8. Acqua e luce

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Acqua e Luce. Un abbinamento che la affascinava particolarmente.

L’acqua con la sua trasparenza, l’acqua con la sua semplicità, con le sue mille proprietà straordinarie. L’acqua che è vita.

Fin da quando era bambina adorava immergersi per ore nell’acqua, lasciarsi andare, lasciarsi trasportare delle correnti mentre guardava il cielo, le nuvole rincorrersi, il sole splendere alto. Il sole era luce, il sole era vita, proprio come l’acqua, e insieme potevano dar luogo a forme ed atmosfere stupende.

Proprio come quella che stava osservando Lei in quel momento, seduta su quel muretto malmesso, con i piedi a penzoloni. Sorrideva guardando le ombre formarsi sulla superficie dell’acqua, sorrideva e si sentiva viva, ricordando quei momenti in cui non c’era nulla che la preoccupasse.

“Non siamo qui per prendere il sole piccola” la sorprese una voce alle sue spalle.

Diana si voltò senza smettere di sorridere incrociando gli occhi profondi di Zayn che le sorrideva con le braccia incrociate al petto.

Si alzò allungando le maniche della felpa di Harold che ormai era diventata sua.

Zayn la osservò da capo a piedi senza alcuna discrezione, passando dalle sue gambe lunghe e perfette al suo corpo straordinario nascosto da quella felpa troppo grande per lei, passando poi al suo viso da bambina, incorniciato dai capelli boccolosi lasciati liberi.

Era bellissima, senza dubbio la ragazza più bella che avesse mai visto. Nella sua semplicità era qualcosa di straordinario.

“Immagino che non siamo qui nemmeno per fare delle radiografie no?” chiese Diana imbarazzata spostando una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

Zayn sorrise malizioso.

“Non dovresti indossare pantaloncini così corti piccola” affermò spostandosi di fianco a Diana e guardando l’orizzonte.

Diana si voltò imitandolo.

“Mi avevi detto di mettermi comoda e io da buona allieva ti ho ascoltato, se questo crea problemi ai tuoi ormoni non farmene una colpa” lo incalzò Diana sorridendo.

Zayn la guardò divertito. Quella ragazza lo stava provocando, aveva iniziato a farlo dalla prima volta che l’aveva vista e ci stava riuscendo benissimo. Riusciva ad essere assolutamente timida ma incredibilmente provocante allo stesso tempo, ma non sapeva ancora con chi aveva a che fare.

Si avvicinò a lei e le sposto una ciocca di capelli dalla spalla, sfiorandole la guancia.

La sua pelle era caldissima. Era il primo contatto confidenziale che avevano e Diana rabbrividì, tornando a provare le stesse sensazioni della prima volta, quando le loro mani si erano toccate per presentarsi. Si voltò verso Zayn che la guardava senza smettere di sorridere.

“I miei ormoni stanno benissimo piccola, non sono mai stati così bene” sussurrò lui avvicinandosi al suo orecchio.

Diana chiuse gli occhi istintivamente udendo quelle parole e una scarica di calore si diffuse lungo il suo corpo.

Iniziava ad avere caldo, quel ragazzo avrebbe potuto farla impazzire in qualsiasi momento e in qualsiasi modo.

“Piuttosto come stanno le tue emozioni?” domandò Zayn senza spostarsi dall’orecchio della ragazza.

Quelle parole la riportarono nuovamente alla realtà.

Le sue emozioni, Zayn come faceva a sapere delle sue emozioni?. Fece un passo indietro istintivamente, venendo avvolta nuovamente della sensazione di freddo. Si strinse fra le braccia e tornò ad osservare il lago.

Burning Sun [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora