Insicurezza.

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Insicurezza.


(Tarjei)

Mamma mi guarda abbastanza sconvolta appoggiando la spesa sul tavolo, "Palestra? Tu odi i rapporti sociali con gli sconosciuti."

"Beh amh, dopo teatro sono migliorato! Nettamente migliorato!"

Mamma mi guarda con aria tutt'altro che convinta.

"Ne riparleremo."

Tiro su il pollice come un coglione e le faccio l'occhiolino, "Perfetto!"

Ma che cazzo?!

Mi sono rincoglionito?

Torno verso la camera e mi blocco.

Giusto, Henrik.

Giro piano la maniglia ed entro.

Sorrido come un dannato demente.

Lo trovo appoggiato alla finestra che guarda fuori.

"Henrik?"

Non mi risponde, mi accorgo che indossa la cuffie.

Mi avvicino leggermente e gli sfioro la spalla, lui salta velocemente all'indietro togliendosi le cuffie.

"Mi hai spaventato!"

Gli sorrido avvicinandomi, "E' tutto ok, sono io."

Più mi avvicino e più lui indietreggia.

"C'è...qualcosa che non va?"

Mi guarda serio, "Noi...abbiamo sbagliato. E' stato un errore, Tar. Scusami."

Sento il cuore in fiamme. Si sta lentamente trasformando in cenere.

"Cosa...?", la mia voce è ridotta ad un filo, sono sull'orlo del pianto.

Vedo il suo sguardo preoccuparsi, fa per avvicinarsi a me per poi riallontanarsi.

Cerco di prendere coraggio, "...che cosa ti spaventa?"

"Tutto, Tar. Non voglio farti del male."

"Tu non mi farai del male! Tu mi provochi solo un'immensa gioia. Tu...emani solarità e mi influenzi in meglio. Mi elettrizzi."

"Mi stancherò di te prima o poi, Tarjei. Come ho fatto con lei. E poi cosa ci rimarrà? Odio, solo odio. Io non voglio smettere di vederti, non voglio perderti, io ho bisogno della certezza che proverò queste emozioni per sempre, che non mi abituerò mai ad averti con me e che ci sarà sempre una nuova scoperta nel nostro rapporto!"
"Queste cose sono impossibili da controllare, Henrik! Non ha senso! Non sappiamo cosa succederà. Non puoi avere il pieno controllo su tutto, è impossibile!"

"Senti io...", si blocca, si siede sul letto. Sembra stia riflettendo.

"Forse ho solo bisogno di tempo. Devo capire cosa sta succedendo, devo tranquillizzarmi, devo capire se la cosa mi potrebbe piacere."

"Henrik!", mi innervosisco, "TI STAVA PIACENDO QUELLO CHE STAVAMO FACENDO. Non inventare STRONZATE. Dillo e basta!"

"...dire cosa?"

"Che non ti piaccio in quel senso! Avevi solo...bisogno di conforto no? Beh, eccoti servito. Ma non sarò la tua puttanella. Non potrai venire qui ogni volta che ti lascerai e mi spingerai a starti accanto, a coccolarti, ad entrare in connessione con te!...Sai una cosa? Forse è meglio che riduciamo i nostri rapporti alla semplice sfera professionale!!"

"Lo vedi? Esattamente quello che non volevo sta già succedendo!"

"E' ovvio che sta già succedendo, il danno è già stato fatto! Ho iniziato a provare qualcosa per te dal primo momento in cui ti ho visto all'audizione! Sei tu che non ti sei mai reso conto di niente!!", lascio scivolare due lacrime, "...ma lo posso capire. Sei etero e io non c'entro niente con te..."

Mi prende all'improvviso i polsi.

"Io non so cosa sono Tarjei, e una cosa è certa, non ti sto lasciando andare perché non mi piaci. Probabilmente si, sono stupido e ci ho messo secoli a capire che tra me e te stava accadendo qualcosa. Ma mi piaci, da impazzire. Mi piace come mi fai sentire! Mi piace la tua compagnia, mi rilassa. Mi piace coccolarti, mi è sempre piaciuto farlo. Sul set non vedevo l'ora di avere scene di coccole con te perché mi facevano sentire bene, tu profumavi di...casa. E so che può sembrare strano, ma casa per me significa agio totale. E tu così mi fai sentire: a mio agio nel modo più totale!"

Scoppio in lacrime ed urlo, "E ALLORA PERCHE' NON VUOI STARE CON ME?"

Vedo mio padre aprire di colpo la porta, "Tarjei tutto b-...oh, ciao Henrik. Ra-ragazzi che succede? Va tutto bene?"

Mi volto e uso la manica della felpa per asciugarmi il viso.

"Si, tutto bene", tremo, la mia voce è distrutta dal pianto, "Henrik se ne stava andando."

Vedo il volto di Henrik rigato da qualche lacrima. Mi dispiace ma sta volta mi fa piacere vedere che non sono l'unico a stare di merda.

"Tarjei non voglio che..."

"Sta zitto, VAI VIA."

"Tarjei...ho solo paura che tu possa diventare un'abitudine come lei."

"E allora cosa farai? Non avrai mai più una relazione in vita tua? Va via, ti prego. Non posso continuare a guardarti, mi fa troppo male."

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