Isabelle's pov
Aprì il frigo, afferrando una coca per me ed una birra per lui.
Spensi le luci, avviandomi verso il corridoio, quando qualcosa, forse un'ombra fuori dalla finestra, mi fece scappare la bottiglia di birra dalle meno che inevitabilmente si schiantò al suolo, rompendosi in mille pezzi.
"Isabelle" la voce di Harry, proveniente dal piano superiore mi fece balzare e la prima cosa che avvertì fu un leggero bruciore sotto la pianta del piede, perfetto.
"Puoi scendere un attimo?" Urlai in risposta con il cuore in gola, forse quell'ombra, era stata solo il frutto della mia immaginazione fin troppo contornata, ma non avevo il coraggio di continuare a camminare al buio da sola.
Il rumore dei suoi passi pesanti risuonò per tutta la casa e in meno di qualche minuto, la luce fu accesa, rivelando un Harry dall'espressione sconvolta, sembrava quasi più spaventato di me.
"Che è successo?" Disse avvicinandosi, non appena notò il disastro che avevo combinato ai miei piedi "non ti senti bene? Ti gira la testa?"
Aggrottai le sopracciglia dinanzi a queste sue domande, ma lasciai perdere, avevo altro per la testa al momento che mi tormentava.
"No...io...io credo di aver visto qualcosa fuori dalla finestra" balbettai, aggrappandomi al suo braccio, quando una fitta al piede mi colpì.
"Ma cosa hai combinato?" Mi prese in braccio, facendomi sedere sul divano "sei sicura di aver visto qualcosa?" Lo vidi avvicinarsi alla porta di casa.
"No, non andare" urlai terrorizzata.
"Isabelle vado solo a controllare, forse era solo un gatto, non preoccuparti" quello preoccupato sembrava lui, ma avevo la netta sensazione che non dipendesse tanto da quello che avrebbe potuto trovare lì fuori, era strano, ma quando l'avevo lasciato solo in camera sembrava abbastanza tranquillo, non sapevo davvero cosa pensare.
"Io..no davvero probabilmente mi sono confusa, la luce era spenta e..."
"Meglio controllare" disse, aprendo la porta e chiudendosela alle spalle.
"Devo imparare a starmene zitta" borbottai fra me e me, avvicinandomi alla finestra, stavo diventando paranoica.
Dopo qualche minuto Harry, suonò alla porta di casa.
"Non c'è nulla, forse era un animale"
"Eh sì, sicuramente" scrollai le spalle "scusami se ti ho..."
"Isabelle" sospirò "non fa nulla, non è successo nulla di grave" il suo sguardo vacillò e fui sicura di sentirgli mormorare un lo spero.
"Hai una faccia" Saltellai, per potermi sorreggere al muro, ma ovviamente le sue braccia furono più rapide nel prendermi nuovamente in braccio.
Camminò in silenzio fino alla mia stanza, per poi prendere parola.
"Non è niente" borbottò, facendomi stendere sul letto.
"Sei sicuro?"
"Si Isabelle sono sicuro" urló, cominciando a girare nervosamente per la stanza.
"Ma che ti prende?" Mi alzai, cercando di avvicinarmi "se è successo qualcosa per quanto riguarda la questione di Mark puoi dirmelo" Posai una mano sulla sua spalla, facendolo irrigidire.
"E tu? Tu non hai niente da dirmi?" Sbottò, guardandomi finalmente negli occhi.
"Ma di cosa stai parlando Harry? Cosa dovrei dirti?"
"Mi stai prendendo per culo?" Ridacchiò amaramente, passandosi le mani fra i capelli come se da un momento all'altro, volesse strapparseli.
"Sei per caso impazzito? Perché ti stai comportando così ora?" Ero sconvolta, il suo atteggiamento non aveva senso e stava iniziando ad infastidirmi parecchio.
"No tu sei impazzita, cazzo Isabelle io ti amo e anche tanto, ma un figlio? Cazzo dovevi dirmelo, io...io non credo di essere pronto a.."
"Un figlio?" Mi accigliai, era ubriaco? Che diavolo stava blaterando?
"Isabelle smettila di mentire cazzo, ho visto quel maledetto test nella tua borsa, cazzo non ci voleva, non ci voleva" sbottò, dando un calcio alla mia borsa che giaceva a terra.Harry's pov
Calciai la sua borsa, perdendo completamente il contatto con la realtà.
Non riuscivo a ragionare e le parole, lasciavano la mia bocca, senza che me ne rendessi conto.
Forse me ne sarei pentito, ma al momento era quello che io pensavo.
Non volevo un figlio, non ero pronto e forse non lo sarei stato per molto altro tempo, ma non doveva nascondermi una cosa del genere.
Alzai lo sguardo e quando incontrai il suo, ebbi la sensazione che il mondo mi stesse per crollare addosso.
"N-non ci credo" mormorò, aveva gli occhi velati di lacrime.
Avrei voluto abbracciarla, perché nonostante il fatto che fossi incazzato, non riuscivo a starle lontano.
"Isabelle, io...io non so che pensare"
"No io non so che pensare" urló, dandomi un pugno sul petto, ma furono i suoi occhi a farmi più male.
" è così che mi avresti trattato se quel test fosse stato m-mio?" Balbettò.
"Io..io, che vuol dire se fosse stato tuo?"
Non volevo crederci.
"È di Susan" sbottò "puoi stare tranquillo Harry, non ti rovinerò la vita"
"Cazzo" imprecai, quando mi sorpassò, uscendo dalla stanza "cazzo Isabelle aspetta, ho frainteso tutto, sono un'idiota"
"No" si fermò di colpo "l'idiota sono io, che mi illudo che tutto questo possa durare" si voltò, pronta ad andarsene, ma io la fermai, soprattutto dopo le parole che aveva detto.
"Cosa stai dicendo? Certo che tutto questo durerà per sempre" la afferrai per un braccio, strattonandola sul mio petto.
"Anche quando un giorno io vorrò dei figli? Anche allora Harry?"
"Isabelle io...tu sei tutto per me, non potrei mai mettere fine alla cosa migliore della mia vita" posai la mia fronte sulla sua, ma lei si allontanò di colpo.
"Stavi per farlo prima, eri come impazzito per un test di gravidanza"
"Non me lo aspettavo io...io non so.."
"Perché non lo volevi"
"È vero Isabelle non lo volevo ma..."
"Vattene Harry" disse, staccandosi da me.
"Ma cosa stai dicendo?" Cercai di sfiorarla, ma non me lo permise.
"Voglio stare da sola Harry, perché così ti saresti comportato se quel test fosse stato mio" una lacrima rigò il suo viso ed io mi sentì un po' morire dentro.
"Non è vero, non me ne sarei andato"
"Ma non lo avresti voluto, mi hai urlato contro" distolse lo sguardo, cercando di mascherare quel dolore che solo io ero stato in grado di infliggerle per la seconda volta.
"Mi dispiace piccola, sono uno stronzo, ma non allontanarmi ti prego"
"Io...io voglio stare da sola, per favore" sussurrò, allontanandosi di nuovo, dinanzi al mio ennesimo tentativo di sfiorarla, era tutto il giorno che aspettano di toccarla e stringerla a me, ma ovviamente dovevo essere il solito coglione e rovinare tutto.
"So di aver sbagliato" mi abbassai sulle ginocchia, per arrivare alla sua altezza, avevo bisogno di vedere i suoi occhi "so che avrei dovuto chiederti spiegazioni prima di comportarmi in quel modo, ma...io, ho avuto paura Isa, queste cose non avevano mai sfiorato la mia mente prima di te e...."
"E...e non ci pensi mai?" La sua voce fu appena udibile, ma quelle parole mi arrivarono ben chiare.
"Io...io non lo Isabelle, so solo che voglio te per tutta la vita, il resto verrà col tempo"
"Certo" sorrise, ma non era uno dei suoi soliti sorrisi "lasciamo perdere Harry, sono stanca e mi fa male il piede" mi sorpassò zoppicando, dirigendosi nuovamente nella sua stanza.
"Non sei felice con me?" Mi trovai ad urlare, non capivo cosa la rendesse così triste, certo avevo sbagliato, le avevo chiesto scusa, ma sembrò non bastare "cosa ci manca Isabelle?"
"Nulla Harry, non manca nulla" si stese sul letto, dandomi le spalle, ma non ero disposto a cedere, non ero disposto a non chiarire con lei, odiavo litigare, lo odiavo troppo.
"Invece si Isabelle, non voglio farti mancare nulla piccola io..io cazzo so di aver sbagliato in passato e anche ora, non so più che pensare.."
"Ti ho detto che non manca nulla Harry, ci sono solo rimasta male, ma non è nulla di così grave, mi passerà" disse, continuando a tenere lo sguardo verso il muro e questo proprio non mi andò giù.
"Guardami e dimmi la verità" la afferrai per le spalle, trovandoci così viso contro viso.
"Ti ho già detto che..."
"Non mentirmi cazzo" urlai.
"Vuoi la verità?" Urló a sua volta, mettendosi seduta "bene, la avrai" mi guardò, era incazzata.
Poteva sembrare strano e da pazzi, ma in quel momento la trovai più eccitante del solito.
"Vorrei vivere con te ogni giorno, vorrei svegliarmi con te, vorrei..condividere con te ogni cosa e so che stiamo insieme da poco ma..."
"Piccola" le afferrai il viso, inondato di lacrime, fra le mie mani.
"No Harry, cavolo... Dimentica tutto" scosse il capo, facendo sventolare quei capelli così belli e profumati.
"Non potrei mai dimenticarlo, guardami io...io ti voglio, voglio tutto con te, sono uno stupido che non ci capisce un cazzo di queste cose, ma voglio farlo, cazzo io ti voglio e..."
"No, lo dici solo per non farmi rimanere male"
"Smettila di dire cazzate" le accarezzai il viso, cancellando le ultime lacrime che bagnavano quegli occhi nei quali ogni volta mi ci perdevo.
Come poteva pensare che non volessi vederla al mio fianco ogni mattina?
Certo, io ero uno coglione del cazzo, che non capiva assolutamente nulla di relazioni, ma avrei imparato per lei.
"Ho bisogno che tu mi insegna a vivere Isabelle, perché prima di te, mi limitavo a sopravvivere, non sono mai stato innamorato, non sapevo neppure che l'amore esistesse prima di sapere che in qualche parte del mondo esistessi tu, scusami se non sono un buon fidanzato..."
"Non è questo, tu sei un ottimo fidanzato" sorrise per davvero stavolta.
"Non lo sono credimi, ma con te posso solo migliorare" ridacchiai "tu non mi hai mai giudicato, anche quando ne avevi motivo e se non sei tu la donna della mia vita, allora non esiste, perché credimi, quando ti dico che sei l'unica che voglio al mio fianco sempre, in ogni momento, ogni secondo"
"Harry io..io mi sento una stupida in questo momento, non voglio fare le cose di fretta, solo che con te, ho l'impressione di non aver bisogno di altro tempo per capire che starò benissimo al tuo fianco ogni giorno"
"Neanch'io Isabelle, sei l'unica certezza della mia vita, l'unica" si accoccolò sul mio petto ed a quel punto, ebbi la sensazione che tutto fosse tornato al suo posto.
"Comunque a Cam prenderà un infarto" ridacchiò nell'incavo del mio collo.
"Che?"
"Non hai capitolo nulla? Forse Susan è in incinta"
"Merda" imprecai "si è messo in un bel guaio quel bamboccio"
"Penso che quella più preoccupata sia lei, ho la sensazione che infondo Cam col tempo potrebbe quasi esserne felice"
"Se ne è innamorato" borbottai pensieroso, si era immischiato in una situazione molto più grande di lui ed io non sapevo davvero come aiutarlo.
"Questo lo penso anch'io, ma lei.."
"Lei è una stronza" sbottai "se ne è approfittata di un ragazzino"
"Harry non se ne è approfittata" mormorò "infondo Cam è maggiorenne e...."
"No Isabelle, ha esagerato, doveva mettere un freno quando sicuramente aveva capito che per Cam non fosse più solo sesso, invece ha continuato a prenderlo per il culo, lei non vorrà mai una cosa seria da lui"
"Forse ha solo paura del giudizio dei suoi familiari"
"Se fosse realmente innamorata di Cam, se ne fregherebbe"
"Ma ha due figli, non può dimenticarsene"
"Beh fra poco tre, è davvero un genio quella donna"
"Non essere antipatico, dobbiamo aiutarli"
"No, io aiuto il mio amico, di lei accupatene te, altrimenti la mando a fanculo a quella grandissima.."
"Harry" mi tappò la bocca "meglio se mangiamo, ci aspetta ancora quella famosa doccia" ammiccò e sinceramente il cibo passò in secondo piano.
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Mission of love [H.S.]
FanfictionQuando hai sempre lottato per realizzare i tuoi sogni, ma una volta raggiunti ti accorgi di volere di più, cosa fai? "sei consapevole che salendo su quell'aereo, la tua vita verrà completamente stravolta?" "è quello che voglio" Dal capitolo 1 "Isabe...