Harry's pov
Cos'era la felicità?
Se avessi dovuto dare una risposta a questa domanda, avrei senz'altro ricordato quel giorno.
Da quando Ron era tornato a far parte della mia vita, mi sentivo nuovamente completo, avevamo parlato tanto in quei giorni, riso ed anche pianto.
C'era stato fatto del male, ci era stato tolto troppo tempo prezioso, ma ora dovevamo solo pensare al futuro che sarebbe stato molto più leggero da affrontare.
I suoi genitori avevano quasi rischiato un infarto quando vennero a sapere di come in realtà fossero andate le cose.
Dopo la notizia della sua morte, decisero di trasferirsi in Italia e fu così che in quel momento mi ritrovavo a dover condividere il nostro letto con quell'idiota dai capelli rossi.
"Teoricamente dovresti dormire sul divano" sbuffai, dandogli una ginocchiata, quando per poco non mi fece cadere dal letto.
"Così praticamente voi scopate e io soffro" replicò, mettendosi comodo.
"Ma cos'è questo?" Borbottò Isa, che in tutto ciò non riuscivo neppure a sfiorare perché il signor Ron aveva avuto la geniale idea di mettersi in mezzo.
"Bimba non vuoi saperlo davvero"
"Ron ti castro" sbottai, scavalcandolo e mettendomi finalmente vicino la mia ragazza.
"Scherzetto, era solo la mia gamba"
"Non continuare" gli puntai un dito contro, oramai conoscevo a memoria tutte le frasi imbarazzanti che sarebbe stato in grado di dire anche in presenza di Isabelle.
"Comunque parliamo di cose serie"
Si mise a sedere ed io sapevo a prescindere che non avremmo parlato di nulla di serio.
"Isabelle devi presentarmi un'amica, single possibilmente o magari anche Susan potrebbe presentarmene una"
Inutile dire che quando Ron fece conoscenza con Cam, nacque una vera e proprio sfida per chi fosse il mio migliore amico, Ron non si era limitato nel tentare di corteggiare Susan e Cam varie volte, era stato sul punto di prenderlo a pugni, ero esattamente fra due fuochi, tuttavia non potevo affatto lamentarmi.
"Lascia stare le amiche di Susan, sono delle sanguisughe" dissi, facendo stendere Isabelle sul mio petto.
"Non è vero, sono molto simpatiche, però forse è meglio una ragazza della tua età....solo che l'unica amica single che ho è...lesbica"
"Quelle sono delle gran porche, come si chiama?"
"Amy, ma credimi non le interessano affatto gli uomini" spiegò.
"Confermo, se non è rimasta folgorata dal mio fascino, è impossibile che tu.." Non riuscì a finire di parlare che due mani, provenienti da lati opposti, planarono sulla mia nuca.
"Ma che cazzo fate?"
"Così impari" sbuffó Isa, mettendo il broncio.
"Già, cosa vorresti dire che io non sia in grado di far cadere ai miei piedi una ragazza?" Disse Ron, inarcando un sopracciglio.
"Ron, non gli piace il cazzo"
"Sei un cafone" urló Isa, rigirandosi nel letto, dandomi le spalle.
"Confermo, che modi" sghignazzò quell'idiota, stendendosi al mio fianco "e neanche stasera te la da" aggiunse, dandomi a sua volte le spalle.
"Questa me la paghi, giuro che me la paghi" parlai al vuoto, perché nel giro di pochi secondi, l'unica risposta che ricevetti fu il loro russare."Dobbiamo organizzare qualcosa" disse Isa, continuando a girare quelle uova da oltre mezz'ora.
"Cosa?" Disse Ron, mangiando quella che doveva essere la mia colazione, preparata dalla mia ragazza.
"Una festa di ben tornato" rispose con tono ovvio "voglio presentarti un po di amici" sorrise nel mentre io ero incantato a fissare il suo culo, stretto in dei leggins neri.
"Isa tu sei un genio, te la sei scelta bene amico, hai tutta la mia approvazione"
"Avevi dubbi?" Presi l'ultimo pan cake, prima che mi fregasse anche quello.
"Effettivamente ha sempre avuto buon gusto in fatto di donne" per poco non mi strozzai, ma dalla risata di Isa, capì di averla scampata.
"Non sono d'accordo, spesso mi ha deluso"
"Hai conosciuto le sue vecchie fiamme?" Chiese Ron, guardandomi in modo malefico.
"Poche e mi sono bastante per capire che no, non aveva affatto buon gusto, ma oggi posso dire che è migliorato tantissimo"
"Eh beh, su questo alzo le mani"
"Fra poco le alzerò anch'io su di te, se non smetti di guardarle il culo" sbottai.
"Cazzo anche geloso, amico sei irrecuperabile" iniziò a ridere a tal punto che per poco non cadde dalla sedia.
"Potrei dire lo stesso di te" borbottai.
"Dai lascialo stare" disse Isa, venendosi a sedere sulle mie ginocchia "sarà anche geloso, ma in compenso è un gran romanticone"
"Piccola streghetta non mettertici anche tu" le pizzicai i fianchi, facendole il solletico.
"Basta, basta per favore" ridacchiò, contorcendosi su di me.
"Sta buona, sono giorni che non..."
"Scopiamo" disse Ron, sbucando fra le nostre teste "un po di solidarietà Harry, io non scopo da più di un anno"
"Non scopavi neanche prima" gli ricordai, solo grazie a me riusciva ad accalappiarsi qualche ragazza per la serata, in passato era sempre stato abbastanza timido per certe cose ma ora dimostrava di essere molto sicuro di se stesso.
"Beh, allora ho molto da recuperare" si allontanò, iniziando a spogliarsi per casa, nonostante sapesse benissimo quanto odiassi il disordine ed ovviamente lui lo faceva apposta.
"Isa, organizza tutto per questa sera stessa, sono carico" disse facendo un gesto osceno, prima di sparire in corridoio, ormai in mutante.
"E tu non ridere" dissi ad Isa che alzó le mani in segno di resa.
"Non ho visto nulla" ridacchiò, scompigliandomi i capelli "pancake?"
*****
Isabelle's pov
Il ritorno di Ron, aveva sicuramente portato una ventata d'aria fresca nelle nostre vite, Harry era molto più sereno, più felice ed era davvero bello vederlo così, rendeva me altrettanto tranquilla e speranzosa.
Volevo che quel ragazzo avesse una festa di ben tornato con i fiocchi, la sua storia mi aveva commosso molto, era stato vittima di un'ingiustizia che forse nulla sarebbe stato in grado di riparare.
Nessuno avrebbe mai potuto compensare i giorni di vita persi, quei giorni in cui era stato torturato in modi indicibili ed inimmaginabili per noi umani, ma purtroppo queste cose accadevano tutti i giorni, il mondo a modo suo, stava candendo a pezzi e noi uomini eravamo vittima degli errori commessi da noi stessi.
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Mission of love [H.S.]
FanfictionQuando hai sempre lottato per realizzare i tuoi sogni, ma una volta raggiunti ti accorgi di volere di più, cosa fai? "sei consapevole che salendo su quell'aereo, la tua vita verrà completamente stravolta?" "è quello che voglio" Dal capitolo 1 "Isabe...