Vivian guardò Diana sorpresa. Erano successe tantissime cose in una sola estate e lei se le era persa tutte.
Aveva assistito in prima persona alle conseguenze che l'incidente aveva avuto sui suoi cugini e, per quanto fosse consapevole del fatto che sia Diana che Harold si sarebbero portati dentro per sempre l'accaduto, li aveva lasciati a giugno sicura che sarebbero stati bene.
Per Harold era andata così, ma per Diana no e il tremolio nella sua voce mentre raccontava loro degli attacchi di panico e del rifiuto che aveva nei confronti di sé stessa, era la dimostrazione che non ne era ancora del tutto uscita.
Si sedette a gambe incrociate sul tappeto rosso della stanza. Ora che era lì, non c'era motivo per cui Diana dovesse fare a meno del loro aiuto. Le aveva tenute all'oscuro per l'intera estate, trovandosi da sola ad affrontare una lotta contro sé stessa.
"Perché hai aspettato solo adesso a parlarci, Di? Ti avremmo aiutato, o per lo meno saremmo venute ad aiutarti!" esclamò, contrariata.
Diana abbassò lo sguardo, torturandosi le mani come era solita fare quando si sentiva a disagio."È proprio per questo che non vi ho chiamate. Avevate un'estate fantastica entrambe a disposizione, non potevo permettere di rovinarvela con i miei stupidi problemi."Spencer scosse la testa, sedendosi sul letto vicino a lei. Non avrebbe dovuto tenerle all'oscuro della situazione. Il fatto che Louis era stato al suo fianco, nonostante i trascorsi fra di loro, era confortante, non avrebbe mai permesso che Diana stesse male, ma potevano esserle utili anche loro.
"Quindi Louis è rimasto con te tutto questo tempo?" domandò.Diana scosse il capo. "Solo per un mese. Vuole che torniamo insieme o che per lo meno ci riproviamo, e io invece non so cosa voglio... Avendolo davanti, non riesco a capire più nulla, quindi gli ho chiesto di partire per avere modo di decidere", ammise.
Vivian sorrise compiaciuta. Aveva visto i suoi amici innamorarsi per poi lasciarsi quando David aveva fatto ingresso nella vita di Diana, ma in cuor suo sapeva che Louis ci sarebbe sempre stato per sua cugina e che lei avrebbe sempre avuto dei conti in sospeso con lui."Sa esattamente quali sono i tuoi punti deboli... Tu non sai resistere a quei occhi, a quegli abbracci, e quando si avvicina troppo ... boom!" osservò, simulando un'esplosione con le mani.
Diana annuì. "Esattamente, e non penso che scambiarsi effusioni sia proficuo nel capire i miei sentimenti..."
"Io non mi lamenterei!" esclamò Spencer.
"Spenc!" la ripresero in coro Diana e Vivian."Che c'è?! Io e Niall lo abbiamo incontrato un mese fa al The Box, e devo ammettere che è cambiato parecchio, in meglio ovviamente e oserei dire che è molto più ... uomo?"
Spencer si ricordava perfettamente quella sera. Louis era con degli amici e sia lei che Niall avevano faticato a riconoscerlo.
"Ok, in ogni caso non voglio più illuderlo... Ho bisogno di aria, e tornando ad Hamilton voglio mettere le cose in chiaro. Sta conoscendo nuove ragazze, nuove persone, e deve continuare a farlo!" rispose Diana.
Vivian puntò i suoi occhi verdi muschio, in quelli della cugina. "Potresti essere più convinta, per favore?" chiese.
Diana ricambiò lo sguardo sforzando un sorriso. "Oh, lo sono", confermò.
Vivian scosse la testa, alzandosi. "Ok, abbiamo due settimane per far sì che tu lo creda seriamente..."
"Non necessariamente ..." intervenne Spencer.
Vivian la fulminò con lo sguardo.
"Tu non l'hai visto Vivian!" si difese la bionda.
Vivian non distolse lo sguardo da lei."E va bene e va bene, ma non ditemi che non vi avevo avvisato!" concluse Spencer, incrociando le braccia al petto.
Diana guardò le cugine con un sorriso sincero in viso. Erano arrivate da poco, ma erano già riuscite a farle dimenticare tutte le cose brutte che le affollavano la mente. Loro sarebbero state sempre la sua medicina. "Tutte queste novità che ci devi raccontare?" chiese, cambiando argomento.
"Non credere che mi dimentichi del fatto che quel foglio è ancora bianco Di, ne parleremo dopo!" affermò Vivian, prima che Spencer potesse rispondere.
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Burning Sun [IN REVISIONE]
Teen FictionC'è una storia dietro a ogni persona. C'è una ragione per cui loro sono quel che sono. Loro non sono così solo perché lo vogliono. Qualcosa nel passato li ha resi tali, e alcune volte è impossibile cambiarli. [S.Freud]