73. Diplomi

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*** 1 mese dopo ***

Si sistemò la lunga toga nera davanti allo specchio. Aveva atteso quel  momento per tanti anni, sognando l’attimo in cui sarebbe salita sul palco, accompagnata da tantissimi applausi e avrebbe semplicemente sorriso, stringendo la mano del preside Dixon.

L’aveva visto fare da Harold, Louis e Niall soltanto un anno prima e non era riuscita a non emozionarsi. Aveva progettato tutto nei minimi dettagli; quello per Lei sarebbe stato l’anno, quello in cui avrebbe deciso cosa fare del suo futuro accompagnata dalle persone che più amava.

Quell’anno era stato si l’anno, ma non lo stesso che aveva programmato. Non solo non aveva dedicato molto tempo allo studio e alla sua formazione, ma si era imbattuta in qualcosa di decisamente più grosso di Lei. Quell’anno però le aveva dato tanto, sotto forma di emozioni, positive e negative, ma emozioni, quelle di cui Lei, aveva sempre avuto bisogno.

“Pronta?”

Vivian si avvicinò a Lei, mettendole una mano sulla spalla. La campana di vetro si era dissolta, piano piano, giorno dopo giorno, ad ogni visita fatta a Louis, ad ogni conversazione avuta con Zayn e ad ogni abbraccio ricevuto da Harry. Si sentiva meglio, era quasi tornata quella di prima, ma le mancava ancora una cosa da fare; prendere una decisione che probabilmente l’avrebbe segnata per sempre.

Louis o Zayn.

Ci aveva pensato tanto, davvero tanto; di giorno mentre cercava di prestare attenzione a quello che la circondava, di notte mentre non riusciva a dormire e la sua mente inevitabilmente andava lontano, ma non era giunta a nessuna conclusione. Non avrebbe mai potuto rinunciare a nessuno dei due, nella consapevolezza che così facendo, avrebbe fatto soffrire tutti, lei stessa compresa.

Louis aveva bisogno dei suoi spazi, di un finale felice che si meritava tanto, ma come poteva concedergli quegli spazi, se il suo umore dipendeva in gran parte dal suo? Non avevano ancora avuto un confronto diretto dopo l’incidente, le occasioni c’erano state, soprattutto dal momento in cui Louis era tornato al college insieme a loro la settimana precedente, ma Lei forse, non aveva ancora avuto il coraggio di affrontarlo.

Si sentiva ancora tremendamente in colpa per l’incidente, l’idea che Lei fosse la causa della maggior parte dei problemi, era ancora li, come un campanello dall’arme pronto a tintinnare da un momento all’altro. Louis non l’avrebbe mai ammesso, aveva sempre avuto questa tendenza nei suoi confronti, quella di prendersi le colpe e di difenderla da tutto e tutti.

Per Zayn non c’erano parole, quelle non sarebbero state abbastanza per descrivere i suoi sentimenti verso di Lui. Era ormai diventata dipendente da quelle attenzioni e quando Louis non era nel suo campo visivo, tutto andava bene; c’erano solo loro due, niente sensi di colpa, niente frasi non dette o dubbi, solo loro, legati da quell’amore speciale che con il passare dei giorni non faceva altro che intensificarsi.

Forse avrebbe semplicemente dovuto lasciare le cose com’erano, lasciare che il destino, il fato o il karma, decidesse per Lei, e con molte probabilità era la sua alternativa migliore; la più codarda ma di certo la più efficiente.

“Sono pronta” ammise sorridendo a Vivian.

“Siete ancora convinte che il mio discorso vada bene?” domandò Spencer attirando la loro attenzione.

Contrariamente a quanto tutte e tre si sarebbero aspettate, la maggior preoccupazione di Spencer  quel giorno, non verteva sulla lucentezza della toga, ne tantomeno sulla perfezione del trucco, ma soltanto quel discorso di addio e di buona fortuna che quell’anno sarebbe spettato a Lei.

Non era brava in quelle cose, non era semplicemente brava a esprimere quello che provava e pensava, che fossero parole, gesti, sentimenti e soprattutto emozioni. In quell’anno forse aveva imparato a farlo, con l’aiuto di Niall, che l’aveva resa una persona migliore, e con l’aiuto di quelle ragazze speciali che la stavano guardando sorridenti.

Burning Sun [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora