"J..."

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"J..."


(Tarjei)

"Ti prego...ti prego...non ti fermare...ti prego!", gli afferro con i denti il labbro inferiore mentre ansimo forte. L'acqua della doccia scivola sui nostri corpi nudi. Sono appoggiato al muro con la schiena, ho le gambe che tremano leggermente. Henrik ha una mano appoggiata al muro all'altezza della mia testa. L'altra concentrata a muoversi forte lungo la mia intimità. Sempre più forte, sempre più veloce. Lo attiro a me baciandolo con foga. Soffoco le mie leggere urla ricche di piacere. Non distinguo più acqua e saliva. Mi attacco a lui con un braccio, mettendogli una mano tra i capelli fradici. Mi allontano leggermente dal suo viso e tengo gli occhi socchiusi e la bocca spalancata a causa dell'eccitazione che non riesco a gestire.

"Eccolo...eccolo...si...si...a-ah!", mi aggrappo forte ad Henrik con le gambe che cedono mentre l'orgasmo mi divora vivo. Lui sorride divertito stringendomi forte, "Stai meglio ora? Ti senti...meno teso per questa giornata?"
Parlo alternando forti respiri, "Un po'...se oggi...Stella non riesce in niente...siamo fottuti..."

Mi bacia la fronte, "Mmmh...abbiamo pensato ad un'alternativa?"
"Menarlo?"
"Verremo espulsi subito dopo..."
Sospiro, "Che palle, Henke. Pensavo che tutto stesse finalmente andando per il verso giusto..."

Mi accarezza la guancia posandomi un bacio, "Affronteremo questa cosa insieme, riusciremo ad uscirne, te lo prometto."

Annuisco piano guardandolo.

"Però adesso tocca a me, quindi prego...", dice ridendo cambiando completamente tono e discorso.
Roteo gli occhi ridendo leccandomi le labbra, "Subito, mio signore..."

"Hai solo dieci minuti, sappilo."

M'inginocchio divertito mentre lui mi infila subito una mano tra i capelli, "Mi basta molto meno."

-

Ci ritroviamo con tutti lungo uno dei corridoi della Juilliard, oggi Jasper ha un esame e lo stiamo aspettando praticamente fuori dalla porta, in un corridoio che c'è subito girato l'angolo.

"Stai bene...?", sussurro piano a Stella.

"Io sto bene, tu piuttosto?"
"Solo preoccupato. E' vero che se esce un video sexy nessuno vorrà più lavorare con te e ti espellono da scuola?"
"Diciamo che...verrai visto in modo diverso, visto che viene mostrata la tua parte più vulnerabile...e...privata."

Mi viene la nausea al solo pensiero, scuoto la testa cercando di non pensarci, "Non...voglio che vengano visti..."
"Farò tutto ciò che è in mio potere, Tar. Te lo prometto."
La porta dell'aula sbatte, sentiamo un rumore di passi.

"Si sta dirigendo dalla parte opposta! Venite!!"

Iniziamo a camminare per il corridoio finché non ce lo troviamo davanti girato di spalle. Ci blocchiamo. Cala il silenzio per qualche secondo.
"J..."

La voce di Stella rimbomba per tutto il corridoio.

Lui si gira di scatto con un viso particolare, non glielo avevo mai visto prima. Ha gli occhi spaventati e tristi, sembra star crollando da un momento all'altro.

Ma è una cosa di un secondo. Appena si accorge di noi dietro di lei riprende la sua vecchia espressione di superiorità, "Oh, la squadra arcobaleno dei poveri. Sei andato a piangere da loro, Tarjei?"
Henrik s'irrigidisce, gli stringo la mano. Deve stare calmo, non possiamo perdere il controllo adesso.

"J..."

Lo vedo ridere quasi prendendola in giro, "Ma stai parlando con me? Ti conosco?"

"Smettila J..."
"SMETTILA DI CHIAMARMI COSI, STELLA DAVIS, FINISCILA, MI STAI IRRITANDO."

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