"Are you happy, Tarjei?"

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"Are you happy, Tarjei?"


(Tarjei)

"Vuoi scendere?", sussurra Henrik al mio orecchio tenendomi stretto a lui da dietro.

Stiamo guardando giù dalle finestre insieme.

La gente è su di giri, la notizia deve essersi sparsa.

Sorrido.

Il programma è finito da una decina di minuti.

Abbiamo promesso una live su Instagram stasera a mezzanotte SOLO per i più temerari.

Probabilmente terremo sveglio mezzo mondo.

Parleremo di noi, di cosa è successo, quest'intervista era per Skam, non volevano rubare completamente la scena.

"Si, in tutti sensi.", gli rispondo.

"In tutti i sensi?!", la sua voce è confusa.

Mi slego dal suo abbraccio e lo prendo per mano tirandolo.

Lui mi guarda confuso aggrottando la sopracciglia.

Si lascia trascinare.

Scendiamo di un piano.

"Devi andare in bagno, Tar?", mi chiede mentre mi dirigo verso la toilette.

Gli sorrido malizioso e lo tiro dalla giacca entrando nel primo bagno libero.

Lo sbatto al muro cominciando a baciarlo con violenza.

Le mie mani arrivano direttamente alla cintura dei suoi jeans.

"Tarjei..."

"Ssssh!", attacco bene le mie labbra alla sue per farlo stare zitto.

Gliela slego con forza e gli abbasso i jeans.

Non voglio assolutamente perdere tempo questa volta.

I fans ci aspettano giù ma allo stesso tempo voglio togliermi questo sfizio.

Faccio entrare la mano nei suoi boxer.

Un gemito gli esce forte mentre inizio a toccarlo.

Gli bacio il collo mentre lui ansima di piacere.

"Vado di sotto...", sussurro piano nel modo più sexy che conosco vicino al suo orecchio.

Una frase che può significare tutto o niente.

So che ha l'incubo di rimanere in bianco un'altra volta.

Ma non questa volta.

Amo come mi ha fatto sentire durante l'intervista.

Amo come mi fa sentire ogni fottuto giorno.

Non ero io a meritare un premio, non sono MAI stato io a doverlo meritare.

Ma lui.

Il piacere che mi fa provare ogni volta che tocca il mio corpo è impagabile e ora voglio fare lo stesso.

Mi inginocchio.

Gli abbasso i boxer.

Inizio a giocare.


(Henrik)

Mi stringe le natiche per spingere il mio bacino contro la sua bocca.

Tutto questo è più inaspettato, ma non mi dispiace per niente.

Nel silenzio sento solo il mio respiro affannato.

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