Bacchetta magica.

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(NON pensate male, vi ammazzo ahahahahah )


Bacchetta magica.


(Henrik)

La replica dello spettacolo a cui partecipa Tarjei comincia tra una decina di minuti.

Stiamo cominciando a prendere posto.

Cerco di puntare ai posti migliori e tenerli anche per i nostri amici.

Josefine è arrivata presto come me e mi sta dando una mano.

"Henrik!"

"Si?"

Ride in modo leggero, "Qualcuno ti cerca da dietro il sipario."

Mi volto verso il palco e vedo il leggero profilo di Tarjei.

Sorrido e vado verso l'ingresso delle quinte.

Tarjei esce già vestito e "truccato" a dovere.

"Sei cosi virile!", rido prendendogli la mano.

"Devo pur sempre recitare una parte etero e mascolina!"

Rido leggermente avvicinandomi a lui con il viso.

Mi da un leggero bacio a fior di labbra, "E' già arrivato qualcuno?"

Mi volto verso la platea, "Uhm, i tuoi genitori, Josefine, ora si sta sedendo Iman vicino a noi e...Marlon ed Ulrikke stanno entrando."

Lo vedo respirare profondamente, "Amore, andrà tutto bene."

Non l'ho mai chiamato cosi.

L'ha sempre fatto lui.

Però mi è uscito con naturalezza e sono molto felice di ciò.

Il suo faccino riesce sempre ad addolcirmi.

Vedo le sue labbra allargarsi in un sorriso imbarazzato.

Si stringe a me dolcemente, "Non...sono preoccupato dello spettacolo. Sono preoccupato di avere voi davanti."

Sorrido, "Pensala cosi: ti abbiamo già visto recitare. Ti abbiamo visto anche sbagliare...soprattutto io!", scoppio a ridere.

Si stacca da me e mi da una pacca alla spalla mentre continuo a ridere.

"Vieni qui, testolina!!", gli fermo le braccia mentre lui oppone resistenza e lo tiro a me baciandolo dolcemente.

Non combatte più, sorride nel bacio.

Mi stacco leggermente e lo guardo.

Gli accarezzo dolcemente la guancia, "Tarjei...io..."

La porta dietro di noi si apre di colpo e appare una delle compagne di Tar.

"Tarjei dobbiamo iniziare, adesso!!"

"Eccomi, eccomi, arrivo!"

Torna a guardarmi, "Dicevi?"

Scuoto la testa sorridendo imbarazzato, "Io...so che sarai fantastico."

Sorride e mi bacia un'ultima volta prima di sparire dietro la porta.

Ringrazio di essere stato fermato.

Non era sicuramente il momento giusto per dirgli quello che pensavo davvero.

Per ammettere quello che provo veramente per lui.

Sospiro e torno in platea dove trovo già quasi tutti seduti.

"Hey, ciao Henrik!", iniziano a salutarmi in massa.

Sorrido.

"Ciao a tutti!"

Mi giro indietro e saluto con un cenno della testa i genitori di Tar che mi sorridono.

Mi siedo tra Josefine e Marlon.

Lo spettacolo inizia.

Sorrido per tutto il primo tempo.

E' cosi felice.

Vorrei che fosse sempre cosi.

E' completamente a suo agio sul palco, è il suo mondo.

Dentro di me c'è la voglia di avere una bacchetta magica per fargli esaudire tutti i sogni.

Vorrei davvero tanto vederlo vivere di questo.

Vederlo sereno sempre in questo modo.

Durante le parti comiche ci va sbellicare dal ridere.

Vedo che non solo io sono preso dallo spettacolo, ma tutti quanti.

Siamo qui a supportarlo proprio come una seconda famiglia.

Gli vogliamo tutti molto bene.

Beh...forse io...un po' di più.

Fatto sta che non l'ho mai visto cosi tanto a suo agio in un luogo pubblico.

Tutti lo guardano e malgrado sia sempre stato chiusissimo lo vedo trasformarsi davanti ai miei occhi.

E' un attore a trecentosessanta gradi.

Un vero performer.

Sono cosi fiero di lui.

Finisce il primo tempo e io rimango immerso nei miei pensieri: voglio aiutarlo. Voglio aiutarlo a realizzare i suoi sogni.

Josefine mi si accosta piano, "Hey Henrik, tutto bene?"

Sorrido risvegliandomi dai pensieri, "Si, si, molto bene!"

Mi sorride di rimando, "Ha davvero molto talento! Ma l'ho sempre saputo!"

Decido di aprirmi un pochino con lei, "Vorrei...poter fare di più per lui."

Mi guarda interrogativa, "Henrik...tu fai tantissimo per lui. Lo rendi felice!"

"Non...c'entrano i sentimenti..."

Mi guarda attenta.

"Lui...si è aperto con me, mi ha raccontato alcuni suoi sogni. Sono molto, molto grandi, ma io credo ardentemente in lui. Voglio...dargli una mano a realizzarli."

"Tu sai di che cosa trattano. Se il sogno di Tarjei fosse aprire un ristorante, tu dovresti pensare a...come guadagnare i soldi necessari, come e dove trovare il locale e altro per poterlo aiutare davvero. Devi farlo sentire motivato, come se fosse più semplice di quanto è realmente. Capito no?"

La frase sblocca qualcosa nel mio cervello.

Adesso so che cosa devo fare.

Sarà azzardato, una cosa totalmente fuori di testa ma credo che valga la pena provarci.

"Grazie Josefine."

Mi sorride mentre si spengono le luci. Afferro il mio telefono pronto per fare qualche video.

"Figurati.", sussurra piano, "Comunque...sappi che tu fai davvero già tantissimo per lui. Magari non te ne rendi conto ma...settimana scorsa sul set si vedeva il bisogno che aveva di averti accanto. Di avere conferme da te. Ti cercava di continuo, sia con lo sguardo che fisicamente. Ce ne siamo accorti tutti. La tua presenza lo rende felice e sereno. Tarjei non è il mio migliore amico ma...noto molto la differenza del set senza di te di qualche tempo fa e quello di adesso. La tua presenza è diventata essenziale per lui. Credo...si, credo che ti ami davvero molto."

Quasi non mi strozzo con la saliva per questa affermazione.

"Lo...", tossisco forte, "Lo pensi davvero?!"

Sorride divertita, "Oddio, perché? Non te l'ha mai detto? Beh...a parte che a volte non serve dirlo. Dai suoi gesti è già abbastanza chiaro."

Sorrido arrossendo concentrandomi sul sipario che si apre.

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