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L'ultima ora è finalmente arrivata, oggi è stata una giornata alquanto impegnativa.

La professoressa di musica fa il suo ingresso con un sorriso stampato sul volto, subito dopo ci saluta calorosamente.

-Prof., potrei andare in bagno?- le domando alzando la mano.

Sinceramente, non mi va di ascoltare una noiosissima lezione in cui parla delle note musicali e di tutto il resto.

-Signorina Grillo, appena arrivo io, ti scappa la pipì?- mi chiede toccandosi i suoi capelli biondi e mossi.
Invece, i suoi occhi azzurri, mi scivolano addosso.

Ma cosa vuole?

-Si. Sa, mi stimola- espongo con un finto sorriso sulle labbra.
-Non fare la maleducata, non ci voglio molto a scriverti una bella nota sul registro- dice diventando rossa.
-Lo faccia, sa quanto me ne frega- esclamo, per poi dirigermi verso la porta.  
-Non uscire, altrimenti la scrivo- mi minaccia davanti tutta la classe che, in questo momento, è in assoluto  silenzio.

Di scatto mi volto verso l'insegnante ed assumo un'espressione a dir poco esausta.

-Lo faccia pure!- esclamo, per poi uscire fuori e sbattere la porta.

Quella donna non l'ho mai digerita. Perché è così acida nei miei confronti? Davvero non capisco.

***

Il dolce suono della campanella, rimbomba nelle mie orecchie, perciò mi alzo e, in compagnia del mio zaino, mi reco fuori.

Raggiungo il cancello a passo veloce e noto immediatamente un sorriso stampato sul volto di Federico.

Un lieve sorriso nasce anche sul mio viso e corro immediatamente da lui.

Mi aggrappo ad egli e lo abbraccio, lo stringo forte. Per me è stata una vera e propria sorpresa trovarlo qui.

-Amore- borbotta sottovoce guardandomi negli occhi, per poi rimettermi giù.
-Fede, cosa ci fai qui?- gli domando con gli occhi lucidi.
-Nulla. Mi andava di staccare un po', ma soprattutto mi andava di vederti- espone avvicinandosi al mio viso.

Io, in tutta risposta, arrossisco e sorrido contemporaneamente. Sorrisco...

***

Federico è alla guida della sua cara Audi, stiamo girovagando per Milano, è così bella questa città.

-Ti accompagno a casa?- mi chiede.
-Va bene- rispondo sorridendogli.

Federico è un ragazzo speciale, è quella persona che ti tira su il morale in qualsiasi momento con un sorriso o con una risata.

Io mi sono innamorata di lui, non so come, ma è successo.

Lo stavo semplicemente guardando, dopo di che sentii il mio cuore, appartenere a lui.

***

Fede ha appena parcheggiato la sua auto davanti casa mia, scendiamo e lo raggiungo all'istante, per poi intrecciare la mia mano con la sua.

Appena ho un contatto fisico con lui, avverto scariche elettriche in tutto il corpo.

Me lo sento ogni giorno di più: lui è la mia persona.

Piano piano ci avviciniamo alla porta, la apro e subito dopo un buon profumino invade le mie narici.

-Dio, ho una suocera magnifica- mi fa notare il mio olaffino.
-E la tua ragazza non la calcoli?- gli domando facendo la finta offesa.

Sorride ancor di più e mi afferra per i fianchi, per poi appoggiarmi contro il muro.

-Tu non sei magnifica. Tu sei molto di più- sussurra standomi addosso.
Sorrido sinceramente, dopo di che si avvicina al mio viso e fa unire le nostre labbra.

Chiede accesso con la lingua, glielo concedo all'istante.

Sento il mio cuore galoppare molto velocemente, da un momento all'altro potrebbe anche sbucarmi fuori dal petto.

Quest'ultimo ne sarebbe più che capace.

Mi stacco qualche secondo dopo e lo guardo sorridere. Federico è davvero la cosa più bella che mi sia capitata in tredici anni di esistenza.

Lui è tutto per me. Non c'è minuto in cui lui non sia nella mia mente. Non c'è minuto in cui le mie labbra, non vogliano sentire il sapore delle sue.

-Andiamo? Ho fame- espongo afferrandogli nuovamente la mano.

Gliela stringo, proprio come lui ha stretto a sé il mio cuore.

-Mangiona- espone poco prima di iniziare a camminare verso la cucina.

Spazio autrice
[22:20 15/10/17]

UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora