La luce fioca del mattino che entrava della finestra, la fece svegliare.
Aprì lentamente gli occhi stiracchiandosi.
Si guardò intorno cercando di mettere a fuoco quella che non le sembrava essere la sua stanza. Sorrise quando vide il braccio posato sul suo fianco.
Era tutto davvero strano, tutto incredibilmente inverosimile, mai si sarebbe aspettata da parte sua un coinvolgimento del genere.
Sospirò prima di alzarsi con lentezza per non svegliare il ragazzo dal viso dolce che dormiva dietro di Lei.
Non fece in tempo a mettersi seduta che il braccio prima posato sul suo fianco, coperto dalla maglietta bianca, si allungò mantenendo salda la stretta su di Lei. La fece avvicinare al suo petto nudo con protezione.
Vivian rise posando la sua mano sul braccio forte del ragazzo voltando leggermente la testa.
“Dove stavi scappando?” chiese Liam avvicinandosi al suo orecchio.
“Da quando ti prendi certe libertà signorino?” domandò Vivian divertita indicando il suo braccio che la stringeva.
“Vivian dormi da una settimana nel mio letto con solo una mia maglietta addosso che copre ben poco, me lo stai chiedendo davvero?” domandò divertito.
Vivian scoppiò in una fragorosa risata voltandosi e mettendosi supina.
Lo guardò e gli prese la mano. Incrociò le sue dita con quelle di Liam, lo spazio fra le sue dita affusolate sembrava creato apposta per accogliere le sue.
“Questa è la maglietta più lunga che ho trovato” spiegò.
“Avresti potuto mettere dei pantaloncini” suggerì Liam sorridente.
“Ma fa caldo!”.
“E allora non ti lamentare se mi prendo certe libertà, troppo spesso ti dimentichi che non sono gay” si lamentò Liam divertito.
“No non lo sei proprio” rispose Vivian poggiando cautamente una mano sul suo petto.
Liam la guardava silenzioso mentre tracciava dei cerchi immaginari sulla sua pelle nuda.
Era da una settimana che dormivano insieme e lui si sentiva felice, dannatamente felice. La guardava dormire tranquilla al suo fianco, il suo profumo era impresso nelle coperte e sul cuscino ed era fantastico. Non avrebbe potuto chiedere di meglio. Era bellissima, era fantastica e anche se non c’erano contatti come quelli che avevano normalmente due fidanzati, per ora andava bene così. Andava bene alzarsi ogni mattina con la ragazza più bella che avesse mai visto accucciata al suo fianco.
Appena sveglia Vivian gli offriva il più bel sorriso che avesse mai visto.
Non aveva bisogno di baci o di attenzioni, aveva solo bisogno di Lei. Avrebbe voluto di più, ma finchè era l’unico, finchè non avrebbe riservato quelle attenzioni ad altri ragazzi avrebbe continuato ad andargli bene soltanto questo.
“Liam perché non ci provi con me?” domandò Vivian dopo una pausa di silenzio guardandolo negli occhi.
Liam sorrise.
“Perché ci tengo alle parti del mio corpo più nascoste” scherzò.
Vivian scoppiò a ridere e si accucciò al suo petto.
Liam la strinse a se e le baciò dolcemente la testa.
“La verità è che credo sia perfetto tutto così com’è. Questo è il rapporto più sincero e spontaneo che io abbia mai vissuto Vivian, e non voglio obbligare niente, voglio solo continuare a essere me stesso e basta. Non mi importa se è solo amicizia, mi importa quello che sento e quello che riesci a darmi ogni volta che mi stai vicino, che mi sorridi, o anche solo quando mi metti il broncio o fai la stupida.”
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Burning Sun [IN REVISIONE]
Novela JuvenilC'è una storia dietro a ogni persona. C'è una ragione per cui loro sono quel che sono. Loro non sono così solo perché lo vogliono. Qualcosa nel passato li ha resi tali, e alcune volte è impossibile cambiarli. [S.Freud]