"Ripetilo" [Parte 1]

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"Ripetilo" [Parte 1]


(Tarjei)

"Ti amo", sussurro piano abbassando la testa. E' la prima volta che glielo dico in modo diretto.

"Ripetilo...", mi guarda e ride dolcemente.

Mi appoggio agli armadietti di scuola, o meglio, ci vado a sbattere, lui è sempre più vicino.

"Ti amo", sorrido e lo guardo negli occhi.

Allunga un braccio e appoggia la mano ad uno degli armadietti continuando a guardarmi.

Non sono completamente suo prigioniero, ma nonostante questo non me ne andrei da li per nessuna ragione al mondo.

"Mi piace sentirtelo ripetere!", mi sorride dolcemente dandomi un leggerissimo bacio a stampo.

Lego le mie braccia attorno al suo collo e lo obbligo a baciarmi di più.

Lui mi vuole, mi vuole da impazzire, riesco a percepirlo.

Fa scivolare le sue mani sui miei fianchi per poi passare dietro la schiena.

Vorrebbe raggiungere il mio sedere, me ne accorgo dalle sue carezze lungo la mia schiena, sempre più profonde, che vanno sempre di più verso il basso.

Le nostre lingue si desiderano sempre di più, ci obbligano a stare sempre più attaccati.

La sua bocca quasi non divora completamente la mia.

E' sempre stato il migliore tra i due in queste cose.

Nonostante la cosa ci stia piacendo da impazzire lui si stacca leggermente.

Mi guarda come si contempla una statua.

Fa per dire qualcosa ma poi si blocca. Riprende con una faccia meno convinta.

"Amh...sei dimagrito, Isak?"

COSA?!

Sbuffo spazientito, "...peggio di mia nonna..."

"HENRIK, PER LA QUATTORDICESIMA VOLTA, TI VUOI, PER FAVORE, ATTENERE A QUELLO CHE C'E' SCRITTO SUL COPIONE?", Julie è furiosa. Ripetiamo questa scena da venti minuti perché Henrik ha deciso che oggi improvvisare è ok.

"Ti amo anch'io, Isak!", sottolinea lei, "Non è tanto complicato da dire! La tua memoria ha qualche problema?!"

Mi stacco da lui e guardo Julie.

"Dieci minuti di pausa, ragazzi. Schiaritevi le idee, prendete un po' d'aria."

Non so se lei sospetti qualcosa. Durante le pause io ed Henrik stiamo uno all'opposto dell'altro ma poi sulla scena è tutto naturale, come sempre.

Vado al bagno della scuola, è meraviglioso, è tutto cosi tranquillo e vuoto.

Mi sciacquo la faccia.

L'acqua fredda calma i miei bollori.

Nonostante tutto riesco a sentire ogni singola sensazione che prova Isak.

Ormai siamo davvero identici. Con la differenza che Isak comprende la bipolarità di Even.

Ma io non comprendo e soprattutto non perdono la STUPIDITA' di Henrik.

Mi vuole, cazzo!

Io l'ho percepito! Non me lo sono inventato!

Entrambi ci vogliamo. I baci sono stati reali nella loro finzione. Noi ce li siamo goduti per davvero. Ci manchiamo, io lo sento!

Perché non possiamo ricominciare da capo?
Perché non può arrendersi? Perché non può ascoltare il suo cuore?

Perché non può semplicemente lasciarsi trascinare dall'amore?

E poi, si vede che è preoccupato per me.

Si, non sono dimagrito molto, ma sta cercando di capire se mangio. Dio mio, mi mette l'ansia!

Io voglio un ragazzo, non una balia.

Non voglio che si preoccupi per me ma allo stesso tempo non venga a chiedermi direttamente come sto. Io mi chiamo Tarjei, è inutile che chieda ad Isak se sono dimagrito! Lui non lo sa!

Io non ho bisogno di domande sulla mia alimentazione, io ho bisogno di lui!

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