Panna montata.

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Panna montata.


(Henrik)

Abbiamo spento la live da una decina di minuti. Sto preparando qualcosa per cena, Tarjei è attaccato alla mia schiena e non intende spostarsi. Ogni tanto mi posa dei dolci bacini sul collo.

"Non riesco a concentrarmi cosi, amore."

"Scusa ma non riesco a farne a meno."
"Che ne dici di iniziare ad impacchettare i regali mentre cucino?"

"Sono un disastro con i pacchetti..."

"Vuoi...iniziare a tirare fuori l'albero?"
Mi guarda con gli occhi che luccicano, sapevo che puntava a questo.

"Ok, vai!"

"Siii!", corre ad aprire la scatola.

Mi limito a lanciargli qualche occhiata intanto che do vita ad una delle mie creazioni culinarie.

Quando è pronto è un'impresa riuscire a spostarlo da lì, tutto intento a sistemare le luci.

"Dovremmo metterne una schiera anche sulle scale."
"Ho un'altra bella sorpresina da attaccare in un punto della scala, notando che non abbiamo porte, apparte quella del bagno, ma rovinerebbe tutta la romanticheria."
Si siede a tavola e corruga le sopracciglia, "Sarebbe?"
Sorrido e mi alzo, tiro fuori da un sacchetto un piccolo vischio.

"Ooh..."
"Se lo appendiamo tra i il sesto e il settimo gradino riusciamo poi a metterci sotto."

"Sei sempre dolcissimo."
Sorrido tornando a sedermi. Mi tira leggermente dal grembiule per stamparmi un bacio, che poi diventano due, tre, quattro, cerco di staccarmi con fatica, "Credo che finirai domani di fare l'albero, stasera voglio...divertirmi con te."

Mi sorride malizioso.

"Abbiamo molta scelta...", sussurro, "Ricordati che voglio fare quel video col vibratore..."

Rotea gli occhi, "Mi dici almeno cos'hai in mente?"

"Nah, lo vedrai quando sarà il momento, però stai tranquillo, il tuo sedere è al sicuro, quello è solo mio."

-

Ho appena finito di lavare i piatti, niente lavastoviglie per ora. Tarjei sta finendo di asciugare l'ultimo. Approfitto della sua distrazione per andare un attimo in bagno. Mi tolgo velocemente tutti i vestiti rimanendo solo con il grembiule. Esco e passo davanti a lui come se niente fosse. Riesco a sentire la sua attenzione sul mio culo.

"Scusami?!"
"Cosa?", lo guardo.

"Cosa cosa??? Tu sei..."
"Aha?", mi avvicino a lui, il viso a mezzo millimetro di distanza dal suo, è incastrato tra il ripiano della cucina e me, "Dicevi?"

Il suo sguardo è totalmente perso, riesco a sentirlo deglutire con forza. Fa passare entrambe le sue braccia intorno ai miei fianchi, con le mani mi afferra e stringe le natiche, "C'è qualcuno più perfetto di te?"
La mia intimità si risveglia mentre sbatte contro il bacino di Tarjei, e credo che la cosa non sia passata inosservata.

"Oh, qualcuno è felice di vedermi."
"E sentirti."

Si passa la lingua tra le labbra guardandomi. Si mette in ginocchio davanti a me. Alza il grembiule mettendocisi sotto, "Oh, cazzo..."

Le sue mani stringono forte le mie natiche, cosa che lo aiuta a spingere il mio bacino contro la sua bocca. Punto le mie al ripiano della cucina allungando le braccia. La sua lingua si diverte a farmi impazzire. Lascio andare dei gemiti abbastanza forti ed eccitati, interrotti e ripresi a causa del mio autocontrollo che è andato a farsi fottere, "Tarjei...Tarjei non ti fermare...", alzo la testa fissando un po' il soffitto e un po' il buio dei miei occhi socchiusi. Lo sento fermarsi all'improvviso, prima di poter ribattere sento il suo respiro farsi strada sul mio pube, le sue narici respirano forte, tra un respiro e l'altra lascia andare nei leggeri gemiti soddisfatti. Mi posa qualche leggero bacio sempre lì in mezzo. Ne sento lo schiocco continuo. Sento la mia erezione pulsare e sbattergli, penso, all'altezza del collo. Torna a scendere facendosi strada con le labbra, posa baci, leccate, respiri durante il percorso. Non ho mai vissuto un pompino cosi intenso. Anzi, più che un pompino sembra proprio che Tarjei stia semplicemente tornando a riscoprire il mio corpo. La cosa mi eccita molto. La sua bocca torna a concentrarsi sulla mia lunghezza, gioca sia di lingua che di semplici baci. Mi sento quasi morire. Quando si concentra con insistenza sulla punta sento veramente il respiro spezzarsi, mi sento come soffocare. Mi tremano le gambe, le braccia, ogni singola parte del corpo. Vengo. Molto forte. Lasciando andare un fortissimo respiro seguito da molteplici più brevi ma rapidi.

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