“Sei sicura che la prenderanno bene?”
“Non mi importa come la prenderanno! Ho sentito quel ragazzo cantare e tu hai sentito gli altri meglio di me! Non possono perdere questa occasione! Sarà il nostro regalo di Natale!” esclamò Vivian felice.
Era da più di mezz’ora che Vivian cercava di convincere Diana.
Diana sapeva di non avere alternativa se non accettare, opporsi a Vivian sarebbe stato inutile.
Vivian prendeva poche decisioni con fermezza, preferiva vivere la sua vita sulla scia degli eventi con quello spirito slowcore che la caratterizzava. Ma quando aveva focalizzato il suo obiettivo a pieno, la sua anima soul prendeva il sopravvento e niente e nessuno sarebbe stato in grado di fermarla. Vivian era la reincarnazione perfetta dell’ Indie pop, se le avessero chiesto di descriverla non avrebbe avuto dubbi, avrebbe preso un cd della seconda metà degli anni ottanta e gliel’avrebbe fatto ascoltare. Quella era Vivian,melodica, meno rumorosa del punk classico, e con una maggiore enfasi sulle armonie.
“Mi hai convinta!” confermò Diana.
Doveva ammettere che la decisione che Vivian aveva preso, era ottima e senza dubbio coinvolgeva anche lei. Nonostante ciò si chiedeva da dove venisse tutto questo entusiasmo da parte dalla ragazza dagli occhi verdi davanti a Lei. Un presentimento ce l'aveva e quel presentimento aveva anche un nome: Liam.
“Fantastico! Adesso non ci resta che chiamare mamma!” informò Vivian estraendo il suo cellulare dalla tasca.
Diana osservava le sue mosse con il sorriso stampato in volto. Se Vivian era l’ Indie Pop allora sua zia Maddy era sicuramente il punk-rock; forte, rivoluzionaria e d’impatto.
La battaglia fra i The Primitives e i Ramones stava ufficialmente iniziando.
“Oggi pomeriggio dici?” domandò Vivian indecisa.
Aveva sviato tutte le domanda di circostanza tipiche di sua madre con un breve e conciso: - Sto benissimo, gli studi vanno alla grande!.- Non era mai stata una madre assillante, la seguiva, la comprendeva e da lontano la teneva d’occhio; le lasciava la sua libertà, ma era pronta ad intervenire non appena avesse avuto bisogno di aiuto. Il loro non era un rapporto fatto di abbracci, effusioni, grandi chiacchierate. Loro si capivano guardandosi, scambiandosi poche parole, ma dal grande significato. Loro erano così; la ricetta perfetta, per una canzone memorabile.
“Non hanno niente da fare oggi?” chiese Vivian guardando la cugina che la ascoltava ansiosa davanti a lei.
“Credo lezione con noi, quindi oggi non hanno niente da fare!” affermò Diana contenta.
Vivian le fece l’occhiolino. Amava questo lato intraprendente di Diana, era bello vedere che i suoi tentativi di renderla meno bambolina coccolosa negli anni, stavano dando i loro frutti.
“Ok mamma allora alle 14 siamo li … No tranquilla, non perderemo nessuna lezione … No abbiamo il tempo di studiare non ti preoccupare … Ok staremo attenti … Va bene ti saluto Diana … Si anche Spencer … Ciao ma … Ciao” concluse Vivian sorridendo e interrompendo la chiamata.
“Confermo! Oggi pomeriggio i ragazzi avranno la loro prima audizione!” esclamò esaltata.
“Bene! Ora non ci resta che comunicargli la fantastica notizia!” suggerì Diana.
Non sapeva come l’avrebbe presa Harold. Da sempre aveva la fobia di esibirsi in pubblico, ma Lei adorava la sua voce, ed era certa che l’avrebbero adorata tutti. Trasmetteva emozioni, trasmetteva tutto se stesso, nella sua speciale sensibilità nascosta dietro la corazza da duro.
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Burning Sun [IN REVISIONE]
Teen FictionC'è una storia dietro a ogni persona. C'è una ragione per cui loro sono quel che sono. Loro non sono così solo perché lo vogliono. Qualcosa nel passato li ha resi tali, e alcune volte è impossibile cambiarli. [S.Freud]