Domande di ammissione.

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[Guardate il video qua sopra PRIMA o DOPO la lettura. E' un semplice grazie che dedico ad ognuno di voi. E' stata una cosa fatta al momento e di fretta ma spero comunque che apprezziate le mie parole. Vi voglio bene.]


Domande di ammissione.


Circa un anno dopo.


(Henrik)

Mi trovo in mezzo ad una marea di fogli di brutta. Il portatile aperto in attesa della mia battitura. Sono seduto ad un tavolo del ristorante. Sono le 14.27 e non c'è molta gente, sono in pausa. Sapevo che sarebbe arrivato questo momento. Siamo a fine Marzo e già mi sento in ritardo. Le repliche dello spettacolo di Tar sono ufficialmente finite a fine Gennaio, è stato spettacolare, ha ricevuto moltissimi riconoscimenti. Io ho fatto qualche audizione, sto lavorando ad alcune piccole rappresentazioni e cortometraggi. Niente di troppo serio come invece può essere considerato Skam. Però mi sto facendo delle gran belle esperienze, mi sento molto migliorato.

Tar è super impegnato per l'organizzazione del Russ, è il suo ultimo anno ed è arrivato il suo turno. Noi due, come coppia, viviamo bene queste piccole distanze date dai vari impegni. Le viviamo in modo positivo, ci aiuta molto a tenere viva la fiamma, quando siamo insieme diventa doppiamente più speciale. Purtroppo mi sono lasciato andare a causa di una piccola gelosia. C'era una ragazza a teatro, che lavorava spesso con lui, che ci provava spudoratamente anche in mia presenza. Non che avessi paura di perdere Tarjei, so quanto mi ama, so quanto è forte il nostro rapporto, so quanto sentimento è ancora presente. Ma mi dava troppo fastidio il suo essere così sicura di sé. Finì in una litigata apocalittica dopo una delle varie repliche. Non ci sono riuscito a trattenermi. Non capisco perché una persona dovrebbe provarci con un'altra nonostante sappia che sia già sentimentalmente impegnata. Tarjei, quando io ero fidanzato, mi ha sempre mostrato rispetto. Non ci hai mai provato spudoratamente con me, non mi ha mai fatto notare la sua "cotta", se non dopo la rottura.

Tornando all'argomento "futuro" sento che adesso è arrivato il momento di guardare avanti. E' ora di fare, diciamo, il passo più lungo della gamba per una volta. Penso a questo progetto da quando vidi la rappresentazione teatrale di Tar dell'anno scorso. Da quando parlai a Josefine di volerlo aiutare a realizzare i suoi sogni. Forse non andrà come immagino, forse tutto questo sarà solo una perdita di tempo, ma devo almeno provarci, non solo per me, ma soprattutto per Tar. E' ora di portare i sogni ad un nuovo livello. Lui non sa niente e non intendo dirgli niente, soprattutto perché so che la prenderebbe in modo molto scettico. E' sempre stato così, non ha abbastanza fantasia, al contrario mio. Mi basta pochissimo per iniziare a sognare. Se le cose andranno come dovrebbero, dovremmo ricevere una risposta entro i primi di Maggio.

"Che bel casino che c'è qui!", mamma si siede accanto a me guardando i vari fogli. Mi si stringe lo stomaco, non è ho mai parlato neanche con lei, ma sapevo che sarebbe arrivato il momento prima o poi.

"Sono...nomi di università, Henrik? Stai pensando di tornare a studiare?"

"Università e accademie...pensi che sia una cosa negativa?"

Sorride, "No, no, assolutamente no."

"Skam sta andando sempre meglio, i miei piccoli progetti anche, sto guadagnando abbastanza per potercela fare...credo..."

La vedo concentrata sui fogli, "Non ho mai...sentito i nomi di queste università, qui in Norvegia."

"Non...sono in Norvegia."

Cala un silenzio interminabile, mamma guarda per un attimo me e poi torna a concentrarsi sui fogli. E' un po' come sentire il cordone ombelicale spezzarsi per la prima volta. Non penso sarà facile per lei accettare una cosa del genere. Lo farà, è ovvio, vuole solo il mio bene. Ma non sarà sicuramente facile avermi lontano.

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