#Evak

Henrik.

Henrik.

Arrivo a casa, c'è silenzio, saranno tutti al lavoro.

Addento una mela trovata nel cestello sul tavolo della cucina e mi dirigo in camera.

Mi stendo sul letto.

Domani inizia il weekend e ho già avvertito tutti dei miei impegni.

Io e Tarjei iniziamo le nostre prove. Abbiamo iniziato a farle perché il primissimo giorno sul set ci siamo ritrovati dannatamente impacciati e impreparati. Ci è stato suggerito di provare in un luogo calmo e senza pressioni. La cosa ha funzionato molto bene. Le facciamo sempre qui da me, i miei sono dei gran lavoratori e di conseguenza ho casa libera.

Sento girare la chiave della serratura, è mamma, la riconosco dal rumore delle scarpe.

"Henrik, tesoro, sei a casa?"

"Sono in camera!!"

La vedo aprire leggermente la porta.

"Volevo prepararvi qualche cosa per questo weekend, qualcosa che poi vi potrete scaldare durante la nostra assenza in giornata."
"Mamma, io e Tarjei possiamo cavarcela anche da soli", rido.

Mamma mi guarda non completamente convinta, "Io ve lo preparo comunque."

"D'accordo."

Chiude la porta e poi la riapre.

"Oggi ho visto un'immagine modificata dai fan molto carina"

Scoppio letteralmente a ridere, "Mà, seriamente, me lo dici tutti i giorni, LO SO, ci sono anch'io su Instagram."

"Si, si, hai ragione, giusto, ma io devo essere una mamma moderna, la mamma moderna della mia piccola star!"

"O...k...", l'imbarazzo mi sta uccidendo.

"Vado, vado a cucinare."

Esce e mi rilasso.

E' vero, mi piace digitare #Evak o #Skam su Instagram e perdermi in quella giungla di immagini. Le trovo davvero carine, più che altro perché mi ricordano i momenti, gli errori, le risate fatte con Tarjei prima e dopo aver girato.

I miei pensieri si bloccano su una scena precisa. Anche solo il ricordo mi fa arrossire.

Quella dannatissima scena di sesso in hotel.
Non avrei mai pensato che mi sarebbe successa una cosa del genere, soprattutto con un ragazzo, cioè, mi definisco una persona aperta ad ogni esperienza ma...non so, è stato strano.

Ad ogni "stop" correvo a nascondermi inventando scuse per non far notare il fatto che avessi un'erezione parecchio visibile. Penso di essere riuscito nella mia impresa. Nessuno se ne rese conto.

L'unica persona a conoscenza di questa cosa è mia madre.

Strano vero? Chi si aprirebbe in materia sessuale con i propri genitori?

Beh, io. Mia madre è la mia migliore amica. Ha sempre accettato tutto di me.

Ma...a volte penso che sia l'unica. Quando sono fuori con i miei amici e la mia ragazza a volte fanno battutine su quella scena o altre. In quei momenti capisco che non potrei fidarmi di loro confessando una cosa del genere, soprattutto con la mia ragazza, fuggirebbe....o forse farebbe una cosa a tre.

Scuoto la testa all'improvviso.

"Ma a che cosa diavolo sto pensando?!"

Decido di concentrarmi sul copione, non posso fare una brutta figura domani. Anzi, in realtà la farò, ma cercando di rimanere, beh, quello che ha la situazione sotto controllo.

Ho deciso di aprirmi con Tar. Lui è il mio partner di lavoro, sento che non c'è altra persona al mondo, apparte mia madre, di cui potrei fidarmi per questo mio piccolo segreto. La cosa servirà per evitare eventuali disagi futuri. Ho bisogno di essere totalmente aperto con lui e voglio assolutamente che anche lui faccia lo stesso con me.