#Evak

Trovata pubblicitaria.

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(Tarjei)

Gli tiro la giacca facendolo camminare accanto a me.

"Noi...stiamo insieme."

"Cosa? Come? Quand'è successo?"

Scuoto la testa.

"No, Tarjei, devo sapere! Ti prego! Voglio capire!"

"Ricordi le scorse settimane? Che volevo...stare solo per studiare?"

"Era una cagata, lo sapevamo tutti, ma non pensavo che stessi uscendo con Henrik!!"

"Infatti non stavo uscendo con lui, stavo male perché, ecco, abbiamo avuto dei problemi. Stiamo insieme da poco."

"Ma...lui aveva la ragazza...no?"

Mi sale un senso di nausea e nervoso.

"AVEVA, ok? L'ha lasciata. Sta con me adesso!"

Vedo David sorridermi alzando le braccia, "Mamma mia, non te lo può più toccare nessuno adesso."

"Vedo che il messaggio è arrivato."

Se "di Tarjei" fosse un orientamento sessuale sarebbe quello di Henrik.

Perché sono stra geloso di lui.

"Quindi sei...bisessuale?"

"Sono innamorato di Henrik, ecco tutto ciò che so."

"Sono l'unico a saperlo?"

"Tu e gli altri che c'erano in cortile mentre ci siamo baciati...", lo dico con una leggera angoscia.

"Voglio...voglio che tu te lo tenga per te, David. Intendo dirlo sul set ma...la cosa deve partire da me, o da Henrik."

Sorride, "Certo, stai tranquillo. Sarà uno shock ma saranno tutti felici per voi, credo."

"Grazie."

"Quando lo direte al fantomatico mondo del web e del gossip?", ride.

"Non lo so, non ne abbiamo ancora parlato. Si scatenerebbe un putiferio."

"Dovreste mettere una foto dove vi baciate su un social e basta. Senza scritte. Senza niente. Un po' come avete fatto con me ora. E' stato bellissimo vedervi cosi naturali."

"Ma se sei rimasto allibito!!", rido.

"E' stato proprio quello il bello!"

-

E' passato un bel po' da quella conversazione con David.

Oggi si torna sul set.

E' primo pomeriggio.

Arrivo sul set con Henrik per mano.

Sono agitato da morire.

La festa della scena si terrà nell'appartamento condiviso.

Entriamo piano.

"Permesso?"

"Ciao ragazzi, siete in anticipo, siete i primi! Andate in cucina! Poi vi vengo a chiamare io!"

Julie non si accorge neanche delle nostre mani intrecciate, cammina da un lato all'altro della casa per preparare tutto.

Entriamo in cucina. Lasciamo i nostri cappotti sulle sedie.

Cammino intorno alla stanza fermandomi vicino al lavandino.

Con il dito dico ad Henrik di avvicinarsi a me.