#Evak

"Devi perdonarti, Henrik."

                 

"Devi perdonarti, Henrik."

(Tarjei)

Mi alzo e corro letteralmente tra le sue braccia, per poco non cadiamo. Piango forte, a singhiozzi continui, cerco di ringraziarlo ma ogni volta che sforzo la mia voce in una parola esplodo ancora di più. Ho cosi tanti bei ricordi con lui durante le riprese, e lui che fa? Me li raccoglie tutti e me li butta in faccia. Lo odio e lo amo, con tutto il mio cuore. Lui non riesce a fare altro che sibilare per incitarmi al silenzio, alla calma, ma non ci riesco. Sento delle leggere pacche o carezze sulle spalle, probabilmente provenienti dalla nostra famiglia.

"Mamma ti ha portato un bicchiere d'acqua, vuoi?"
Scuoto la testa cercando di respirare profondamente, devo riprendermi.

"Ok, ho capito. Lo porto un attimo in bagno, almeno si sciacqua la faccia."

Indietreggia guidandomi verso il bagno. Io tengo gli occhi fissi e incastrati nel suo collo. Leggere goccioline di sudore mi scivolano dalla fronte. Ho caldo, un caldo assurdo, ma non riesco a staccarmi da lui.

Una volta arrivati in bagno faccio per staccarmi sedendomi sul bordo della vasca.

Henrik chiude la porta ma una mia mano rimane collegata alla sua.

Tengo lo sguardo basso cercando di rilassarmi.

Sento aprirsi l'acqua del lavandino. Henrik lascia un attimo la mia mano. Sollevo lo sguardo d'impulso. Sta inumidendo un asciugamano. Mi sorride quando incrocia il mio sguardo. Si china davanti a me e mi preme piano l'asciugamano umido sul viso. Un po' sulla fronte, un po' sugli occhi, sulle guance. La freschezza dell'acqua sulla mia pelle ustionante è piacevole. Riesce anche a rilassarmi. Continuo ad osservare il viso di Henrik, sentendomi fortunato ad averlo con me.

"E'...stato il...regalo più bello della mia vita. Tu sei il regalo più bello della mia vita."

Sorride, "Amore...non avrei voluto farti piangere cosi tanto."

"E' che sono felice. Felice da morire, non penso esista felicità più bella e grande di questa.", mi sporgo verso di lui e appoggio la fronte alla sua, "Ti amo cosi tanto..."

"Anch'io, è indescrivibile il sentimento che sento."

Gli tiro leggermente la felpa che indossa, lo faccio avvicinare a me con tutto il corpo. Lo inizio a tempestare da rapidi bacini, per poi far entrare la mia lingua dentro la sua bocca. E' un bacio molto intenso, mi costringe ad alzarmi e ad appoggiarmi bene alla porta. Appoggio subito le mani sul suo sedere, mugolo piacevolmente nel bacio mentre gli stringo le natiche da sopra i pantaloni. Henrik ridacchia leggermente. Mi sfiora piano le guance e anche dopo essersi staccato continua ad osservarmi con dolcezza.

"Oh amh...tieni...", dico prendendo dalla tasca dei jeans una busta.

"Oddio...mi hai regalato anche tu un viaggio?"
"No. Aprilo.", tengo le mani sui suoi fianchi per farlo rimanere vicino a me. Il mio sguardo segue il movimento delle sue mani nell'aprire la busta tirandone fuori il contenuto.

Tira fuori due biglietti per andare a vedere Nas a metà Gennaio. Lo ascoltiamo davvero, non era una semplice fantasia di Skam.

Lui spalanca gli occhi, "OH MIO DIO, SEI SERIO?"

"Appena sono arrivato qui ho visto la pubblicità e li ho comprati, speravo che non ti accorgessi del suo concerto a New York, cosi da farti una sorpresa."
Lo vedo fremere, un po' come quando un bambino riceve il suo giocattolo preferito, "PRIMA LA TAVOLA E ADESSO QUESTO? AMORE E'...TROPPO!", appoggia la fronte alla mia sorridendo.