Rimase fermo in quella posizione, a contemplare la porta in legno che Niall aveva chiuso alle sue spalle. Avrebbe potuto stare ore ad osservarla, sicuramente sarebbe riuscito ad individuare qualche difetto su cui concentrarsi, per evitare di pensare che alle sue spalle c’erano due delle donne che di certo avevano cambiato la sua vita. Cercò di formulare un discorso sensato, di trovare le parole giuste per esprimere quello che passava nella sua testa in quel momento. Era fra due fuochi, i più bei fuochi che lui avesse mai visto, e aveva una paura incredibile di bruciarsi ma anche di spegnerli.
Si voltò lentamente, incrociando gli sguardi di disappunto che Kim e Lena gli stavano rivolgendo. Nessun discorso sensato sarebbe uscito dalla sua bocca, avrebbe puntato sulla miglior arma che conosceva: la sincerità.
“Bene” disse passandosi una mano fra i capelli.
Kim si alzò dal divano su cui sedeva. La stanza che da sempre amava, in un secondo era diventata odiosa e stretta.
“Questa cosa è ridicola” affermò facendo per andarsene.
Harry la raggiunse mettendosi davanti a Lei. Per quanto fosse per lui difficile e scomodo ammetterlo, dovevano risolvere quella situazione. Sarebbe stato più facile fare finta di nulla, ma quello che rischiavano era troppo grosso. Doveva prendersi le sue responsabilità e imboccare la via più difficile ma decisiva.
“Resta per favore” disse serio.
Kim lo guardò negli occhi. Aveva promesso a se stessa che non si sarebbe più lasciata convincere da lui, ma non aveva messo in conto il potere di quegli occhi verdi che tanto amava. Ci doveva essere un motivo se ora stava indietreggiando per tornare al suo posto senza opporsi.
Harry accennò un sorriso prima di tornare a guardarle.
“Sarò breve, ma ho bisogno di risolvere questa cosa. C’è in gioco la vita di Diana, non posso permettermi di avere distrazioni, e in questo momento lo siete entrambe” ammise serio.
Le ragazze lo guardavano curiose. In cuor loro sapevano che quel confronto era necessario, ma allo stesso tempo lo temevano. Forse era questo l’unico aspetto che le accomunava.
Harold si passò nuovamente una mano nei capelli.
“So che non posso chiedervi di essere amiche, sarebbe una cosa strana anche per me sinceramente. Tutto questo nella consapevolezza che se non ci fossi di mezzo io, sicuramente lo sareste diventate, perché siete molto più simili di quello che credete” affermò.
Kim strinse i pugni nervosa.
“Non offendere Harold” disse.
Lena alzò gli occhi al cielo. Rispondere alle provocazioni di Kim sarebbe stato facile e istintivo, ma la sua priorità era un’altra. Sapeva che questa era la sua ultima occasione con Harry; nel caso in cui la possibilità di riavvicinarsi a lui non fosse solo un’invenzione della sua mente. Sicuramente ci sperava, e le provocazioni di quella ragazza così diversa da lei, non le importavano.
Harold ammonì Kim con lo sguardo prima di continuare.
“Siete entrambe giuste per me, siete le due ragazze che mi hanno fatto davvero battere il cuore, anche se in modo diverso. Allo stesso tempo però siete assolutamente sbagliate” ammise sorridendo amaramente.
Lena lo guardò confusa.
Harry riprese a parlare prima che Kim potesse interromperlo con qualche frase irritante che lo avrebbe deconcentrato.
“Lena tu sei la ragazza che mi ha aperto gli occhi, sei la ragazza fatta a pennello per me, quella in grado di controllarmi, che può amarmi come nessun altro. Ma allo stesso tempo sei quella che mi ha distrutto completamente. Mi hai abbandonato e pur essendo consapevole che provo ancora qualcosa per te, non sono disposto a fidarmi ancora come un tempo. Non sono pronto a buttarmi un’altra volta nonostante sia consapevole del fatto che, quello che riesci a darmi tu non può darmelo nessun altro” spiegò seriamente.
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Burning Sun [IN REVISIONE]
Teen FictionC'è una storia dietro a ogni persona. C'è una ragione per cui loro sono quel che sono. Loro non sono così solo perché lo vogliono. Qualcosa nel passato li ha resi tali, e alcune volte è impossibile cambiarli. [S.Freud]