Capitolo 86

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Isabelle's pov
Qualcosa di pesante, fin troppo pensante, mi impediva di respirare regolarmente e quando aprì gli occhi, notai la testa di Amy, schiacciare il mio povero addome che chiedeva pietà.
Le prime luci dell'alba filtravano dalla finestra e solo in quel momento mi resi conto di due cose, ci eravamo addormentate sul divano circondate da pop corn sparsi sul divano, Harry non era tornato.
"Sta ferma" borbottò Amy, quando cercai di alzarmi, dovevo chiamarlo.
"Levati Amy, è urgente" la spinsi, forse un po' troppo, facendola precipitare a terra.
"Ma sei scema?" Urló massaggiandosi il sedere.
"Non ti scollavi" replicai nel mentre andavo alla ricerca del mio telefono che giovava a nascondino nei momenti meno opportuni "hai visto il mio telefono?" Le chiesi, mentre impacciatamente tentò di rialzarsi.
"No" sbuffó, ma proprio allora la porta di casa si aprì.
"Harry" gli andai incontro per abbracciarlo, ma mi fermai quando notai la sua espressione "ma che è successo? Stai bene?"
"Si piccola" abbozzò un piccolo sorriso, attirandomi fra le sue braccia, sembrava teso "ho dormito da mio zio, non potevo guidare con quella pioggia"
"Sì certo, tranquillo, su entra" lo trascinai dentro, fuori si gelava.
"E Cam?"
"L'ho riaccompagnato a casa, doveva incontrarsi con Susan, credo"
"Ciao riccetto" squittì Amy, scompigliandogli i capelli e stranamente Harry non reagì come era solito fare.
"Ciao Amy" rispose semplicemente.
"Piccola dobbiamo parlare" il tono con cui lo disse, non lasciava presagire nulla di buono.
Posò sulla tavola un borsone, all'apparenza molto pesante.
"Eh, sì certo, ma cosa sono?"
"Prove, non chiedermi altro...vado prima a fare una doccia" mi lasciò un bacio sulla fronte prima di sparire in corridoio.
"Strano" commentò Amy.
"Molto strano e il fatto che abbia dormito in casa con Kim mi preoccupa ancor di più"
"Non iniziare con le tue solite paranoie Isa" sbuffó "piuttosto prepariamo la colazione, sto morendo di fame"
"Mmm, si meglio"
Avevo una strana sensazione all'altezza del petto, non potevo sapere di cosa Harry volesse parlarmi, ma il mio intuito, mi suggeriva che non si sarebbe affatto trattato di qualcosa di piacevole, almeno per me.

Un'ora dopo, Amy andò via e solo in quel momento Harry cominciò a rassettare tutto il disordine che avevamo lasciato in salone.
"Lascia stare, me ne occupo io" gli dissi "cosa volevi dirmi?"
La sua espressione cambiò, gettò la scopa e la paletta in un angolo della stanza, avvicinandosi a me.
"Sai quanto ti amo?"
"Ehm certo Harry, perché questa domanda?" Mi agitai.
"Sediamoci" prese la mia mano nella sua, trascinandomi sul divano.
"Quindi..."
"Ieri pomeriggio ho passato tutto il tempo in compagnia di mio zio e di Cam..."
"Lo so"
"Vedi....mio zio ci ha proposto di dormire lì a causa del mal tempo e....forse è meglio se parto dall'inizio" sospirò.
"Eh sì, non ci sto capendo nulla" ridacchiai nervosamente, avevo la netta sensazione che il prossimo nome che avrei sentito, non mi sarebbe piaciuto affatto.
"Qualche giorno fa ho incontrato Kim in casa sua....voleva parlarmi, le ho detto di no, diceva di volermi parlare di quella notte, quando...quando mi ha tradito"
"Ah, non lo sapevo" borbottai infastidita.
"Non è successo nulla di importante Isa, poi sono andato via, ma ieri siamo ritornati per continuare le nostre ricerche e verso mezzanotte...qualcuno ha bussato alla stanza dove io e Cam stavamo dormendo"
"Non mi dire" usai chiaramente un tono sarcastico.
"Quando ho aperto c'era lei" strinse di più la presa sulla mia mano, temeva che scappassi, ma io non ero come lui.
"Ha iniziato a parlare di un'altra persona che era con lei quella notte e nonostante continuassi a ripeterle che non volevo parlare, la curiosità stava avendo la meglio su di me..."
"Quindi avete parlato" la mia non era una domanda.
"Si, ci siamo spostati in camera sua.."
"C-cosa?"
"Solo perché li c'era Cam che dormiva e i suoi non potevano sentire cosa doveva dirmi"
"Certo, come no" sbuffai una risata, che di divertente aveva ben poco.
"Isa per favore"
"Continua"
"Non era vero, non era vero nulla....mi ha ingannato ancora una volta, ha iniziato a dire delle cose strane, che è innamorata di me"
"Lo sospettavo" sussurrai, abbassando il capo.
"Hey" posó due dita sotto al mio mento "sai cosa le ho detto?"
Scossi il capo in segno di diniego.
"Che amo solo te e che lei avrebbe dovuto rispettarti di più"
"E...e cosa ha risposto?" Continuai a guardarlo negli occhi, ma quegli occhi divennero improvvisamente tristi.
"Ti giuro che l'ho subito respinta, non potevo prevedere che facesse una cosa simile..."
"Cosa Harry?"
Il respiro accelerò, così come il battito del mio cuore.
"Mi ha...mi ha baciato" scattai in piedi "l'ho spinta via, è caduta sul pavimento, devi credermi Isa"
"Ma io ti credo" sospirai pesantemente, cercando di reprimere la voglia di spaccare qualcosa "non sei tu il problema Harry" dissi con un fil di voce.
"Non sei arrabbiata con me?" Si alzò, cercando i miei occhi.
"No Harry" posai il capo sul suo petto, ero così stanca di tutti questi problemi "mi fido di te e so che non hai gusti così scadenti" ridacchiai.
"Beh basta guardare la mia ragazza" sorrise, accarezzandomi i capelli.
"Stavolta me la paga"
"Piccola non abbassarti ai suoi livelli"
"Eh no, col cazzo"
"Hey da quanto questa bella bocca dice certe cose...."
"Pensa a disinfettare la tua di bocca" sbottai "ci vediamo più tardi" afferrai le chiavi della mia auto.
"Isa dove stai andando?" Urló, mettendosi davanti la porta.
"Levati Harry, devo darle una bella lezione"
"Isa non serve, ci ho già pensato io"
"No, questa è una questione fra donne, anzi fra una donna e una donnaccia" precisai.
"Vengo anch'io"
"No Harry, stavolta dovrai fidarti tu di me"
"Se quella stronza dovesse anche solo sfiorarti io..."
"Credimi, non le conviene"
"Che mi tocca fare" sospirò, spostandosi "per qualsiasi cosa, chiamami immediatamente"
"Certo, a dopo piccolo" gli scoccai un bacio sulle labbra, catapultandomi fuori casa.
Stavolta nulla mi avrebbe fermato, avrei finalmente avuto la soddisfazione di metterla in ridico e no, non mi sarei affatto sentita in colpa nei riguardi di una persona che non si era creata alcun tipo di problema nell'intromettersi in una storia non sua.

Mission of love [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora