Rimasi impalata a fissare le sue spalle muoversi verso l'ingresso di quella stanza, stavo congelando lì fuori, ma non riuscivo a muovermi, ero come paralizzata dai suoi movimenti, ma sopratutto dalle sue parole.
Buon Natale amore mio.
Lui mi guardava esattamente come otto mesi fa, anzi forse con ancora più amore, lui mi amava, ne avevo la certezza, come ero sicura che questa mia indifferenza lo stesse facendo soffrire, ma non era l'unico e per quanto lo amassi tanto anch'io, non riuscivo a non averne paura.
Ero stata troppo male per cancellare tutto e gettarmi fra le sue braccia, sarebbe stato sbagliato per entrambi, sapevo che ci saremmo portati dietro i nostri rancori se avessimo fatto le cose di fretta, avevo bisogno di tempo ed il problema era che io non sapevo di quanto ne avessi bisogno.
"vuoi prenderti una polmonite?"
La voce di Liam mi portò alla realtà, ero frastornata, completamente su di un altro pianeta.
"oh, no entro" scossi il capo, stringendo fra le mie mani quella scatolina che non avevo il coraggio di aprire, ma che al contempo mi incuriosiva da morire, quel ragazzo era una continua sorpresa e l'effetto che aveva su di me non era cambiato di una virgola, anzi forse potevo dire che si fosse intensificato.
"avete litigato?" sussurrò Liam, trascinandomi verso un tavolo sul quale vi era qualcosa da mangiare e da bere, ma io non avevo voglia ne dell'uno, ne dell'altro.
"era il minimo" risposi, limitandomi ad afferrare un bicchiere d'acqua.
"vodka liscia?" Liam inarcò un sopracciglio, guardando il bicchiere fra le mie mani.
"oh, mi sembrava strano che a casa di Fiamma ed Amy ci fosse una bottiglia d'acqua" stavo per posarlo, quando poi pensai che infondo non c'era nulla di male per stendere i nervi, magari avrebbe fatto effetto.
"hey vacci piano" ridacchiò, sfilandomi il bicchiere dalle mani.
"mmm, pensa alla tua ragazza che è già abbastanza su di giri" sbuffai, in quei pochi mesi avevo capito quanto Liam potesse essere geloso e possessivo, in parte era stato un degno sostituto di quel riccio imbronciato che non aveva smesso per un sol secondo di guardarmi le gambe.
Se mi amava davvero e se davvero ero l'unica per lui, la sua sofferenza dopo lunghi otto mesi, era dovuta anche ad altro.
Ma non era l'unico, mi mancava perdermi in lui, perdermi dove solo noi insieme potevamo arrivare, sarà stato l'alcool, ma avevo un'improvvisa voglia di saltargli addosso, baciarlo e prenderlo a pugni nello stesso momento.
"in effetti" alzò gli occhi al cielo "cerca di non far danni anche tu stasera" sospirò, riposando il bicchiere che avevo ripreso.
"che noia, ma comunque puoi star tranquillo, vado a sedermi al fianco di Niall e lì morirò per tutta la serata" feci un mezzo sorriso, prima di dirigermi dal biondo e dal suo gruppo di amici, fra i quali non mancava proprio nessuno.
"hey tutto ok?" mi sorrise, non appena mi sedetti al suo fianco.
Avrei voluto dire che nulla era ok, sopratutto quando un paio d'occhi ambrati, non facevano altro che bruciare ogni minima parte del mio corpo, avevo caldo, stavo andando a fuoco, ma mi limitai ad annuire al mio amico ed a fingere un sorriso di circostanza.
"e così tu e Liam siete fratelli?" i tentativi di Clarissa di far conversazione con me, erano al quanto ridicoli, non aveva fatto nulla per mettersi in contatto con me in quei mesi.
"già" mormorai, sfregando ripetutamente le mani sulla mia gonna.
"deve essere stato uno shock, dopo così tanti anni" continuò imperterrita "quella missione ha cambiato le vite di molte persone" aggiunse, sorridendo al suo ragazzo.
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Mission of love [H.S.]
FanfictionQuando hai sempre lottato per realizzare i tuoi sogni, ma una volta raggiunti ti accorgi di volere di più, cosa fai? "sei consapevole che salendo su quell'aereo, la tua vita verrà completamente stravolta?" "è quello che voglio" Dal capitolo 1 "Isabe...