66. Tiriamola fuori di li

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Correvano veloci, con tutte le loro forze, nonostante la neve ghiacciata, rallentasse il percorso e lo rendesse pericoloso. Sembravano non accorgersene, la preoccupazione per quello che stava succedendo, oscurava ogni sensazione.

Si stavano avvicinando, nonostante la strada sembrasse loro ancora più lunga di quello che in realtà fosse, ma é questo quello che succede quando si deve raggiungere a tutti i costi qualcosa, il tragitto sembra inesorabilmente lungo.

Vivian e Liam correvano insieme, le loro mani non si erano ancora lasciate, era una cosa del tutto naturale per loro, anche se dovevano imparare ad ammetterlo. La consapevolezza c'era, probabilmente da sempre, ma il legame fra il cuore e la mente sembrava essersi bruscamente interrotto, forse dalla paura, forse dalla debolezza, forse semplicemente dal troppo amore.

Harry guidava il gruppo, incurante del dolore che iniziava a sentire alle gambe, non gli importava di nulla, solo raggiungere Diana e portarla via di li.

Erano a pochi metri dalla casa ormai quando qualcosa attirò la loro attenzione; una luce ad intermittenza era puntata verso di loro. Rallentarono leggermente, se fossero stati scoperti non ci sarebbe stata una luce così fioca, ma piuttosto una grande luce puntata verso di loro. Almeno questo era quello che pensavano.

Vivian strinse forte la mano di Liam. Aveva paura e il freddo le stava attraversando piano piano tutto il corpo. Dovevano entrare in quella casa e portare Diana fuori di li, il freddo che avrebbe comportato la sua assenza, sarebbe stato molto più forte e irrimediabile rispetto a quello che percepiva in quel momento.

"É Jess" li informò Harry con la voce affannata.

Erano ormai abbastanza vicini da riconoscerlo, era li, dietro alla capanna per gli attrezzi completamente vestito di nero, solo i capelli biondicci in evidenza fra la notte scura.

Zayn scattò in avanti, superò Harry fino a raggiungere il biondo che non gli era mai stato simpatico. Era anche colpa sua se Liam e Vivian si erano allontanati, ma sopratutto era colpa sua se Diana si era buttata in quell'assurda missione.

Jess li aspettava con un'espressione preoccupata in viso, loro non avrebbero dovuto essere li, era pericoloso per loro o per la missione, ma soprattutto lo era per Vivian.

Zayn si avvicinò pericolosamente a lui dandogli uno spintone. Era infuriato e finalmente avrebbe potuto scaricare tutta la rabbia accumulata.

"Dov'é Diana?" domandò nervoso bloccandolo al muro dalle spalle.

"Cosa ci fate voi qui?" domandò Jess tentando di mantenere un timbro di voce basso. Non gli importava della rabbia del ragazzino che lo stava bloccando al muro, loro non dovevano essere li, ma al sicuro al college.

"Jess dov'é mia sorella, dobbiamo tirarla fuori di li!" esclamò Harry avvicinandosi all'amico.

"É al sicuro dannazione! C'é Jhona con lei! Voi dovete andarvene subito!" rispose nervoso controllando la porta della vecchia casa.

"Non vado da nessuna parte senza Diana quindi adesso muovi il culo, entri in quella casa e la tiri fuori di li altrimenti lo farò io!" lo minacciò Zayn dandogli un altro spintone.

Jess stava per ribattere ma Vivian lo precedette.

"Zayn lascialo per favore" disse lasciando la mano di Liam.

Zayn la fulminò con lo sguardo, si fidava di lei, era una ragazza intelligente e senza dubbio sapeva quanto bene voleva a Diana. Diede un ultimo spintone a Jess prima di lasciare la presa su di lui.

"Finalmente qualcuno che ragiona..." disse Jess scuotendosi.

Non fece in tempo a finire la frase che uno schiaffo sonoro arrivò dritto sulla sua guancia.

Burning Sun [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora