“Sei pazza non è vero? Perché non ho altre spiegazioni al tuo comportamento irresponsabile Vivian!”
Vivian lo guardò mentre camminava nervosamente avanti e indietro nella stanza. Aveva messo in conto questo tipo di reazione da parte sua, ma se doveva essere sincera sperava in un inizio meno tragico di quello a cui stava assistendo. Harold sembrava sull’orlo di una crisi di nervi, ma come biasimarlo?
“Harold è l’unica soluzione!” disse.
Harry si fermò per un secondo fulminandola con lo sguardo.
“Bella soluzione che hai trovato genio! Davvero bella! Ma non ti aspettare che io accetti questa cosa!” esclamò arrabbiato.
Niall e Liam lo guardavano preoccupati, pronti ad intervenire nel caso perdesse il controllo. C’era da aspettarsi qualsiasi reazione da lui al momento; quando si parlava di Diana, lui scattava come se fosse la cosa più preziosa che avesse al mondo e forse era davvero così.
Spencer assisté silenziosa. Si era chiesta mille volte se accettare di aiutare Jess fosse la cosa giusta, ma non poteva permettere che gli episodi dell’anno precedente accadessero ancora. Doveva proteggere la ragazza mora che aveva al suo fianco. Diana non aveva ancora detto una parola, nonostante l’oggetto della discussione fosse proprio Lei. Guardava un punto fisso sul pavimento, assimilando ogni parola che veniva detta da Vivian e Harold, senza riuscire a formulare un’idea sensata in merito.
“Harold ragiona! Credi che metterei di proposito in pericolo la vita di Diana?! “domandò Vivian spazientita.
Harry si passò una mano nei capelli nervoso. No, sapeva che non l’avrebbe mai fatto, ma tutto quello che usciva dalla bocca di Vivian al momento gli sembrava soltanto assurdo.
“E’ quello che hai appena fatto nel caso non te ne fossi accorta! Quando imparerai a contare fino a dieci prima di parlare sarà troppo tardi!”.
Liam scosse la testa infastidito, Harry stava esagerando.
“Harold…” disse.
Harry si voltò di scatto puntandogli un dito contro.
“Non ti azzardare a prendere le sue difese anche stavolta Liam!”
Spencer si allontanò da Diana spazientita. Doveva mettere un punto a quella situazione stupida. C’era troppa tensione nell’aria.
“Harold dovresti calmarti” disse avvicinandosi a lui.
“Come diavolo faccio a calmarmi Spencer?! Non capisco come voi possiate essere così tranquilli!”
Vivian sospirò portandosi una mano ai capelli.
“Harold, Jhona è dalla nostra parte, non permetterà che le succeda niente!” esclamò.
Harry si avvicinò a Lei a grandi passi.
“Hai ancora il coraggio di fidarti di quello Vivian?!” domandò infuriato.
Vivian fece un passo verso di Lui.
“Si Harold! Mi fido di Lui! So che ci aiuterà! E possiamo risolvere questa cosa se provi a ragionarci seriamente! Ce l’abbiamo fatta l’anno scorso! Ce la faremo anche quest’anno!”.
Harry scosse la testa nervoso sorridendo amaramente.
“Non è un fottuto gioco Vivian! Non è un’avventura da provare per movimentare le giornate! Si tratta della sua vita!” urlò indicando Diana che stava ancora immobile nella sua posizione.
“L’anno scorso si trattava della tua Harold! Che ti piaccia o no venerdì prenderanno Diana e sai che ce la faranno in qualche modo! Non possiamo cambiare le cose adesso, non possiamo incastrarli se non venerdì, cogliendoli di sorpresa!” affermò Vivian.
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Burning Sun [IN REVISIONE]
Novela JuvenilC'è una storia dietro a ogni persona. C'è una ragione per cui loro sono quel che sono. Loro non sono così solo perché lo vogliono. Qualcosa nel passato li ha resi tali, e alcune volte è impossibile cambiarli. [S.Freud]