#Evak

Jeg elsker deg.

Jeg elsker deg.

(Tarjei)

Sorrido imbarazzato dalla sua frase e lo stringo a me dandogli una serie di baci sulla guancia.

Lui alza leggermente il viso cercando la mia bocca.

"Col cavolo...", rido spingendogli il volto lontano dal mio, "Vatti a lavare i denti, Holm, davvero, non mi interessa sapere che sapore io abbia."

"Cosa?", scoppia a ridere, "Sei squisito, dovresti provarti!", continua a ridere.

"Preferirei assaggiare te, davvero!"

Sorride, "Lo farai, stai pur tranquillo."

Gli sorrido di rimando, "Ok, ma ora, visto che hai fatto colazione lì sotto, vai!", lo spingo ridendo.

"Ok, ok, ok, agli ordini!", si alza ridendo raggiungendo il suo zaino.

"Tu però intanto datti una sistemata prima che ti salti addosso, di nuovo."

Sorrido.

Lo sento uscire dalla stanza.

Il mio respiro è tornato totalmente regolare.

Ma il mio cuore batte ancora forte.

Decido davvero di darmi una ripulita leggera usufruendo dell'altro bagno.

Quando torno in camera Henrik non è ancora tornato.

Mi siedo sul piano di marmo vicino alla finestra, le ginocchia ben strette al mio petto.

Guardo fuori.

Sono esattamente le tre di notte.

E anche oggi si dorme domani, ho capito.

Fuori nevica, ma il freddo non mi fa più paura ormai.

Sono comunque rimasto senza maglietta, sperando che Henrik faccia lo stesso.

Sentire il calore del suo corpo contro il mio è meglio di qualsiasi coperta.

Sento la porta aprirsi piano. Non mi volto. Continuo a guardare fuori.

Giro leggermente lo sguardo vedendolo sedersi di fronte a me.

Lascio scivolare giù a penzoloni una delle mie gambe, per farlo sedere più vicino a me.

Appoggia il suo braccio sul mio ginocchio rimasto appoggiato alla finestra.

"Sono felice.", affermo sorridendo.

(Henrik)

Sorrido per la sua frase. Vedo il suo viso leggermente illuminato dalla luna.

"Anch'io sono felice, Tar. Tu mi rendi felice, nessuno mi ha mai influenzato in questo modo."

"Pensavo che niente avrebbe superato l'amore per la recitazione."

"Non posso permettermi di lasciartelo dire, Tarjei. Io amo vederti recitare."

Sorride, "Tranquillo, siete entrambi i miei amori più grandi."

Avvicino il mio viso al suo.

Gli prendo le guance e lo bacio dolcemente, staccandomi poi altrettanto lentamente. Le sue labbra fanno fatica a staccarsi, rimanendo leggermente attaccate alle mie.

Socchiudo gli occhi strofinando il mio viso col suo.

"Ti amo, Henrik."

La sua voce è un sussurro leggero.