Slegai la mia cintura di sicurezza, una volta che la fase di decollo era terminata, il viaggio sarebbe stato abbastanza lungo, così ne approfittai per portarmi avanti con la lettura di un libro consigliatomi da Margaret."è così surreale" le parole di Angie, mi distolsero dalle poche righe che ero riuscita a leggere, ero troppo presa da altro, per riuscire ad immergermi in una storia come ero solita fare.
"già" concordai, rilasciando un lungo respiro "ora che sono qui, sto realmente percependo il cambiamento della mia vita, tutti continuavano a ripetermelo, ma fin quando non ci sei realmente dentro non lo comprendi"
"ripensamenti?" sorrisi, per la medesima domanda ricevuta a distanza di poche ore, da due persone completamente diverse.
"sai non sei la prima ad avermelo chiesto"
"di chi parli?" mi definivo una persona molto curiosa, ma in quel poco tempo capì che Angie non era da meno.
"Styles" scimmiottai la sua voce, con tanto di smorfia, mi era antipatico, era palese.
"sai che l'ho beccato varie volte fissarti mentre eravamo in pullman?" il tono furbo della mia amica mi fece arrossire, in realtà mi era capitato più volte di scontrarmi con i suoi occhi, cogliendolo in flagrante, ma lui di certo non provava imbarazzo per questo, a differenza mia che distoglievo immediatamente lo sguardo.
"mi odia" ammisi, pensandolo davvero "mi considera la solita figlia di papà raccomandata" sbuffai, mantenendo un tono basso, era comunque seduto poche file prima di me.
"o magari pensa che tu sia davvero molto bella"sorrise, arricciando il naso.
"non credo" sorrisi appena "e sinceramente il mio scopo non è quello di piacergli, come già sai non lo sopporto" chiarì il mio concetto.
"mmm, vedremo" commentò, prendendo un sorso d'acqua dalla sua bottiglietta.
"Clarissa dorme?" domandai, notandola praticamente ricoperta fino alla testa dal suo giubbino.
"si, dice che odia dormire anche con un minimo fascio di luce, preparati a notti buie" bisbigliò.
"l'importante è che non russi" ridacchiai e lei con me.
Trascorsi le restanti ore ad ascoltare un po di musica dal mio iPad, anche Angie si era addormentata e per quanto volessi riposare anch'io, il sonno non era dalla mia parte.
Svegliai entrambe, quando arrivò il momento di allacciare le cinture per l'atterraggio, portai il mio sguardo fuori dal finestrino, notando come quella realtà appena incontrata, fosse totalmente diversa da quella che mi ero appena lasciata alle spalle per un po.
Il silenzio che regnava, una volta scesi sulla pista di quell'aereoporto militare, era assurdo.
Nessuno spiccicava parola, ognuno era preso dal recuperare le proprie valigie direttamente dalla stiva dell'aereo.
Afferrai il mio a fatica, non avevo poi molta forza, nonostante quella valigia non fosse poi così pesante.
Barcollai di qualche passo all'indietro, scontrandomi con qualcosa, mi voltai e quel qualcosa divenne qualcuno.
"mi scusi" mormorai, non appena mi resi conto di essermi proprio scontrata con il caporale Styles.
"non voglio pensare al momento in cui lei debba trascinare un corpo in fin di vita" sputò, afferrando la sua valigia.
Le sue parole mi mortificarono molto, lui era un altro che avrebbe ostacolato il mio cammino per delle convinzioni infondate.
Mi era ormai chiaro di non essergli affatto simpatica e la cosa era reciproca.
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Mission of love [H.S.]
FanfictionQuando hai sempre lottato per realizzare i tuoi sogni, ma una volta raggiunti ti accorgi di volere di più, cosa fai? "sei consapevole che salendo su quell'aereo, la tua vita verrà completamente stravolta?" "è quello che voglio" Dal capitolo 1 "Isabe...