Isabelle's pov
La sensazione delle sue labbra sulle mie era paradisiaca.
Mi ero persa.
Ancora una volta ero caduta nella sua trappola.
Le sue mani, ben presto, trovarono posto sui miei fianchi, attirandomi ancor più a se.
Così come le mie, si intrufolarono fra i suoi capelli, rendendoli ancor più selvaggi di quanto già non lo fossero ogni giorno.
Mi morse il labbro, facendomi scappare un gemito.
Strinsi a pugno i suoi capelli, provocando in lui un suono simile.
Le sue labbra scesero lungo la mia mascella, permettendomi di riprendermi quell'area che mi aveva tolto con quel bacio.
Prese però, a dedicare le sue attenzioni ad ogni singoli centimetro del mio collo con teneri baci e qualche piccolo morso.
Non ragionavo, non pensavo più a nulla, solo alle sue labbra su di me, a lui, ai suoi occhi, dimenticando che tutto sarebbe finito da un momento all'altro e che lui rimaneva sempre il solito stronzo.
"Tu sei come me" sussurrò nel mio orecchio e fu allora che la mia testa, riprese a ragionare lucidamente.
Mi allontanai di scatto e con la stessa rapidità gli assestai uno schiaffo in pieno viso.
"Non dovevi baciarmi" urlai e lui in tutta risposta, scoppiò a ridere toccandosi il punto dove lo avevo precedentemente colpito.
"L'aggressività è sexy" ammiccò, rischiando di riceverne un altro.
"Sto davvero per farti del male" lo avvisai assottigliando lo sguardo.
"Avanti, fallo pure" spalancò le braccia, avanzando di un passo "che aspetti colpiscimi" aggiunse con ancora quel sorriso beffardo stampato in volto.
"Ti odio" mentì a me stessa oltre che a lui.
Mi voltai, pronta per andarmene, ma mi afferrò per la vita facendo così scontrare la mia schiena contro il suo petto.
"Se mi odiassi davvero, non mi avresti baciato in quel modo" sussurrò nel mio orecchio, facendomi rabbrividire di piacere, ma ero così incazzata con lui, che tutto passò in secondo piano.
"Devi starmi lontana" mi divincolai, senza alcuno sforzo, ma solo perché era stato lui a decidere di lasciarmi andare.
"Non mi pare che in questo periodo abbia fatto il contrario" scrollò le spalle, come se ciò che avesse detto fosse normale, senza valore.
"Sei più stronzo di quanto pensassi" scossi il capo, amareggiata dai miei stessi comportamenti "e sei in grado di far emergere il peggio di me"
A questa mia affermazione, distolse lo sguardo.
"Sei ancora in tempo per salvarti da questa brutta persona allora" si indicò "non farti contagiare" aggiunse facendo una smorfia.
"Credimi non lo farò e non devi mai più baciarmi" dissi con un groppo in gola, perché in realtà quella era l'unica cosa alla quale mai avrei voluto rinunciare.
"Come preferisci" si infastidì "anche se nessuna si è mai lamentata" era la persona più dispettosa di questo mondo, sempre pronto a ribattere, anche quando aveva torto marcio.
"Non sono mai stati baci veri i tuoi" gli rinfacciai.
"Cosa vuoi dire?" Si accigliò alzando la voce.
"Non mi hai mai baciata perché lo volevi davvero, perché volevi me, le mie labbra, tutto è solo determinato da quello che hai fra le gambe, mi fai schifo" ormai ero al limite della sopportazione.
Le accuse di Liam nei suoi confronti mi avevano aperto gli occhi ed effettivamente i suoi comportamenti dopo ogni nostro contatto, me lo confermavano.
"Ascoltami bene ragazzina" era infuriato, ma non mi pentí di quello che gli avevo detto "non puoi assolutamente rivolgerti a me in questo modo, non mi sono mai permesso di usare certe parole con te, non devi farlo neppure tu"
"Oh ma che paura" alzai gli occhi al cielo "ho appena disubbidito ad un mio superiore, ora cosa vuoi farmi?" Domandai, mettendo un finto broncio.
"Stai sfidando la mia pazienza e credimi non ne ho tanta" quasi ringhió.
"Neppure io Harry, ho sopportato abbastanza i tuoi sbalzi d'umore e sono stanca della tua doppia personalità"
"Ma che diavolo stai dicendo? Mi fai sembrare un pazzo" sbottò.
"Perché sei sempre diverso con me?" mi trovai ad urlare "stamattina eri dolce, ti sei preso cura di me, ora sembra solo che tu mi stia prendendo in giro" l'ultima parte fu quasi un sussurro.
"Prenderti in giro è l'ultima cosa che ti farei" il tono offeso "sai cosa penso Isabelle?" Non ebbi neppure il tempo di replicare che continuò "che tu non veda oltre il tuo naso, vedi l'apparenza, ti basi su comportamenti di una persona che effettivamente non conosci neppure"
"Sei tu che non mi permetti di conoscerti" replicai stizzita, almeno questo non era per colpa mia.
"Ed è meglio così" sospirò, andandosi a sedere nuovamente su quella dannata auto.
"Escludendo tutti dalla tua vita non risolverai nulla Harry" mormorai.
"Sto bene così, non preoccuparti" il tono era cinico, quasi irriconoscibile e mi trovai a chiedermi cosa avessero fatto a quel ragazzo per essere così.
"Come preferisci" fu ora il mio momento di dirlo, prima di andarmene.
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Mission of love [H.S.]
FanfictionQuando hai sempre lottato per realizzare i tuoi sogni, ma una volta raggiunti ti accorgi di volere di più, cosa fai? "sei consapevole che salendo su quell'aereo, la tua vita verrà completamente stravolta?" "è quello che voglio" Dal capitolo 1 "Isabe...