e vi resta anche a dormire, mentre Lucas ha deciso di lasciarmi casa libera. Mi fa ridere a pensarci, perché non chiedevo cose del genere ai miei genitori o amici dai tempi del liceo, quando ancora dovevi invitare una ragazza a vedere un film prima di poter alzare una mano sul suo corpo. Ora è tutto molto più semplice, per fortuna. In qualunque caso oggi siamo solo io e Belle e la cosa mi sta più che bene. I miei amici sono simpatici e gli voglio bene, anche se a volte vorrei prenderli a pugni, ma Isabelle non posso vederla spesso come vorrei, perciò voglio godermi questa settimana insieme. Ancora non riesco a credere che lei viva qui, anche se è per poco. Stanotte quasi non sono riuscito a chiudere occhio. Mentre lei si addormentava, la tensione di sapere di averla accanto mi impediva di entrare anch'io nel mondo di Orfeo, e, una volta che è crollata, mi sono incantato a guardarla. Nel mio enorme letto lei sembrava una piccola piuma, leggera e delicata. All'inizio si era posizionata il più lontano possibile da me, dopo neanche un quarto d'ora che stava dormendo, ha rotolato un po' più vicina. La maglia le si è alzata e mi ha lasciato intravedere la pancia piatta e abbronzata, ornata dal bellissimo gioiello che porta all'ombelico. Lì la tensione non è di certo diminuita. Poi ha mugolato e si è fatta ancora più vicina, rannicchiandosi in posizione fetale, su un fianco. Così indifesa, fragile. Sono poche le volte in cui Belle appare così rilassata e spensierata. In genere è tesa, anche quando è tranquilla, e sembra che il suo cervello lavori di continuo, che dentro di lei ci sia costantemente un mare in tempesta, che la disorienta e la rende irrequieta. Ci sono poi volte che è ancora peggio, pare come se sia completamente spezzata, come se ogni cosa in cui crede sia stata irrimediabilmente compromessa, come se volesse stare sola e scappare lontano da tutti, eppure sfodera dei bei sorrisi, tanto belli quanto falsi, con tutti coloro che cercano di avvicinarsi. Ma quando è sola, e nessuno la vede, e solo le telecamere riescono a osservarla, io la ammiro in tutta la sua forza. Si intravede nei suoi uno scintillio triste e il suo viso è un po' meno sereno e un po' più rassegnato. Come se per non far preoccupare gli altri lei indossi una maschera, che ogni volta che è sola crolla e la lascia scoperta, indifesa, trasparente ai miei occhi che ormai hanno memorizzato i suoi meccanismi. A volte vorrei chiederle il perché, cercare di capire, ma so già la risposta che otterrei, so già che non me lo direbbe.
-Che c'è?- Mi coglie di sorpresa, facendomi sussultare. La stavo fissando mentre preparava gli ingredienti per la cena. Anche ora sembra rilassata e la sua espressione splendidamente confusa mi fa sorridere il cuore. Scuoto leggermente la testa, mentre torno a pesare la farina.
||Allora... questo capitolo? Com'è? Piaciuto? Vi dirò, la parte di Isabelle che descrive Derek mi ha lasciata a bocca aperta rileggendola. Penso che mi abbia fatto innamorare di Derek quel "Perché non mi è mai interessato dimostrare che qualcuna fosse mia. Non ho mai voluto nessun'altra come voglio te.". Sì, okei, non sto decisamente peccando di modestia, ma quella parte mi è davvero piaciuta un sacco come la ho scritta, quindi lasciatemi nella mia convinzione che sia un paragrafo emozionante quello. Detto questo non ho altro da dirvi, ci sentiamo nei commenti, in mp e al prossimo pezzetto di capitolo.
XOXO
Mel96ly<3||
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E se non volessi innamorarmi di te? || 1# Fairy-Tale Love Serie [da revisionare]
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