Percorse la strada che la divideva dal lago in velocità.
Aveva voglia di stare con lui, di vederlo nonostante avesse lasciato la stanza tre minuti prima di Lei. Aveva voglia di guardarlo e di essere guardata in quel modo dolce, nello stesso modo in cui l’aveva guardata la sera precedente. Aveva voglia di sentirsi chiamare piccola e di avere ancora quel contatto speciale con Lui.
Scorse la figura di Zayn in lontananza e sorrise. Si avvicinò a Lui lentamente, facendo attenzione a non farsi sentire.
“Dovresti smettere” disse sorprendendolo alle spalle.
Lui si voltò leggermente continuando a fumare.
“Mi hai sentito?” domandò Diana affiancandosi a Lui.
“Sai quante persone me l’hanno detto?” chiese Zayn.
Diana scosse il capo infilando le mani nelle tasche della tuta.
Eccola li, quella freddezza ingiustificata che l’avrebbe fatta impazzire prima o poi.
“Evidentemente non sono stati abbastanza convincenti!” affermò Diana timidamente.
“Pensi di poterlo essere tu?” domandò Zayn con aria di superiorità.
Lo odiava quando faceva così, quando si sentiva il Dio in terra, quando faceva il freddo e il distaccato, senza ragione oltretutto.
Non sapeva con che coraggio lo stava facendo, forse per la delusione che aveva provato udendo quelle parole, come se lei non contasse niente. Si avvicinò a Zayn e rubandogli la sigaretta dalle labbra la gettò in acqua.
“Sono stata abbastanza convincente?” domandò infastidita.
“Dico sei pazza?”
Zayn si avvicinò a Lei nervoso facendola indietreggiare.
“Sai essere immensamente stronzo lo sai?” domandò Diana sorprendendolo con quelle parole.
“Qual è il tuo problema Diana?” chiese Zayn allargando le braccia.
“Il mio problema sono i tuoi sbalzi d’umore improvvisi, mi fanno davvero incazzare lo sai? Mi fanno dire le parolacce, perdere la pazienza e mi fanno venir voglia di rompere tutto quello che trovo. E questo non è per niente bello, perché potrei perdere il controllo e non dovrei!”
Diana strinse i pugni cercando di regolarizzare il respiro.
“Non sono affari tuoi i miei sbalzi d’umore!” la informò Zayn avvicinandosi ancora.
In una situazione normale si sarebbe scusato con Lei, ma se stava perdendo il controllo allora voleva dire che stava riuscendo nel suo intento, lo stava facendo per il suo bene.
Diana strinse nuovamente i pugni.
“Vai al diavolo Zayn!” urlò voltandosi.
Sentiva il sangue ribollirle dentro, sentiva ogni singola particella del suo corpo perdere il controllo. Le braccia e le mani tremarle, gli occhi diventare lucidi e il respiro perdere di regolarità. Mancava davvero poco, ma doveva controllarsi come le aveva insegnato Louis.
Cercò di respirare profondamente, ignorando Zayn che si stava avvicinando ancora a Lei.
“Non rivolgerti al tuo tutor così ragazzina!” la intimò alzando la voce.
“Con quale criterio riesci a passare da piccola a ragazzina in una notte?” chiese Diana voltandosi spazientita.
Zayn la stava trattando male, in modo gratuito oltretutto. Non se lo meritava, era davvero delusa e arrabbiata.
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Burning Sun [IN REVISIONE]
Teen FictionC'è una storia dietro a ogni persona. C'è una ragione per cui loro sono quel che sono. Loro non sono così solo perché lo vogliono. Qualcosa nel passato li ha resi tali, e alcune volte è impossibile cambiarli. [S.Freud]