38. Consapevolezze

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Una voce in lontananza si fece largo nella sua testa.

Non aveva voglia di aprire gli occhi, non dopo che ci aveva messo così tanto a prendere sonno. Ogni volta che vedeva Vivian in compagnia di Jess, una sensazione strana si diffondeva in lui. Non seppe dire se fosse rabbia, delusione o invidia, semplicemente faceva male.

L’ultima immagine a cui aveva assistito prima di entrare nella sua stanza, era quella di Vivian e Jess che entravano mano nella mano, nella camera di Vivian.

Non si sarebbe mai dimenticato dello sguardo basso di Vivian e di quello fiero di Jess; Lui aveva perso, mentre il passato aveva vinto ancora una volta.

“Liam svegliati”

Aprì gli occhi di controvoglia, qualcuno era seduto sul suo letto e lo stava scuotendo.

“Mmm” mugugnò affondando la testa nel cuscino.

“Liam dannazione” esclamò Zayn scuotendolo ancora.

Era agitato e confuso. Aveva bisogno di parlare con lui, di avere delle risposte.

Liam si mise seduto svogliatamente.

“Che diavolo ci fai nella mia stanza?” chiese infastidito all’amico seduto sul suo letto.

Zayn lo guardò serio.

“Diana non è più nel mio letto!” rispose nervoso.

Liam lo guardò spalancando gli occhi.

Ok, forse quello era un sogno e Zayn non stava davvero  dicendo cavolate, di prima mattina.

“Per quale assurdo motivo Diana, la sorella del ragazzo che vuole ucciderti, nonché tuo ex amico, dovrebbe essere nel tuo letto?!” domandò stiracchiandosi.

Zayn alzò gli occhi al cielo.

“Non c’è bisogno che tu mi faccia la morale alle 8 di mattina sai?” constatò contrariato.

Ok, non era un sogno, Zayn era sempre l’irascibile, bipolare, Zayn.

“Non c’era bisogno che tu mi svegliassi alle 8 di mattina con poca delicatezza in realtà!” puntualizzò alzandosi dal letto e avvicinandosi al suo armadio.

“Liam, Diana doveva essere nel mio letto stamattina” ripeté Zayn guardandolo.

Perché sembrava una cosa così strana?

“Zayn la smetti di dire fesserie? Hai bevuto?! “ chiese Liam infastidito.

“Dannazione si è addormentata nel mio letto ieri notte e stamattina mi sono alzato e non c’era più!” spiegò Zayn spaventato.

“Alt, alt alt rallenta! Diana dove ha dormito?!” domandò Liam sconvolto.

Non era un sogno, Zayn era sempre il solito e la realtà lo stava iniziando a preoccupare.

“Nel mio letto!” rispose Zayn serio.

“Diana ha dormito nel tuo letto?!” esclamò Liam alzando la voce.

“Si, e per favore potresti non urlarlo nella stessa casa, in cui ci sono suo padre e suo fratello, che potrebbero sentirti e quindi uccidermi?” chiese Zayn passandosi una mano nei capelli.

Liam si sedette pesantemente.

“Tu devi essere pazzo! Cosa ti dice il cervello?” chiese.

“E’ lei che è venuta da me nel cuore della notte spaventata dal temporale!” si difese Zayn.

Immagini del corpo perfetto di Diana accoccolata fra le sue braccia invasero la sua mente. Una sensazione piacevole si diffuse in lui; era dipendente dal suo profumo più che dalla nicotina.

Burning Sun [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora