The night of the Oscars.

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The night of the Oscars.


(Tarjei)

Neanche scesi dall'aereo notai una serie di paparazzi scattarci delle foto. C'è un motivo se ho rinunciato categoricamente a vivere in America. La cosa strana è che il nostro appartamento a New York non è ancora stato scoperto, probabilmente perché non è tra le vie principali. Eravamo parecchio stanchi dal viaggio e ho evitato di mettermi a discutere, non vedevo l'ora di arrivare in hotel per dare un letto vero a Elijah ed Evelyn.

Mentre dormivano in camera mi sono alternato con Henrik per una serie di interviste tranquille che stavano facendo in sala conferenze. Ovviamente, pur di non lasciarli mai da soli, abbiamo evitato le interviste di coppia.

"Tarjei, una nomina agli Oscar, diviso tra lavoro e l'essere padre a tempo pieno. Superman può considerarsi invidioso."

"Nessun Superman, alla fine riguarda solo il sapersi organizzare al meglio. Essendo sia io che Henrik attori non è mai facile, ma abbiamo una famiglia molto presente, e nonostante questo cerchiamo di passare il più tempo possibile con i nostri figli. Li abbiamo voluti e cercati disperatamente, sono la nostra priorità assoluta."

"Che cosa significherebbe per lei vincere stasera?"

"Beh è...la realizzazione di un sogno. Il sogno massimo di ogni attore. In caso vincessi non me lo sentirei completamente meritato. Non si smette mai di imparare e...sento di dover imparare ancora molte cose, ma ammetto che questa nomina mi emoziona molto e sono curioso di vedere come andrà a finire."

"Emozionato più o uguale ai Tony Awards?"

"Un po' di più.", ridacchio, "Considero il mio Tony uno dei miei premi più importanti e mi emozionai tantissimo quando lo vinsi, ma oggi...non lo so...sarà che mi sento più insicuro e la cosa mi agita un po'."

"E poi ci saranno i tuoi bambini..."

Sorrido annuendo abbassando lievemente la testa, "Si anche, non...capiscono ancora molto bene questo mondo, però sanno supportarci a modo loro, ci amano molto e noi li amiamo da impazzire."

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Siamo vestiti e pronti, lo stylist e il parrucchiere stanno facendo gli ultimi ritocchi addirittura ad Evelyn. Lei si sente un po' come una principessina, e le piace specchiarsi e guardarsi, mentre Elijah non vede letteralmente l'ora di togliersi i vestiti di dosso. Uno degli organizzatori ci si avvicina, probabilmente è arrivata la nostra auto.

"Tarjei, sei tra i favoriti, i fotografi ti vogliono."
"Avevamo deciso di no, Tarjei non farà il Red Carpet.", si affretta a dire Henrik all'organizzatore.

"Mi dispiace Henrik, non ci è arrivata nessuna comunicazione a riguardo, le riviste non aspettano altro che scatti esclusivi."
"COSA? IO HO MANDATO LA COMUNICAZIONE QUALCHE GIORNO FA, MI AVEVATE DETTO CHE NON C'ERANO PROBLEMI, SONO SENZA PAROLE!"
Poso la mano sulla spalla di Henrik, "Tranquillo, amore, ascolta: tieni i bambini. Vado io. Ci vediamo dentro."
"Vi vogliono entrambi."

"Cosa? Per forza?"
"Tutti vi vogliono, tutti vi cercano, cosa non vi è chiaro? Siete una delle coppie del momento, hanno anche saputo che siete atterrati coi vostri figli, vogliono vederli."
Sospiro e guardo Henrik, lui annuisce di colpo prendendo Elijah in braccio, "Lo tengo stretto, al primo sintomo di disagio li prendo entrambi e li porto via, te lo prometto."
"Ok. Evelyn, vieni da papà, amore.", la prendo in braccio e la guardo, "Ascolta, adesso andremo a fare delle fotografie con dei fotografi, ok? Cerca di non...guardare troppo i flash, va bene? Ti tengo stretta a me, se ti da troppo fastidio dimmelo e ti porto via, d'accordo?"
"Perché ci vogliono fare le foto?"
Henrik si sporge verso di lei baciandole la guancia, "Perché siamo bellissimi e tu sei la principessa della serata."
Sorride imbarazzandosi un po', nascondendo il viso contro la mia guancia.

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