Capitolo 71

10.1K 318 22
                                    

"Harry...non è..."
"Isabelle, non provare nemmeno ad inventarti scuse" digrignò fra i denti e conoscendolo, il suo pensiero era subito corso verso persone che quel giorno non avevo neppure incontrato.
"Mio padre mi ha tirato uno schiaffo" sospirai, cercando di rilassarmi, quella situazione mi stava procurando troppa angoscia ed io non volevo più sentirmi così, era opprimente.
"Cosa? Perché?" Urló così forte che dovetti allontanarmi.
"In pratica gli ho chiesto se avesse direttamente scopato con Margaret per avermi" scrollai le spalle, cercando di sminuire il tutto, ma dall'espressione furente di Harry, era chiaro che non avesse affatto digerito l'evolversi di quella giornata.
"Questo non lo giustifica dallo schiaffeggiarti" le sue mani erano chiuse a pugno lungo i fianchi, si stava trattenendo dal ricambiarlo con la stessa moneta, ma io non volevo mettere altra carne a cuocere, la situazione era già complicata di per se ed uno scontro fra mio padre ed il mio fidanzato, era proprio l'ultima cosa di cui avessi bisogno.
"Lo so, se ne è pentito l'attimo dopo, ma me ne sono andata, senza dargli modo di scusarsi"
"Voglio parlare con lui" disse, afferrandomi per mano per tornare alla sua auto.
"No Harry per favore, non stasera" inchiodai i piedi a terra e riuscì a fermarlo, solo perché lui lo voleva "non roviniamoci anche questa cena"
"Stai facendo gli occhi dolci con me?" Assottigliò lo sguardo, trattenendo a stento un sorriso.
"Ma figurati" feci un gesto con la mano, giusto per enfatizzare un concetto veritiero e che per fortuna, sembrava che avesse funzionato.
"Sei perfida" ridacchiò, ritornando verso Frank, i miei piedi chiedevano pietà, ma almeno avevamo evitato altre tragedie per quella notte.

Frank fu felicissimo di vederci e ci accolse con le sue solite battute e prese in giro per Harry.
Era quasi stupito dal fatto di vedermi ancora lì, ma a detta sua, se Harry mi aveva riportato in quel posto, era perché io fossi davvero importante per lui.
Sentirsi dire queste cose era bellissimo, lui mi dava tante certezze, ma se anche il mondo riusciva a vedere l'amore che ci legava, era ancora meglio, eravamo imbattibili.
"Credo di non aver mai mangiato carne così buona" sorrisi, toccandomi la pancia strapiena.
"Stasera ti sei superata" ridacchiò, indicando il mio piatto completamente tirato a lucido, non c'era bisogno neppure di lavarlo, non avevo lasciato neppure una briciola.
"E pensa che da Liam abbiamo svuotato una dispensa"
"Mmm Liam" borbottò, masticando nervosamente il suo ultimo pezzo di carne.
"Sei geloso Harry?" Alzai un sopracciglio, cercando di non mettermi a ridere come una pazza, di fronte alla sua espressione infastidita e da bambino imbronciato.
"Avete un bel rapporto" fu la sua risposta, prima di prendere un generoso sorso di birra.
"Si, non mi posso lamentare" calcai la dose.
"Magnifico" borbottò, torturando quel povero fazzoletto di carta, vittima dei suoi complessi inutili.
"Un rapporto fra due normali fratelli" dissi, vedendo che lui non era affatto divertito da questa conversazione.
"Beh mi fa piacere per voi"
"Harry"allungai la mano per sfiorare la sua posata sul tavolo "qual'è il problema?"
"Nessuno Isabelle" sbuffó.
"Non ci credo, dimmi la verità"
"Non ridere di me però" mi puntò un dito contro, era esilarante quando stesse prendendo quella questione sul personale, vedeva problemi dove non esistevano neppure.
"Promesso"
"Mi dà fastidio" sbottò, di punto in bianco "cioè, voglio dire...sono felice per te, per aver ritrovato tuo fratello e per avere anche un bel rapporto, ma cazzo fra tutte le persone che popolano questo cazzo di mondo, doveva essere proprio Liam?"
"Ma perché non lo sopporti?"
"Isabelle ci ha provato spudoratamente con te fin dal primo giorno, certe scene sono ancora impresse nelle mie mente" si toccò la testa con un dito e Dio mio, non resistevo più, dovevo ridere, ma questa questione, sembrava che davvero lo infastidisse tanto.
"Questo è vero Harry, non sapeva che io fossi sua sorella e forse in qualche modo..."
"Gli piacevi"
"Si ma in modo diverso, all'inizio avrà confuso le cose, ma oggi Harry fra di noi c'è solo tanto bene, quello che provano due fratelli" scrollai le spalle.
"Lui non mi sopporta, se solo prova a dividerci io..."
"Harry lui non vuole dividerci, lui cerca solo di proteggermi"
"Ci sono io per questo" si incazzò ancora di più.
"Sono due cose diverse, lui mi protegge come fratello, tu come mio uomo, sono cose opposte Harry, non crearti complessi inutili"
"Io non mi creo complessi" mi guardò sgomentato "capisco di aver sbagliato in passato e so che lui ti è stato molto vicino, ma deve smetterla di guardarmi come se io rappresentassi sempre un costante pericolo per te"
"Se vuoi ci parlo"
"No, nel caso ci parlo io se continua su questa strada"
"Come vuoi" sospirai, gli uomini e il loro orgoglio "e comunque Harry, Liam può pensare quello che vuole, puoi non piacergli, può considerarti un pericolo, quello che vuole, ma a me non interessa, perché io ti conosco realmente e non permetterei né a lui, né a nessun altro di dividerci, fidati di me"
"Lo so, io mi fido di te, solo che..."
"Sei geloso" ridacchiai, solleticandogli la mano.
"Mmm" borbottò, guardarmi male "vieni qua" mi fece alzare dalla sedia, per trascinarmi sulle sue gambe.
"Harry c'è gente" mi guardai in torno, ma nessuno sembrò darci tante attenzioni, tranne Frank, che rideva sotto i baffi.
"Che guardino, intanto sei solo mia" posó le sue labbra sulle mie ed in quel momento io dimenticai tutto, come sempre d'altronde.
"Solo tua" sussurrai sulle sue labbra.
Era strano come un uomo, bello come lui, potesse, in realtà, nascondere tutte queste insicurezze, ma ciò mi faceva ancora di più capire quando tenesse a me.
"Allora piccioncini tutto bene qui?"
Frank sbucò fra le nostre teste, lasciando un bacio sulla mia e sulla guancia di Harry.
"Ma che schifo fai?" Si lamentò Harry, cercando di pulirsi da non so bene cosa. Ah gli uomini.
"Tutto bene grazie" gli sorrisi, quell'uomo mi era particolarmente simpatico, era sempre un piacere trascorrere una serata del genere.
"Sono contento, piaciuta la carne?"
Chiese andandosi a sedere al mio posto.
"Si era buonissima"
"Passabile" commentò Harry, ma dalla risata di Frank, capì che fosse abituato ai commenti di questo ragazzaccio che continuava a palpeggiarmi come se stessimo da soli.
Dovevo solo cercare di non arrossire e nessuno se ne sarebbe accorto di quello che stava accadendo sotto quel tavolo.
"Sei il solito burlone, il lavoro come va?" Chiese, poggiando i suoi gomiti sul tavolo.
"Bene, le solite cose a te?"
"Alla grande, è aumentata la clientela" disse, guardandosi attorno con aria soddisfatta.
"Sono molti anni che lavori qui?" Chiesi curiosa.
"Il locale è sempre lo stesso, ma diciamo che prima era più...movimentato" ridacchiò, scambiandosi un'occhiata con Harry alle mie spalle che non fiatò più.
"Oh, non capisco" dissi, volevo saperne di più.
"Avevo solo cameriere donne sai per attirare la clientela ma poi... Arriva un punto nella vita e precisamente quando ti fai vecchio che capisci che devi puntare su qualcosa di più serio"
"Diciamo che gli sarebbero scoppiate le coronarie altrimenti" ridacchiò Harry, beccandosi un'occhiataccia da parte di entrambi.
"A te non è scoppiato nulla?" Chiesi e per poco Frank non si strozzò con la birra che stava bevendo dal bicchiere di Harry.
"Ma ti pare, io ero nel fior fiori dei miei anni" gonfiò il petto.
"Certo, lui e Ron, due idioti" rispose Frank con le lacrime agli occhi per il troppo ridere.
"Diciamo che Ron non seguiva i miei consigli"
"e quali erano i tuoi consigli?" Chiesi, incrociando le braccia al petto ed i suoi occhi caddero subito li.
"Piccola sono segreti del mestiere, non posso svelarteli"
"Ben detto amico, mi dispiace Isabelle ma almeno su questo noi uomini dobbiamo collaborare"
"Siete tremendi" alla fine anch'io mi lasciai trascinare dalle loro risate e trascorsi forse la serata più serena della mia vita, sicuramente quella dove avevo riso di più.

Mission of love [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora