3. Cuori infranti

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Grace Green era seduta sotto il portico in cotto.

Quella casa era il loro punto di ritrovo per staccare dalla frenetica vita della city. Vivevano tutto l’anno nei loro appartamenti lussuosi in centro città, e nonostante il comfort e l’agio che potevano ottenere dalle abitazioni che possedevano, quella tenuta in campagna isolata dal mondo, era il respiro di sollievo tanto atteso in quel periodo dell’anno.

Tutti amavano quella casa che avevano costruito lei e suo marito Derek con tante attenzioni. L’aveva progettata lei stessa dopo essersi sposata. Era la prima volta nella sua carriera di Ingegnere civile,che utilizzava tutto quello che aveva imparato negli anni, per costruire qualcosa per lei e per la sua famiglia. 

Il suo obbiettivo era quello di creare un luogo in cui i loro due fantastici figli potessero rifugiarsi quando ne avessero sentito il bisogno. Era il luogo in cui tutta la famiglia poteva riunirsi, creato per ricordare ad ognuno di loro chi erano, prima di essere uomini e donne di successo.

Sorseggiò con estrema lentezza il suo tè al bergamotto mentre osservava suo marito e suo cognato Gabe poco più in la.

Era bello vedere l’uomo che amava, avvolto in un semplice paio di jeans, piuttosto che in un abito firmato e confezionato esclusivamente da sua cugina Catelyn. Il lavoro di Derek lo assorbiva 24 ore su 24; era un uomo realizzato e di successo e lei non poteva essere più fiera di Lui. Lo amava come il primo il giorno; quando si incontrarono in quell’ ufficio dall’ arredamento troppo minimale per i suoi gusti e aveva visto per la prima volta il suo sorriso perfetto.

Aveva capito fin da subito che non si sarebbe dimenticata facilmente di quel sorriso. Ed ora eccolo li, felice e spensierato con il suo migliore amico che aggiustava una vecchia moto che probabilmente non avrebbe mai usato. Ma Derek Styles era così; l’eterno bambino, cresciuto troppo in fretta e lei amava dannatamente quel bambino.

Prima di incontrarlo molti anni prima, aveva sentito parlare di Lui; tutti nel Regno Unito lo conoscevano, se non direttamente, avevano sentito sicuramente parlare di suo padre Edward Styles e dello Styles Group.

Lei era soltanto una neo laureata all’ Imperial College di Londra quando lo conobbe. Era stata assunta da poco in quell’ azienda di costruzioni e subito le era stato affidato quel lavoro. Era ancora una ragazzina, quasi priva di esperienza, ma la sua voglia di realizzarsi e la sua voglia di fare, aveva sorpreso tutti.

Non avrebbe mai smesso di ringraziare il destino per quella opportunità; non sarebbe seduta sotto quel portico così accogliente per Lei, a guardare con lo stesso amore immutato negli anni, l’uomo della sua vita. Non si era innamorata di Derek Styles per quello che rappresentava, avvolto in quel completo elegante all’ ultima moda, si era innamorata di quell’ uomo con il sorriso perfetto e dagli occhi verdi che aveva direttamente tramandato a suo figlio Harold.

Erano l’uno la fotocopia dell’altro. Entrambi testardi, convinti, orgogliosi e con la capacità di annientarti con un solo sguardo. Era fiera di suo figlio, dell’uomo che stava diventando e che si stava dimostrando.

“Gli assomiglia davvero tanto”

Una voce calda alle sue spalle la fece voltare.

Lena Davis era appoggiata alla porta d’entrata con le braccia incrociate. Non si era accorta della sua presenza, era troppo occupata a viaggiare con la mente per accorgersi di Lei.

“Gradisci del tè?” domandò guardando la ragazza dai lunghi capelli castani.

“Si grazie” rispose Lena prima di accomodarsi al tavolo al suo fianco.

Adorava quella ragazza, ma nonostante ciò, ogni volta che la guardava, non poteva fare a meno di pensare all’ avvenimento dell’anno precedente.

Burning Sun [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora