“Quale delle due è la tua ragazzina, Jhon?” domandò Chris avvicinandosi al suo vecchio amico senza distogliere lo sguardo dalle due ragazze, che si muovevano a ritmo di musica sul palco.
Jhona strinse i pugni. Vivian non era una ragazzina e nemmeno la sua ragazzina, era semplicemente la ragazza alla quale doveva tutto.
“Quella con il vestito a fiori” rispose serio.
Chris sorrise compiaciuto.
“Carina, davvero un bel bocconcino. Ti dispiace se faccio quattro chiacchiere con Lei?” chiese divertito.
Jhona strinse i pugni ancora più forte. Sapeva che quello era proprio l’obiettivo della serata, ma aveva paura che potesse succederle qualcosa. Non l’avrebbe mai permesso e di certo avrebbe fatto cadere la copertura piuttosto che lasciarla nelle mani di Chris.
“Non funzioneranno i tuoi modi con Lei amico” disse.
“Vedremo” rispose Chris convinto.
Rik si avvicinò a Chad che guardava Diana muoversi interessato.
Tutto ciò che vedeva su quel palco era un mix di artisti che conosceva fin troppo bene. La ragazza con il vestito a fiori era decisamente un Pollock; energia pura, movimento, nei mille colori che indossava e vedeva dentro di Lei. La ragazza dal viso dolce invece era un Dalì; elegante, borghese ma innovativo. Rosso passione come il suo vestito, rosso eleganza ricercata, rosso come l’amore. Insieme però riuscivano ad essere qualcosa di più, qualcosa che lui aveva sempre amato incondizionatamente. L’ innovazione per antonomasia, l’introduzione della quarta dimensione, il cubismo. Oh si, insieme erano decisamente un fantastico e indimenticabile Picasso.
“Qual’ è quella che ha fatto perdere la testa al tuo fratellino?” domandò.
“Quella sul palco con il vestito rosso” rispose Chad sorridendo.
Semplice, automatico, rosso, dannatamente rosso. Ma non rosso sangue, rosso vivo, rosso conquista. Una volta catturata avrebbe avuto modo di studiarla e perché no di usarla come modella per le sue opere. Sarebbe stata sicuramente una bellissima modella.
“E’ ancora la sua ragazza?” chiese nuovamente.
Chad si sistemò il ciuffo.
“Non lo so, ma non vedo l’ora di scoprirlo. E’ decisamente cambiata dall’ultima volta che l’ho vista” disse incamminandosi in pista.
“Il numero di persone in questa stanza è maggiore rispetto allo spazio minimo indispensabile a una persona per respirare” constatò Paul sistemandosi la cravatta.
“Rilassati per una sera amico!” consigliò Greg dandogli una pacca sulla spalla.
Kim osservava la situazione da poco lontano. La sua occasione era proprio davanti a suoi occhi e doveva sfruttarla.
“Il tuo amico ha ragione” esclamò affiancandosi a Paul.
Greg la guardò stupito.
“Scusa, ma non ho potuto fare a meno di ascoltare la vostra discussione e mi trovo pienamente d’accordo. Il rapporto areo illuminante non è rispettato qui dentro. Piacere Kim!” disse sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi.
“Paul” rispose secco il ragazzo.
Greg la guardava incuriosito. Da sempre era affascinato dalle ragazze intelligenti e intraprendenti e quella ragazza mora sembrava possedere entrambe le caratteristiche.
“Piacere Greg! Hai voglia di ballare Kim?” chiese avvicinandosi a lei.
Kim sorrise.
“Con piacere” rispose seguendolo in pista.
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Burning Sun [IN REVISIONE]
Teen FictionC'è una storia dietro a ogni persona. C'è una ragione per cui loro sono quel che sono. Loro non sono così solo perché lo vogliono. Qualcosa nel passato li ha resi tali, e alcune volte è impossibile cambiarli. [S.Freud]