Gioco della bottiglia.

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Gioco della bottiglia.


(Tarjei)

Abbiamo dovuto spostare la vacanza in montagna con il cast ai fini di Luglio. A fine Maggio oltre che al mio compleanno avevo una marea di impegni.

La scuola è finita, ho debuttato a teatro e la stampa norvegese non parla d'altro che del nostro spettacolo. Abbiamo riempito il teatro per parecchie serate di fila. Continueremo a replicare anche durante la stagione autunnale, è un gran bel risultato, ma adesso sono in completa pausa. Anche Henrik ha chiesto le ferie per questa mini vacanza. Preferisco nettamente la montagna al mare, semplicemente perché ho davvero bisogno di staccare la spina e la montagna mi da quel senso di tranquillità e serenità, anche se so benissimo che in una casa in cui sarà presente mezzo cast ci sarà davvero poco da rilassarsi. Tra la scuola, Skam e lo spettacolo sono a pezzi. Tutti mi vogliono, tutti mi cercano, mi piace si, ma è anche molto stressante.

"Allora l'anno prossimo Russ eh?", mi sussurra Lisa seduta accanto a me in treno.

"Già, siamo parecchio avanti coi preparativi, ma appena rientrerò a scuola sarò investito dagli impegni."

"Vedrai, sarà una bellissima esperienza."

David mi guarda seduto di fronte, "Tu...hai già cominciato a pensare a cosa fare dopo?"

"Io ed Henrik ogni tanto ne parliamo ma...non c'è nulla di certo ancora. Ci penseremo quando arriverà il momento.", riesco ad intravedere la sua chioma posta qualche sedile più avanti, riesco a sentire la sua voce mentre parla con altri di noi.

"Si beh ma...continuerai a studiare o...?"
"Non lo so, non lo so, ogni tanto penso di continuare, ogni tanto no, non lo so."

"Non pressarlo, David. Farà ciò che si sente! Non è obbligato a pensarci adesso, questa vacanza è fatta per rilassarci ok? Già ho fatto i salti mortali per affittare questa casetta per qualche giorno."

-

La casa è enorme e su due piani. Il panorama che si vede dalle finestre è mozzafiato, mi sembra un po' di essere tornato in Svizzera con la differenza che non c'è traccia di neve.

"Che figo questo posto!", esclama David.

"Niente falò con canzoni gay!", dice Lisa sorridendo.

"Ma come? Io ho portato la chitarra!", ribatte Marlon ridendo.

"Canteremo sicuramente I'm yours!", dico supportando Marlon.

"Vedetela cosi, per fortuna non è venuto Herman, se no dovevamo subirci Justin Bieber!"

"Cos'hai contro Bieber, Iman??", sbotta Josefine.

Alza le braccia ridendo, "Niente, niente, figurati!", abbassa la voce andando verso Marlon, "Niente Justin Bieber se no torno a casa!"

"Ok bimbi, smettetela di litigare sull'importanza dei vostri idoli, andate a sistemarvi, senza chiudervi in camera...", dice guardando me ed Henrik, "...e ci vediamo qui tra poco cosi iniziamo a girare un po' per il posto ok? Andiamo a farci una bella camminata!", conclude Carl.

Mentre salgo le scale per raggiungere le stanze sbuffo, "E io che speravo di rilassarmi."
"Oh eddai Tar, mica possiamo chiuderci in stanza davvero."

"Possiamo eccome!"

Lo sento ridere dolcemente alle mie spalle.

Entriamo nella nostra stanza e mi avvicino alla finestra, "Bella vista!"
"Anche la mia non è male!", dice ridendo scattandomi una foto.

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