Capitolo 35

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Harry's pov
Un buon profumo, il più bello, il mio preferito, invase le mie narici non appena aprì gli occhi e non mi stavo sbagliando, non stavo sognando era proprio lei, la mia Isabelle.
I suoi capelli color cioccolato erano sparsi sul cuscino ed ero sicuro che se avessi avuto con me il mio taccuino, avrei iniziato a ritrarla, per ore ed ore, senza mai stancarmi.
Le scostai una ciocca di capelli dal volto, era bellissima e cosa più importante era mia e ci amavamo, ci amavamo da pazzi.
Guardai l'orologio al mio polso, rendendomi conto che fosse ora di andare, se non volevo rischiare di essere beccato.
La situazione non era delle migliori, sapevo di avere tutti gli occhi puntati contro, come ero sicuro di aver innalzato tante invidie in questo posto; non avrei mai messo a repentaglio la carriera di Isabelle, svolgeva il suo lavoro alla grande, era la migliore.
Le lasciai un bacio sulla tempia, guardandola un'ultima volta, prima di scostare le coperte dal mio corpo, ricordando però che la sera precedente avevo portato con me qualcosa che volevo mostrarle, qualcosa di molto intimo, personale, una passione che non condividevo con molti, ma col lei, volevo farlo, volevo che mi conoscesse pian piano come ci si addormentava e poi in modo sempre più profondo.
Afferrai la giacca della mia divisa, estraendovi il ritratto che tempo fa le avevo fatto; non era ancora mia, ma quando la mia mano scorreva rapida su quella carta ingiallita dal tempo, era come se la conoscessi da sempre, come se fossi a conoscenza di ogni suo singolo particolare.
Afferrai una penna, scrivendo sul retro poche righe, prima di posarlo sul suo cuscino, doveva sapere che anche quando non c'ero, io ero sempre con lei.
Infilai la giacca, con l'intento di raggiungere la porta, ma un paio d'occhio, alquanto inquietanti, erano posati su di me, facendomi quasi sentire a disagio.
"Che cazzo hai da guardare?" Domandai schietto a quella ragazza dai capelli nero corvino, il cui nome doveva essere fuoco o fiamma, non lo ricordavo neppure.
"Diabetico" commentò con un'alzata d'occhi "ma devo ammette che hai la mia stima" aggiunse, sorridendo in modo beffardo.
"A cosa devo questo onore?" Domandai, incrociando le braccia al petto.
"Hai rifiutato Cloe, non è una cosa da poco" rispose con ovvietà.
"Sono innamorato della mia ragazza, tutto qua" scrollai le spalle, sinceramente non ci vedevo nulla di strano nel fatto che avessi rifiutato quella ragazza, era carina, ma nulla di più, almeno ai miei occhi.
"Ammirevole" con il suo tono, sembrava sempre che ti stesse prendendo per il culo, ma in tutta onestà, non mi curai neppure di capirlo.
"Lo so" sghignazzai "devo andare, tieni a bada la tua amica" feci un cenno con la testa in direzione di Amy, prima di uscire da quella stanza, che avevo adorato ogni secondo della nostra notte insieme, certo avrei preferito che fossimo stati da soli, ma tutto sommato, anche solo dormire con lei, mi rendeva più che felice.

Isabelle's pov

Il suono intermittente e martellante della sveglia, mi costrinse ad abbandonare il bel sogno che stavo facendo, un sogno che prevedeva un mondo diverso.

Avevo infatti sognato un posto, un posto davvero bello, mai visto prima, era una casa al mare, in legno ed affacciava proprio sulla spiaggia.

In pratica, quello che avevo sempre voluto, con l'aggiunta, che in quella casa, al mio fianco, avevo Harry. Eravamo felici, spensierati, avevamo appena finito di fare l'amore, era stato fantastico, lui si prendeva cura di me da anni ed aravamo sposati.

"e questo cos'è?" stropicciai gli occhi, quando la voce di Amy, giunse ovattata alle mie orecchie.

"mettilo al suo posto, glielo ha lasciato quel diabetico del ragazzo" rispose Fiamma.

"di che state parlando?" mi misi seduta, sbadigliando sonoramente.

Dov'era Harry?

Mission of love [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora