46. Infinite domande

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Salì le scale in velocità, adorava lo scricchiolio delle vecchie scalinate in legno che conducevano alla sua stanza. Si guardò intorno sorridendo. Inspirò a pieni polmoni quel profumo intenso di mogano, che nonostante gli anni passassero, regnava sovrano.

Scosse la testa spostandosi i capelli da un lato. Si sentiva tranquilla ma non particolarmente felice. Aveva appena fatto una passeggiata con Jess ma qualcosa non andava. Non si sentiva euforica come prima, al contrario sembrava infastidita dal suo comportamento troppo dolce per i suoi gusti.

Sospirò avvicinandosi alla porta. Bussò ma nessuno rispose.

“Spenc fra cinque secondi aprirò la porta, quindi rivestitevi grazie!” urlò nel tentativo di farsi sentire.

Sentì dei rumori provenire dall’interno e l’inconfondibile voce della bionda appariscente.

“Vivian entra”

Sorrise compiaciuta aprendo la porta e portandosi una mano sugli occhi.

Spencer scosse la testa guardandola.

“Quanto puoi essere stupida da uno a dieci?” chiese ridendo. Niall si unì alla sua risata.

“Ciao Vivian” salutò alzando la testa dal cuscino.

Vivian tolse la mano rivolgendo loro un sorriso sincero, forse il primo della giornata.

“Non si sa mai, ultimamente siete così appiccicosi e innamorati” disse facendo gesti con le mani e appoggiando la borsa sul suo letto.

Spencer tornò a sdraiarsi vicino a Niall che prontamente le cinse la vita con un braccio.

“Sai è questo che fanno di solito due fidanzati” esclamò.

Vivian la fulminò con lo sguardo.

Dal loro ritorno a Hamilton non aveva fatto altro che lanciarle frecciatine sulla situazione. Sapeva che probabilmente stava sbagliando tutto, ma non aveva la forza per fare altri passi avanti e cambiare le cose. Voleva solo cambiarsi il più velocemente possibile e raggiungere Jhona.

“Non ora Spence, non ho la forza psicologica di ascoltare le tue prediche” rispose.

Spencer la ignorò completamente. Sapeva che prima o poi Vivian avrebbe ceduto. I suoi metodi di convincimento basati sulla perseveranza, l’avrebbero aiutata a mettere ordine nella testa, posto in cui per un biondo dai muscoli tonici, non c’era più spazio.

“Dove siete andati oggi?” chiese.

Vivian la guardò alzando gli occhi al cielo.

“E’ il terzo pomeriggio di seguito che uscite e che torni con quella faccia Vivian, sembra tu sia andata al patibolo, dimmi che almeno oggi l’hai baciato” continuò Spencer imperterrito.

Niall guardò la scena divertito. Vivian sarebbe scoppiata da un momento all’altro, e per quanto fosse consapevole che la tecnica di Spencer potesse essere quella ottimale, si sentiva in dovere di difendere Vivian da questa situazione imbarazzante.

“Spence non sono affari tuoi” l’ammonì.

Vivian gli rivolse uno sguardo ricco di gratitudine.

“Grazie Nialler” disse dirigendosi verso il bagno.

Spencer prontamente la seguì, sfuggendo dal tentativo di Niall di trattenerla.

“Dannazione Vi! Cosa diavolo stai aspettando a chiudere con lui?!” domandò Spencer.

Vivian si voltò spazientita verso di Lei.

Burning Sun [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora