"Ho visto i vostri video sexy. Carini..."

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"Ho visto i vostri video sexy. Carini..."


(Henrik)

La sveglia suona, sento Tarjei spegnerla con un tonfo. Penso le abbia lanciato addosso qualcosa. Tipo i calzini appallottolati. Mi trascino verso di lui e lo stringo. Affondo il viso tra i suoi capelli, "Iniziano gli esami oggi, eh...", dico con la tipica voce di qualcuno che ha troppo sonno e che non ne vuole sapere niente di alzarsi.

Lo sento sbuffare, "Non so un cazzo..."
"Non è vero dai, ci siamo impegnati in queste settimane."
"Mi accompagni davanti alla facoltà?"
"Certamente, tanto il mio esame è alle quattordici. Mi trovo con Sarah e Christian."
"Ah, vero, anche loro frequentano la Pace."
"Senza i loro appunti sarei stato perduto."
Si volta verso di me e mi sorride, "Vado a farti il caffè...", mugola piano regalandomi un bacino.

"Grazie...ti amo...ne ho davvero bisogno.", sorride e scivola giù dal letto scendendo le scale. Osservo il suo culo nudo con soddisfazione. Sesso nella notte prima degli esami? Yes, please. Abbiamo scaricato ogni possibile tensione.

Dobbiamo assolutamente nascondere tutti i succhiotti oggi, non penso facciano una bella impressione in facoltà, soprattutto il giorno degli esami. Ne abbiamo preparati un paio per questa sessione. Ci siamo concentrati molto anche sul call back di Tarjei a cui non manca molto. Sono emozionato quasi quanto lui. Qui siamo a Broadway, le cose stanno iniziando a farsi serie.

"Ecco il mega tazzone di caffè per il ragazzo più bello del mondo!", si sporge verso di me con la tazza. Sorrido afferrandola, alzandomi per appoggiare la schiena allo schienale del letto.

Tarjei si mette tra le mie gambe e si appoggia al mio petto bevendo dalla sua, che è meno concentrata di caffeina.

"Hai messo i pantaloni della tuta...sei sleale."
"Non possiamo tardare stamattina, amore. Ho l'esame alle dieci."
Gli bacio l'orecchio, "Lo so, lo so, stai tranquillo, non ti avrei violentato..."

Lo vedo cazzeggiare sul telefono tra un sorso e l'altro.

"Agitato per la prossima settimana?"
"Pensi che sia pronto?"
"Assolutamente, senza ombra di dubbio."
"Sono stonato e...quando ballo sembro...l'orso Yoghi..."
"Non è assolutamente vero, la canzone andava benissimo, e la coreografia è fattibile, anche Stella ti ha aiutato."

Sospira, "Jasper sarà più bravo di me..."
"Amore, sinceramente, chissene frega. Non pensare a lui, pensa a te, se ti hanno richiamato, PER QUEL RUOLO, ci sarà stato un motivo. Loro hanno visto qualcosa: tu da il massimo e basta."

"D'accordo, mio fidanzato-manager!"
Scoppio a ridere. Appoggio la tazza al comodino e lo stringo, "Shhh, fa silenzio...cliente che mi paga in natura!", gli mordo leggermente la guancia senza smettere di ridere.

-

Sono appoggiato al palo davanti al portone principale della Juilliard. Tarjei è appoggiato a me. Gli tengo la mano mentre con l'altro braccio gli cingo un fianco.

Stiamo parlando con i nostri amici. Christian e Sarah mi hanno raggiunto cosi da fare la strada insieme verso la Pace, notato che è la mia prima volta.

"Piccoli bimbi da primo anno, leggo la vostra ansia negli occhi!"
"Hai anche tu un esame oggi, vero Stella?"
"Si, Tar. Con lo stesso tuo professore, fa più materie. Stai tranquillo, non morde."

"Non starla a sentire, lei è una delle secchione!!", dice Mark ridendo.

"Hey hey hey...guardate chi arriva.", sussurra Christian.

I nostri sguardi si focalizzano tutti su un punto.

Potrei riconoscere il volto di quello stronzo ovunque, malgrado sia la prima volta che lo incontro dal vivo. Lo vedo camminare quasi a rallentatore, con tutti i suoi leccapiedi alle calcagna. Ragazze, ragazzi, seguono il suo passo come ipnotizzati. L'intero corpo studentesco si blocca a guardarlo, come se fosse il centro dell'universo. Patetica come cosa.

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