Harry's pov
Guadare lei, era la cosa che più preferivo fare.
Avevo dato per scontato molte cose nella vita, sbagliando.
Pensare di perderla, mi fece capire quanto poco potere avessimo noi su questa terra e quanto fossi perdutamente innamorato di lei.
Non avevo mai creduto di poter incontrare una persona simile, di poter dipendere da qualcuno in un modo così intenso, tutto con lei lo era.
Le emozioni che mi regalava ogni giorno erano profonde, uniche ed indispensabili; non potevo privarmene.
Senza di lei mi sentivo strano, fuori luogo, come se mi mancasse uno pezzo ed era vero, perché lei mi completava, aveva tutto quello che avevo sempre desiderato, tutto.
Era perfetta, era bellissima, era dolce e sexy allo stesso tempo.
Il sogno di ogni uomo, una realtà solo mia.
Impazzivo di gelosia ogni qual volta qualcuno posasse, anche per un sol secondo, i suoi occhi su di lei, non riuscivo a gestirlo, non mi controllavo e sapevo che spesso con quei miei atteggiamenti le dessi fastidio, ma non potevo fare altrimenti, non amavo condividere in nessun senso.Accarezzai i suoi capelli sparsi sul mio petto, amavo il suo corpo nudo avvinghiato al mio, amavo le sue labbra, i suoi occhi, ogni parte di lei.
L'emozione che provai nel riabbracciarla fu qualcosa di unico, di indescrivibile, come se qualcuno, forse un angelo, aveva rimesso al suo posto il mio cuore, che in quei giorni aveva smesso di battere forte, come quando ero insieme a lei.
La vidi agitarsi nel sonno, mormorare qualcosa che non riuscì a comprendere e solo quando le sfiorai il viso, notai come la sua pelle fosse bollente.
"piccola" sussurrai nel tentativo di svegliarla.
I suoi occhioni, pian piano si aprirono, erano lucidi e stanchi.
"h-ho freddo" tremò, accoccolandosi meglio sul mio petto.
"credo tu abbia la febbre" posai la mia mano contro la sua fronte ed era davvero bollente "chiamo Olga"
"no" piagnucolò, stringendo le sue manine attorno al mio busto "non andare, ho freddo" sorrisi come un'ebete dinanzi a tanta tenerezza.
"ti prendo qualcosa per coprirti" le dissi, adagiandola meglio fra le coperte e scendendo dal letto.
Afferrai la mia maglia, fra i tanti vestiti gettati a terra alla rinfusa e dovetti seriamente trattenermi dal saltarle addosso, quando scostò le coperte dal suo corpo nudo per dover indossarla.
Era come una calamita per me, mi attirava tutto di lei, la desideravo ogni attimo della giornata.
"devo chiamare Olga" tentai di nuovo "non saprei come curarti" mormorai pensieroso, ma quando abbassai il capo verso di lei, notai che si fosse nuovamente addormentata.
Ne approfittai per correre in infermeria, non se ne sarebbe neppure accorta della mia assenza.
Richiusi la porta alle mie spalle, dando un giro di chiave per poi avviarmi verso l'infermeria.
Ero sicuro che Olga non avrebbe fatto domande sul perchè ci trovassimo in quella casetta, invece che nella nostre rispettive stanze.
Erano appena le otto del mattino, il giardino era deserto, nessuno mi avrebbe dato fastidio e fatto domande, ma dovetti amaramente ricredermi, quando sulla mia stessa strada incrociai Cloe.
"Harry" si fermò a qualche passo da me, sorridendomi in modo strano.
Quella ragazza non me l'aveva mai contata giusta, ma da quel che ne sapevo, era amica di Isabelle, forse voleva chiedermi di lei.
"ciao" borbottai, continuando a camminare, non avevo tempo da perdere, ma come sempre quella tipa non demordeva e così prese ad inseguirmi.
"come stai?" chiese, facendomi accigliare, cosa centravo io?
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Mission of love [H.S.]
FanfictionQuando hai sempre lottato per realizzare i tuoi sogni, ma una volta raggiunti ti accorgi di volere di più, cosa fai? "sei consapevole che salendo su quell'aereo, la tua vita verrà completamente stravolta?" "è quello che voglio" Dal capitolo 1 "Isabe...